Dichiarazione dei redditi 2023: perché bisogna conservare la copia

Patrizia Del Pidio

24 Aprile 2023 - 10:10

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Conservare una copia della dichiarazione dei redditi è importante, in mancanza di questa copia di potrebbe essere accusati anche di evasione fiscale.

Dichiarazione dei redditi 2023: perché bisogna conservare la copia

Anche se si invia la propria dichiarazione dei redditi tramite il commercialista, conservarne una copia è sempre una buona norma per evitare il rischio di venire accusati di evasione fiscale. Anche se sembra assurdo può accadere ed è successo a un imprenditore accusato di non aver presentato la propria dichiarazione dei redditi.

E questo perchè, nonostante affermasse di averla presentata regolarmente, non aveva una copia a conferma delle sue affermazioni. E’ stato accusato di evasione delle imposte e la sentenza la sentenza n. 25530 del 6 luglio 2021 della Corte di Cassazione ha confermato la condanna.

Quindi sul contribuente non incombe solo l’obbligo di presentare la dichiarazione ma anche di dimostrare di averlo fatto. A tal proposito, anche se di qualche anno fa, andiamo nel dettaglio della sentenza della Corte di Cassazione per comprendere quanto sia importante conservare una copia della propria dichiarazione dei redditi presentata.

Dichiarazione dei redditi: perché bisogna conservare la copia

Sia le persone fisiche che le persone giuridiche sono tenute alla presentazione della dichiarazione dei redditi. In entrambi i casi di solito ci si affida al commercialista, o a un professionista incaricato, per la predisposizione e l’invio della dichiarazione all’Agenzia delle Entrate.

Anche se è il commercialista a occuparsi dell’adempimento, il contribuente (che sia persona fisica o giuridica) deve comunque conservare una copia sottoscritta della dichiarazione.

Questa è l’estrema sintesi della sentenza n. 25530 del 6 luglio 2021 della Corte di Cassazione: l’adempimento formale quindi è a carico del contribuente.

Il cittadino/professionista deve comunque essere informato sulle scadenze per la presentazione della dichiarazione dei redditi (ricordiamo che per il 730 il termine ultimo è il 30 settembre (per il 2023 la scadenza slitta al 2 ottobre perchè il 30 settembre cade si sabato), mentre le partite IVA hanno tempo fino al 30 novembre).

Dichiarazione dei redditi: il contribuente deve rimanere in contatto col commercialista

La sentenza in oggetto della Corte di Cassazione specifica anche un altro punto: gli adempimenti del contribuente non finiscono nel momento in cui si conservata una copia della dichiarazione dei redditi.

Il contribuente deve infatti mantenersi in contatto col commercialista per accertarsi non solo che la dichiarazione sia stata predisposta, ma anche che sia stata inviata entro i termini previsti e che non siano rimasti ulteriori adempimenti.

Proprio in questo punto risiede, secondo gli Ermellini, la prova del dolo, necessaria ai fini della punibilità per omessa dichiarazione.

Sentenza 25530/2021 della Corte di Cassazione
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