Cosa sappiamo sui segnali dallo spazio che potrebbero essere di origine aliena

Alessandro Nuzzo

22/02/2023

24/02/2023 - 15:51

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I ricercatori dell’Università di Toronto hanno scoperto 8 segnali provenienti dallo spazio che potrebbero avere origine aliena. Ecco per quali ragioni.

Sono migliaia di anni che sulla Terra ci chiediamo se siamo soli nell’universo o se esista una vita extraterrestre lontana magari anni luce da dove ci troviamo. L’argomento affascina molto e ufficialmente ad oggi non esistono risposte in merito. Non c’è certezza dell’esistenza di una forma di vita extraterrestre ubicata su chissà quale stella o pianeta. Ma una scoperta di un gruppo di ricercatori dell’Università di Toronto potrebbe cambiare le carte in tavola.

Questo grazie a 8 segnali captati da stelle lontane che potrebbero avere origine aliena. Vediamo per quali ragioni.

Otto segnali dallo spazio che potrebbero avere origine aliena: ecco perché

Tutto è partito da una ricerca portata avanti dall’Università di Toronto in collaborazione con la SETI Insitute. L’idea è stata quella di esaminare vecchi segnali radio provenienti da 820 stelle adottando però una nuova tecnologia basata sul deep learning. E l’attenzione dei ricercatori si è soffermata in particolare su 8 segnali che, per varie ragioni, possono avere davvero origine extraterrestre.

I segnali arrivano da circa 150 terabyte di dati acquisiti dal Green Bank Radio Telescope che erano già stati esaminati con tecniche classiche nel 2017 senza però suscitare particolare interesse.

Ora però con l’analisi nuova basata sull’uso di un algoritmo deep learning le cose sono cambiate. Gli studiosi hanno addestrato i propri algoritmi di apprendimento automatico a distinguere tra segnali simili a quelli che potrebbero essere extraterrestri e interferenze generate dalla civiltà umana. Infatti molti telescopi utilizzati per questo tipo di ricerche anche se sono posti in zone remote lontano da possibili interferenze sono comunque molto sensibili a segnali radio provenienti da fonti terrestri.

Con il nuovo algoritmo che ha passato al setaccio tutti gli 820 segnali, 8 hanno suscitato particolare interesse nei ricercatori per una serie di caratteristiche ritenute interessanti e che avvalorerebbero la tesi dell’origine extraterrestre.

Gli 8 segnali arrivano da 5 stelle diverse situate fra i 30 i 90 anni luce di distanza dalla Terra. Il primo motivo per cui possono avere origine aliena sta nel fatto che sono presenti quando il telescopio punta la stella e assenti quando invece non lo fa annullando così interferenze terrestri che in genere sono sempre presenti indipendentemente dalla posizione osservata.

Poi la frequenza: si tratta di segnali a banda stretta nell’ordine di pochi Hz, mentre i segnali naturali sono solitamente a banda larga. Infine i segnali hanno una velocità di deriva diversa da zero. Questo significa che l’origine del segnale accelera rispetto alle antenne ricevitrici sulla Terra.

L’insieme di questo elementi danno una speranza sul fatto che possano avere davvero origine extraterrestre ma ovviamente non c’è certezza. Ciò che è sicuro è che rispetto al 2017 grazie anche all’utilizzo di tecnologie più sofisticate si è riusciti a captare segnali che apparivano innocui.

Il Green Bank Radio Telescope ha effettuato delle brevi osservazioni di verifica, non trovando però elementi che potrebbero indicare segnali extraterrestri. Ulteriori verifiche sono tuttora in corso.

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