Detrazione abbonamento trasporto pubblico nel 730/2024: come funziona con più figli a carico?

Nadia Pascale

2 Aprile 2024 - 09:03

condividi

Chi ha più familiari a carico può portare in detrazione le spese per l’abbonamento dell’autobus sostenute per ciascuno? L’Agenzia delle Entrate chiarisce i dubbi dei contribuenti per il 730/2024.

Detrazione abbonamento trasporto pubblico nel 730/2024: come funziona con più figli a carico?

Si possono portare in detrazione le spese sostenute per l’abbonamento al trasporto pubblico nel 730/2024?

Quali sono le regole per la detrazione del costo degli abbonamenti del trasporto pubblico nel modello 730 in caso di famiglia con più figli a carico? Questa è la domanda che si pongono molti contribuenti che vorrebbero un maggiore risparmio a fronte di spese frequentemente elevate, ad esempio nel caso in cui i figli per andare a scuola e muoversi in città usino i mezzi pubblici.

A fornire la risposta a questa domanda è stata l’Agenzia delle Entrate partendo da un caso concreto, cioè un soggetto con due figli a carico per i quali ha acquistato abbonamenti annuali al trasporto pubblico.
Le regole per usufruire della detrazione in dichiarazione dei redditi non sono cambiate nel 2024: vediamo come funziona.

Abbonamento annuale mezzi pubblici: come funziona la detrazione nel 730/2023

Le spese sostenute nel 2023 per gli abbonamenti ai mezzi pubblici possono essere portate in detrazione nel modello 730/2024. La dichiarazione dei redditi va inviata all’Agenzia delle Entrate entro la scadenza del 30 settembre 2024.

La prima cosa da sottolineare è che il tetto massimo di spesa per il quale si può usufruire della detrazione non è molto alto, infatti, si tratta di 250 euro. Il beneficio fiscale è invece pari al 19% dell’importo massimo.

Facendo i calcoli il contribuente avrà diritto a recuperare 47,50 euro. La detrazione spetta sia per i familiari fiscalmente a carico sia per il contribuente stesso. Deve però essere ricordato che nel caso in cui in busta paga risulti la voce “rimborso spese trasporto” non si ha diritto alla detrazione perché la spesa non è stata effettivamente sostenuta.

Un soggetto si considera fiscalmente a carico se:

  • ha meno di 24 anni e un reddito pari a zero oppure inferiore a 4.000 euro annui lordi;
  • ha più di 24 anni e un reddito pari a zero oppure inferiore a 2.840,51 euro annui lordi.

La detrazione per l’abbonamento autobus è compatibile con il Bonus trasporti.

Come indicare nel modello 730/2024 la detrazione per l’abbonamento autobus

Nel modello 730/2024 le spese per il trasporto devono essere indicate nel Quadro E, righi E8-E10 per “Spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale”.

Possono essere portate in detrazione le spese per l’abbonamento a autobus, metropolitane e treni indipendentemente dalla tratta utilizzata. Poiché si parla di abbonamenti, non sono detraibili i singoli biglietti per il trasporto pubblico.

L’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica con il codice onere 40.

È possibile ottenere la detrazione per le spese sostenute per gli abbonamenti settimanali, mensili e annuali. Sono esclusi dall’agevolazione, invece, i titoli di viaggio che hanno una durata oraria, anche se superiori a quella giornaliera. Sono escluse dalla detrazione anche le carte di trasporto integrate, ovvero quelle che includono oltre al trasporto anche servizi come l’ingresso a musei o spettacoli.

Detrazione abbonamento autobus con più figli a carico: i limiti non cambiano

Torniamo alla domanda posta dall’istante: la soglia massima di detrazione di 250 euro vale anche in caso di più familiari a carico? La risposta che arriva dall’Agenzia delle Entrate conferma questo limite:

La detrazione del 19% delle spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale spetta su un importo complessivamente non superiore a 250 euro.

Questo limite massimo di spesa si deve intendere riferito cumulativamente alle spese sostenute dal contribuente per l’abbonamento proprio e dei familiari a carico. In pratica il genitore che paga due abbonamenti autobus annuali (uno per ciascuno dei due figli a carico) potrà comunque usufruire della detrazione massima di 47,50 euro (pari al 19% di 250 euro).

L’Agenzia sottolinea anche che se per l’abbonamento di un figlio a carico la somma spesa è superiore al tetto di spesa massima, gli importi non possono essere portati in detrazione «pro quota» da ciascun genitore. Ad esempio, se un abbonamento costa 400 euro, non è prevista la possibilità che la madre porti in detrazione 200 euro e ulteriori 200 li porti in detrazione il padre.

Ricordiamo, infine, che per ottenere la detrazione bisogna conservare alcuni documenti, come:

  • il titolo di viaggio, che deve contenere la durata dell’abbonamento;
  • in alternativa la ricevuta di pagamento dell’abbonamento.

In tutti i casi in cui non vi è obbligo di emettere fattura, il titolo di viaggio è valido a fini fiscali se contiene le seguenti informazioni:

  • nome azienda di trasporto;
  • numero di partita Iva;
  • numero progressivo dell’abbonamento;
  • descrizione del servizio di trasporto (partenza-destinazione, fascia chilometrica...);
  • data dell’obliterazione;
  • durata dell’abbonamento;
  • costo.

Per gli abbonamenti in formato elettronico è necessario che il contribuente conservi il documento che attesti le indicazioni che qualificano il titolo di viaggio, come lo scontrino, che contiene informazioni su servizio utilizzato, periodo di validità, spesa sostenuta e data di sostenimento della spesa.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO