Destriero e il record italiano imbattuto da 30 anni

Gaetano Cesarano

8 Agosto 2022 - 12:15

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Destriero Challenge ha segnato uno spartiacque nel settore nautico attraverso un record che è entrato a pieno titolo nell’immaginario collettivo e a un equipaggio tutto italiano.

Destriero e il record italiano imbattuto da 30 anni

Sono passati 30 anni dall’impresa dell’imbarcazione Destriero e del suo italianissimo equipaggio che 1992 conquistò il record, ancora imbattuto, nella traversata atlantica.

Era l’alba del 9 agosto 1992 quando il personale di servizio al faro di Bishop Rock, in Inghilterra, sentì alla radio la voce di Cesare Fiorio, storico direttore sportivo della Ferrari e organizzatore dell’impresa: «qui è la nave Destriero, siamo partiti da New York, grazie per registrare data e ora del nostro passaggio». «Destriero, non vi attendevamo così presto» fu la risposta dell’addetto.

La nave Destriero aveva percorso le 3106 miglia in 58 ore, 34 minuti e 50 secondi alla media incredibile di 53,09 nodi ovvero 98,323 km/h accaparrandosi il “Nastro Azzurro” della traversata dell’Atlantico. Il precedente record apparteneva al catamarano inglese Hoverspeed che aveva impiegato ben 21 ore in più.

 Destriero Challenge Destriero Challenge 1992-2022

Ad attendere l’equipaggio il Principe Karim Aga Khan, principale sostenitore del progetto e Presidente dello Yacht Club Costa Smeralda e Richard Branson, per la consegna del Virgin Trophy.
La sfida del Destriero era nata dalla passione per le nuove tecnologie navali con il sostegno dei più significativi rappresentanti della realtà industriale italiana del tempo: Giovanni Agnelli (Fiat), Franco Nobili (IRI), Umberto Nordio (Alitalia) e Arrigo Gattai (CONI) e di sponsor prestigiosi quali Agip e General Electric.

L’idea di realizzare la nave più veloce di tutti i tempi nasce nel 1990 e il progetto fu affidato a Donald Blount che si avvalse del supporto di Pininfarina per la progettazione e di Fincantieri per la costruzione. L’equipaggio che prese parte all’impresa era composto da: Cesare Fiorio, responsabile del progetto, Odoardo Mancini comandante, Aldo Benedetti comandante in seconda, Sergio Simeone primo ufficiale, Franco De Mei operatore di telecomunicazioni, Giuseppe Carbonaro direttore di macchina, Mario Gando e Nello Andreoli macchinisti, Massimo Robino elettricista, Silvano Federici e Cesare Quondamatteo motoristi, Davide Maccario tecnico dell’automazione, Giacomo Petriccione tecnico propulsione, Michael Hurrle tecnico turbine, oltre a Franco Liistro responsabile comunicazione.

Destriero Challenge Destriero Challenge 1992-2022

L’impresa era di conquistare il record di velocità nella traversata atlantica: una promessa mantenuta. Il 6 agosto 1992 Destriero, gioiello della tecnologia navale italiana, si lasciò alle spalle il faro di Ambrose Light a New York, i grattacieli di Manhattan e il ponte di Verrazzano. In poco meno di 60 ore percorse le 3.106 miglia senza rifornimento raggiungendo punte massime di 66 nodi che lasciavano sull’Oceano Atlantico una spettacolare scia bianca che rimaneva compatta per due chilometri!

Con 67,7 metri di lunghezza, Destriero fu realizzata in alluminio con carena dislocante a prua e planante a poppa, propulsione a idrogetto e 60.000 cavalli di potenza nel tempo record di 270 giorni. È stata, fino a quel momento, la più grande nave in lega leggera mai costruita, uno dei mezzi navali con la più alta concentrazione di efficienza, potenza e tecnologia.

Tutti i dettagli furono curati nei minimi particolari utilizzando le migliori tecnologie disponibili al tempo senza trascurare un aspetto importante: l’estetica. Il design delle sovrastrutture fu affidato a Pininfarina che riuscì a garantire il migliore mix tra aerodinamica, leggerezza e solidità.

Lo scafo dimostrava una notevole efficienza energetica e propulsiva con prestazioni in accelerazione e decelerazione, pari a quelle di un’auto sportiva. Per Fincantieri segnò un grande rilancio di immagine cui hanno fatto seguito commesse commerciali da tutto il mondo.

Destriero, che tuttora detiene il record di velocità nella traversata atlantica, fu premiato anche con il Columbus Trophy dello Yacht Club New York, e con il Virgin Trophy, messo in palio da Richard Branson che con Virgin Atlantic aveva conquistato il record nel 1986.

Con Cesare Fiorio, responsabile di Destriero Challenge, abbiamo voluto ricordare la storica impresa nel suo trentennale:
«il record conquistato con Destriero è stato il successo di una squadra altamente professionale che ha saputo affrontare l’incognito dell’Oceano Atlantico ma è stato soprattutto il successo della cantieristica italiana. Ricordo che nella notte precedente l’arrivo in terra britannica la tensione era palpabile: ad un tratto diedi l’ordine di massima potenza al capo dei motoristi e la risposta fu immediata “è rischioso potremmo rompere” ma non diedi neppure il tempo di continuare “se record dev’essere, deve essere imbattibile, solo così Destriero entrerà nella storia”».

Destriero è stato, ed è tuttora, un simbolo dell’eccellenza italiana. Sono in corso dei contatti con il Principe Aga Khan, proprietario della nave, per riportare Destriero in Italia e restaurarlo. Alberto Scuro, presidente della Commissione Motorismo Storico degli Stati Generali del Patrimonio Italiano e presidente dell’Asi Automotoclub storico italiano, non esclude per il futuro l’apposizione del vincolo di bene culturale.

La scheda tecnica di Destriero

Lunghezza: 67,7 metri
Peso: 400 tonnellate
Motorizzazione: 3 turbine a gas General Electric LM1600 con moduli MTU, 3 idrogetti KaMeWa 125
Materiale di costruzione: alluminio
Velocità massima: 66 nodi
Autonomia: 3500 miglia nautiche
Design: Pininfarina
Costruzione: Fincantieri
Anno del varo: 1991

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