Cosa significa la fiamma nel logo di Fratelli d’Italia

Giorgia Bonamoneta

12/08/2022

12/08/2022 - 23:58

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La fiamma tricolore brucia ancora nel logo di fratelli d’Italia. Ma cosa significa la fiamma e perché alcuni ne chiedono la rimozione?

Cosa significa la fiamma nel logo di Fratelli d’Italia

Si avvicinano le elezioni del 25 settembre e i sondaggi danno a Giorgia Meloni, al suo partito Fratelli d’Italia, nonché alla coalizione di centrodestra la maggioranza. Il vantaggio non può fare a meno di portare a galla una serie di criticità che nel corso degli anni Fratelli d’Italia ha accumulato. Tra questi l’accusa di ambiguità nei rapporti con gli ambienti neofascisti e la presenza della fiamma tricolore nel logo di Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni ha recentemente pubblicato un video in diverse lingue, per i media esteri, nel quale annunciava che il suo partito aveva consegnato il fascismo alla storia ormai da decenni, condannando allo stesso tempo e senza ambiguità la privazione della democrazia e le infami leggi antiebraiche.

A questo video, che Meloni ha pubblicato con l’intento di ripulire immagine del proprio partito alla luce delle accuse mosse a Fratelli d’Italia, alcune voci hanno criticato la mancanza di condanne ferme e l’eliminazione del simbolo che dal dopo guerra rappresenta i partiti neofascisti. C’è anche chi vuole ricordare come ormai la fiamma tricolore rappresenti tutti gli affezionati alla destra, gli elettori e chi crede nella politica di destra. A questa visione moderata quanto conservatrice, non si può però escludere il bagaglio che l’immagine della fiamma tricolore porta con sé. È infatti innegabile che la fiamma tricolore fu utilizzata come simbolo del Movimento sociale Italiano.

La fiamma tricolore oggi rappresenta la coerenza e l’attaccamento ai valori nazionali e la normale prosecuzione dell’impegno politico della destra italiana, dice Ignazio La Russa , senatore di Fratelli d’Italia. In ogni caso sono in molti a non credere a questa ripulita o “abiura di facciata”, come ha detto la scrittrice sopravvissuta ad Auschwitz Edith Bruck. E alle parole di facciata non crede neanche Liliana Segre, che rivolgendosi a Giorgia Meloni le ha apertamente consigliato di iniziare a togliere la fiamma dal logo del suo partito per poter essere presa sul serio.

Fiamma tricolore: cosa significa il simbolo e qual è il legame con il fascismo

Cercando informazioni sulla fiamma tricolore le prime informazioni che si possono incontrare in rete sono quelle sulla presenza di un movimento chiamato “Movimento sociale fiamma tricolore” fondato nel 1995. La storia della fiamma tricolore non può che partire dalla svolta di Fiuggi, poiché il racconto di metamorfosi dei partiti di destra e dei partiti neofascisti nati nel post guerra, inizia con la svolta di Fiuggi, una sorta di spartiacque. Da una parte la destra che ne usciva moderata, ripulita negli ideali e nell’immagine, tanto che la fiamma tricolore scomparve dal logo del neonato partito “Alleanza nazionale” guidato da Gianfranco Fini; dall’altra ci fu chi si oppose alla svolta di Fiuggi, fondando proprio il Movimento sociale fiamma tricolore.

Ma cosa significa la fiamma tricolore? La forma tricolore fu il simbolo del Movimento sociale Italiano, il partito fondato nel 1946 dagli ex esponenti del regime fascista. Nel 1947 venne utilizzato come simbolo del partito proprio la fiamma tricolore, che in molte occasioni è stata associata e identificata con la fiamma che arde sulla tomba di Benito Mussolini. L’idea del Movimento sociale Italiano era quello di mettersi in opposizione al sistema democratico per mantenere vivi gli ideali del fascismo, ma allo stesso tempo sottolineando di non voler riportare in vita il vecchio regime.

La fiamma tricolore e il trapezio: storia di un simbolo fascista

È innegabile quindi che la fiamma tricolore rappresenti ancora oggi, nell’immaginario comune, un simbolo (neo) fascista. Giulio Baghino, fondatore del MSI, in un’intervista raccontò che l’idea della fiamma tricolore fu di Giorgio Almirante. Inizialmente non doveva esserci il trapezio sottostante, che servì solo per inserire la scritta “MSI”. Baghino inoltre smentisce le due grandi teorie sul simbolo del Movimento sociale Italiano. La prima è che il trapezio rappresenti la barra del duce, la seconda è che la sigla “MSI” stia per “Mussolini sei immortale”.

Ad oggi la fiamma brucia ancora nello stemma di Giorgia Meloni, una fiamma che è apparsa sempre sulla bandiera e come stemma dei movimenti fascisti, neo neofascisti e postfascisti. Un simbolo dal quale moltissimo elettori di destra si sentono rappresentati, ma che oggi ad alcuni suona come un tentativo di conservare una rimembranza fascista.

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