Si aggravano le crisi aziendali: quasi 100mila lavoratori a rischio licenziamento in tutta Italia, ecco dove

Giacomo Andreoli

16 Agosto 2022 - 15:28

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Anche a Ferragosto i lavoratori di varie aziende italiane in crisi si sono mobilitati per cercare di difendere il loro posto di lavoro, ma da Nord a Sud le vertenze non stanno migliorando.

Si aggravano le crisi aziendali: quasi 100mila lavoratori a rischio licenziamento in tutta Italia, ecco dove

Agosto di mobilitazione per gli operai delle aziende in crisi, con le situazioni aziendali in peggioramento da Trieste a Napoli. Wartsila, Whirpool, Gkn: i tavoli si fanno sempre più complessi e si allontanano le possibili soluzioni che si erano intraviste nei mesi scorsi. Con migliaia di lavoratori che rischiano di rimanere senza occupazione, mandando definitivamente in crisi le loro famiglie.

Da nord a sud sono 73 i tavoli di crisi aziendale aperti, per un totale di 95mila addetti coinvolti. Siderurgia, settore audio, telecomunicazioni. Sono tanti i settori in forte affanno, anche a causa dell’impennata dei costi dell’energia, che hanno costretto ad esempio Acciaierie di Sicilia a uno stop programmato degli impianti, dopo l’ennesimo aiuto statale (da un miliardo di euro nel decreto Aiuti bis). In difficoltà anche l’Ansaldo Energia a Genova, controllata di Cassa depositi e prestiti. Tra conti in disordine e un rilancio in bilico, l’esecutivo è dovuto intervenire con nuovi fondi.

Crisi aziendali, i tavoli in via di risoluzione

Dal ministero dello Sviluppo economico, però, fanno sapere che 27 delle 73 vertenze sono già risolte, sottolineando come i tavoli ancora aperti siano in netto calo rispetto alla fine del 2021, grazie anche al lavoro del ministro Giancarlo Giorgetti e della viceministra Alessandra Todde. Allora erano 55. Delle 27 in via di risoluzione quelle arrivate all’ultimo miglio sono: Acc, Bosch, Caterpillar, Alcar Industrie, Elica, Natuzzi, Timken, Conbipel e Ceramica Dolomite (salvata da Del Vecchio e Marchi).

Centinaia di lavoratori a rischio a Trieste

I lavoratori triestini di Wartsila non mollano: ieri, a Ferragosto, hanno protestato con i sindacati e i loro parenti davanti allo stabilimento della fabbrica, facendo lì il pic-nic per la festa. A luglio la multinazionale finlandese ha lasciato tutti gli operai di stucco, annunciando che avrebbe spostato la produzione all’estero. Da qui la decisione dei presidio a oltranza, per bloccare lo smantellamento dei macchinari.

In tutto sono 450 i dipendenti a rischio: si tratta degli addetti ai motori navali nello stabilimento di Bagnoli della Rosandra. Ma ci sono poi anche le centinaia di persone che lavorano nell’indotto.

Whirpool, problemi per il consorzio di Adler

A Napoli, invece, non si ferma la crisi dell’ex Whirpool, azienda multinazionale statunitense produttrice di elettrodomestici che ha deciso oramai tre anni fa di chiudere la sede. Per i lavoratori è l’ennesima estate di presidio, mentre prosegue la cassa integrazione. I nuovi timori riguardano il rilancio del sito, dopo che il consorzio a capofila del nuovo progetto di rilancio del sito ha lanciato dubbi di compatibilità ambientale. Il gruppo che si è fatto avanti per la reindustrializzazione, guidato dalla Adler, sembra quindi pronto a sfilarsi.

Gkn, i nuovi investitori “non si fanno vivi”

Torna poi a complicarsi in provincia di Firenze la vertenza Gkn, la multinazionale britannica che si occupa della realizzazione di componenti destinate alle industrie del settore automobilistico e quello aerospaziale. I nuovi investitori interessati, secondo i sindacati, non si sono ancora fatti vivi effettivamente. Ad ora, quindi la situazione rimane bloccata e i lavoratori rimangono ancora appesi a quella mail del 9 luglio 2021 in cui si diceva che per loro non ci sarebbe stato futuro.

Il sito di Campi Bisenzio dovrebbe entrare nel nuovo polo Iris Lab assieme a Bonfiglioli, Itema, Lafert, Gruppo Sumitomo e Faist Elecrtonics. Il presidente del consorzio dovrebbe essere Ugo Ghilardi, attuale ceo di Itema. Il gruppo sarà un organismo di ricerca con la cooperazione attiva di aziende e consorzi universitari che operano nel settore della meccatronica e dell’elettronica industriale.

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