Crisi nel mondo della moda, questa storica maison riduce il personale

Giorgia Paccione

15 Maggio 2025 - 15:35

Registra una perdita di 75 milioni di sterline nell’ultimo anno fiscale e annuncia il taglio di 1.700 posti di lavoro, pari al 18% della sua forza lavoro globale.

Crisi nel mondo della moda, questa storica maison riduce il personale

Con quasi 170 anni di storia, l’iconica maison britannica Burberry si trova ad affrontare una situazione di crisi che l’ha spinta a comunicare un piano di ristrutturazione che include la riduzione del personale.

L’azienda prevede di tagliare circa 1.700 posti di lavoro a livello globale, pari al 18% della sua forza lavoro, entro il 2027.

Una decisione drastica, che arriva dopo la pubblicazione dei risultati dell’ultimo anno fiscale, chiuso a marzo 2025, che ha evidenziato una perdita netta di 75 milioni di sterline (quasi 100 milioni di euro) e un calo del fatturato del 15%, sceso a 2,46 miliardi di sterline rispetto all’anno precedente.

Burberry: profitti in calo e tagli delle spese

La casa di moda, che conta oltre 9.000 dipendenti, ha visto i profitti crollare rispetto all’utile di 270 milioni di sterline registrato nell’anno precedente.

Il piano di rilancio di Burberry, denominato “Burberry Forward”, mira perciò a migliorare l’efficienza e la redditività attraverso una serie di interventi strutturali: riduzione dei costi, riorganizzazione interna, rafforzamento delle campagne di comunicazione e valorizzazione delle linee di prodotto più autentiche e riconoscibili.

Il nuovo amministratore delegato Joshua Schulman ha sottolineato come l’azienda sia ancora “nelle prime fasi della sua ripresa”.

L’obiettivo è infatti raggiungere risparmi per almeno 60 milioni di sterline entro il 2027, a cui si aggiungono i 40 milioni già previsti da precedenti programmi di taglio delle spese. La maison spera così di tornare a una crescita redditizia e sostenibile nel medio termine.

La crisi del settore e la reazione dei mercati

Burberry non è la sola maison a soffrire: il settore del lusso sta vivendo una fase di forte incertezza, soprattutto a causa del rallentamento della domanda nei mercati chiave come Cina e Russia.

In Cina, la crisi economica e il mutato atteggiamento culturale verso i brand europei hanno inciso pesantemente sulle vendite, che nell’area Asia-Pacifico sono diminuite del 15% in un solo anno. In Russia, invece, le tensioni geopolitiche e le sanzioni seguite all’invasione dell’Ucraina hanno ridotto drasticamente il giro d’affari.

Questi fattori, uniti a una crescente cautela dei consumatori anche nei mercati occidentali, hanno portato a un calo medio delle vendite globali del 6% per la casa di moda britannica, con impatti ancora più significativi nei mercati strategici.

Nonostante la gravità dei dati, la Borsa ha reagito positivamente alla notizia dei tagli di mercoledì: il titolo ha guadagnato oltre il 9% in apertura, segno che gli investitori vedono nella ristrutturazione un’opportunità per rendere l’azienda più agile e competitiva. Tuttavia, il valore delle azioni resta in calo del 7% da inizio anno e il prezzo del titolo è crollato del 66% dal massimo storico raggiunto nell’aprile 2023.

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