La crisi energetica è già scoppiata in Europa

Violetta Silvestri

14 Settembre 2021 - 15:43

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Prezzi di gas ed elettricità alle stelle e previsioni cupe sulle scorte per l’inverno: è così che i Europa la crisi energetica più volte annunciata è già realtà. Cosa sta succedendo?

La crisi energetica è già scoppiata in Europa

L’impennata dei prezzi dell’elettricità e del gas in Europa sta mettendo a dura prova i Governi dell’UE: nel vecchio continente la crisi energetica è già arrivata?

Stando alle ultime novità provenienti da alcuni Paesi l’attualità sembra assai compromessa da costi elevati e prospettive di gravi carenze.

Cosa sta succedendo in Europa? I prezzi del gas naturale stanno salendo alle stelle, con un aumento di oltre il 35% nell’ultimo mese, tra i timori che non ci sia abbastanza gas immagazzinato per l’inverno se le temperature fossero particolarmente fredde nell’emisfero settentrionale.

La crisi energetica si è abbattuta sui Paesi europei?

In Europa è crisi energetica: cosa succede?

L’aumento dei prezzi energetici sta colpendo l’Europa nel suo insieme, guidato da fattori come la domanda di gas naturale liquefatto da parte della Cina come alternativa al carbone, il balzo dei prezzi del carbonio e la riduzione dell’offerta dalla Russia.

ll costante aumento dei prezzi dell’elettricità in Spagna, che hanno raggiunto livelli record sul mercato all’ingrosso per tutta l’estate, è diventato il problema politico più scottante del Paese, mettendo sotto pressione il governo di minoranza di sinistra di Sánchez.

Per questo, Madrid ha già annunciato un taglio temporaneo dell’Iva sull’energia.

Nei giorni scorsi, il Governo francese ha suggerito di prendere in considerazione l’estensione del numero di persone che possono beneficiare di sussidi diretti per i pagamenti del carburante, mentre la Grecia ha annunciato un fondo di transizione energetica di 150 milioni di euro per compensare i recenti aumenti dei prezzi dell’elettricità.

In Italia, il ministro Cingolani ha avvisato che per il prossimo trimestre i costi energetici potranno aumentare anche del 40%.

In generale, si prevede che i pagamenti per il consumo di energia cresceranno del 20% per le famiglie in tutta Europa, secondo Citigroup.

Perché c’è un allarme europeo per l’energia

La scorsa settimana, i prezzi di riferimento dell’elettricità all’ingrosso in Germania con consegna il prossimo anno hanno raggiunto più di 90 € per megawattora, circa il doppio del livello di inizio anno, superando il precedente record raggiunto nell’estate 2008, quando i prezzi del petrolio si avvicinavano a $ 150 al barile.

I futures europei sulla benzina di riferimento scambiati nei Paesi Bassi sono aumentati fino al 7%, raggiungendo un valore di 65,57 euro al megawattora. Nel Regno Unito, i futures per il mese successivo sono aumentati del 6,9%.

L’impennata di questi costi sta alzando il prezzo della produzione di energia elettrica.

Non solo, i costi energetici sono eccessivi anche a causa delle polizze assicurative per limitare le emissioni di carbonio. Chi bruciano combustibili fossili deve pagare un valore per ogni tonnellata di carbonio emessa nell’ambiente. Quel valore è salito al 90% in questi 12 mesi.

C’è quindi pressione sulla Commissione Europea, che a luglio ha proposto un grande pacchetto di politiche verdi, tra cui un prezzo maggiorato sul carbonio di carburante per auto e del riscaldamento degli edifici. 

La proposta ha suscitato una reazione da parte di Paesi tra cui Spagna e Francia, che sostengono che la misura colpirà i poveri, che non possono facilmente permettersi di passare a combustibili più ecologici e a basse emissioni. 

Infine, c’è la questione scorte di gas, mai così basse in questo periodo in Europa. Alcuni analisti cominciano anche a chiedere maggiore chiarezza sul ruolo della Russia, importante fornitore e in difficoltà. Il gasdotto Nord Stream 2, che dalla terra russa arriva in Germania, è stato completato: aiuterà il vecchio continente nella crisi energetica?

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