Il prezzo dell’oro torna a salire dopo il downgrade del debito USA, nonostante deflussi record dagli ETF e un mercato in modalità risk-on. Segnali tecnici indicano possibile fase di accumulo.
Negli ultimi giorni, il prezzo dell’oro è tornato a salire in modo deciso, proprio mentre l’S&P 500 archivia una serie di sessioni negative consecutive. Il catalizzatore? Le rinnovate preoccupazioni sul bilancio del Tesoro USA e, in particolare, il recente downgrade del debito sovrano americano da parte di Moody’s.
Un movimento inaspettato, che ha colto di sorpresa molti operatori, soprattutto perché si è verificato in un momento in cui il mercato sembrava tornato in modalità risk-on.
Solo poche sedute prima, infatti, la narrativa dominante era cambiata radicalmente. Donald Trump aveva fatto un apparente passo indietro sui dazi, annunciando un alleggerimento delle tariffe nei confronti della Cina (ridotte al 30%) e del resto del mondo (al 10%). Una mossa che aveva riportato fiducia nei mercati e spinto gli investitori a vendere asset rifugio, tra cui l’oro, a favore di azioni e strumenti più rischiosi. [...]
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