Cosa fare quando nasce un figlio

Claudio Garau

22/03/2023

23/03/2023 - 00:59

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Quali sono gli adempimenti burocratici che i neo genitori non debbono dimenticare alla nascita di un figlio o di una figlia? Ecco una panoramica di sintesi per non dimenticarli.

Cosa fare quando nasce un figlio

Come si sa, la nascita di un figlio al termine del periodo della gravidanza comporta l’assunzione di non poche responsabilità in capo ai genitori. Se questi ultimi sono lavoratori, inoltre, spettano agevolazioni ad hoc come il congedo parentale, oltre a tutti quegli adempimenti burocratici tipici della situazione.

Questo perché quando nasce un bambino, oltre a doversi occupare di lui e cambiare non pochi orari ed abitudini di vita, è necessario occuparsi delle pratiche amministrative e della gestione dei primi documenti posteriori alla nascita.

Di seguito intendiamo focalizzarci proprio in ciò, vedendo quali sono i citati adempimenti obbligatori, in modo da orientare tutti coloro che si apprestano a vivere il momento del parto o lo hanno appena vissuto. Cosa fare quando nasce un figlio? I dettagli.

Denuncia di nascita

I futuri o i neo genitori debbono sapere che la prima cosa da compiere nel momento in cui nasce un bambino è costituita dalla denuncia o dichiarazione di nascita, che non comporta costi per i genitori e della quale ci si deve occupare entro 3 giorni dal parto se ci si trova in ospedale o comunque entro 10 giorni in tutto, facendo riferimento al Comune di residenza dei genitori. Se la dichiarazione è fatta presso l’ospedale, è proprio quest’ultimo che trasmette l’atto al Comune.

Ci sono degli step ben precisi da rispettare ed infatti, al momento della denuncia di nascita, occorre presentare l’attestazione di nascita emessa dalla direzione sanitaria dell’ospedale, dove è avvenuto il parto, e un documento d’identità in corso di validità della persona che sta facendo la denuncia o dichiarazione. Dopo la denuncia di nascita sarà di competenza del Comune l’iscrizione del neonato all’anagrafe.

Scelta del nome e possibilità di doppio cognome

Altro aspetto molto importante e da ricordare quando nasce un figlio è la scelta del nome. Infatti i genitori devono scegliere il nome del bambino entro il giorno della dichiarazione di nascita.

In particolare il certificato di nascita, redatto alla denuncia di nascita, è il primo atto che riconosce il neonato come cittadino soggetto di diritto. Nella circostanza, oltre al cognome il neonato riceve ufficialmente anche il nome. Da notare che i genitori possono scegliere fino a tre nomi che, da questo momento, saranno riportati per esteso in tutti i documenti del figlio. Le norme vigenti vietano l’attribuzione al neonato dell’identico nome del padre, dei fratelli o delle sorelle.

Coloro che si apprestano ad avere un figlio debbono ricordare anche che è possibile attribuire alla nascita il doppio cognome e dunque sia quello materno, sia quello paterno, ma esclusivamente se vi è il consenso di ambo i genitori. La decisione del doppio cognome deve aversi alla data della registrazione della nascita del figlio e il cognome del bambino sarà appunto formato da due cognomi: prima quello del padre e poi quello della madre.

Carta di identità e passaporto

Adempimento burocratico essenziale quando nasce un figlio è costituito dalla carta d’identità, che può essere ottenuta in ogni momento presso gli uffici del Comune di residenza, recandosi in essi con 3 fototessere del bambino e i propri documenti d’identità.

Come precisa il sito web del Ministero dell’Interno, per i neonati la carta d’identità ha durata triennale, mentre la validità è di 5 anni per i figli di età compresa tra i 3 e i 18 anni. Oggi la carta è digitale e perciò sarà necessario attendere un paio di settimane prima di riceverla. Ecco perché è opportuno calcolare con attenzione i tempi nel caso serva per uscire dai confini italiani.

Per quanto riguarda il passaporto, a differenza di alcuni anni fa è importante precisare che ogni minore ha necessità di un proprio passaporto. Questo perché all’interno del passaporto dei genitori non è più inserito il nominativo dei figli. Per spostarsi e viaggiare all’interno dell’Europa unita, come per gli adulti, il passaporto per i bambini non è obbligatorio, perché basta la sola carta d’identità valida per l’espatrio. Ma nei luoghi in cui non viene accettata la carta d’identità servirà il passaporto.

Per ottenerlo i neo genitori dovranno prendere un appuntamento presso la questura più vicina. Ciò è possibile farlo online tramite il sito dedicato della Polizia di Stato, in alternativa si può richiedere tramite il Comune di residenza.

Richiesta di codice fiscale

Come sappiamo, il codice fiscale consiste in un codice univoco che individua ciascun cittadino italiano a scopo fiscale e per tutto ciò che attiene ai rapporti con gli enti e le Amministrazioni pubbliche. Perciò se si chiedono cosa fare quando nasce un figlio, i genitori debbono ricordare che la doverosa richiesta di codice fiscale per il neonato può essere effettuata contestualmente con la dichiarazione di nascita presso l’ufficio anagrafe del Comune.

In particolare, il codice fiscale è inviato a casa della famiglia dei neogenitori, all’incirca dopo un mese la nascita del bebè. Attenzione però:

  • in alcune Regioni a occuparsi dell’iter di assegnazione del codice fiscale è il Comune stesso, il quale avvia la pratica alla data della dichiarazione o denuncia di nascita oppure - se la denuncia di nascita è stata fatta in ospedale - quando arriva all’ufficio anagrafe la richiesta di trascrivere l’atto;
  • in altre Regioni, invece, è il genitore che deve andare di persona all’Agenzia delle Entrate della propria città e redigere un apposito modulo.

Chiaro che, onde capire se basta attendere semplicemente l’arrivo del tesserino magnetico oppure se serve andare all’Agenzia delle Entrate, il neo genitore farà bene ad informarsi presso il proprio Comune di residenza immediatamente dopo la nascita. Perciò anche questo rileva quando ci si domanda cosa fare quando nasce un figlio.

Tessera sanitaria

La tessera sanitaria rappresenta il documento che assicura al neonato la possibilità di usufruire delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale. Ai nuovi nati, a seguito dell’attribuzione del codice fiscale da parte del Comune o di un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, è fatta pervenire in automatico una prima tessera sanitaria con validità di dodici mesi. Alla scadenza, i genitori ricevono presso la loro residenza una tessera con scadenza standard (la validità è di 5 anni, salvo differente indicazione da parte della Regione e/o ASL).

All’interno della tessera sanitaria vi sono i dati anagrafici del neonato e il suo codice fiscale, la data di scadenza ed eventuali dati sanitari regionali. Da notare che la tessera sanitaria è valida anche all’estero e permette di usufruire dell’assistenza sanitaria in tutti i paesi dell’area UE.

Iscrizione alla ASL e scelta del pediatra

Inoltre altro adempimento burocratico molto importante è l’iscrizione all’ASL. Infatti i genitori sono tenuti ad iscrivere il neonato al Servizio Sanitario Nazionale presso l’ASL competente per il territorio nel quale vivono entro 30 giorni dal giorno di nascita. Utile ricordare che l’iscrizione permette al bambino di avere accesso a prestazioni sanitarie a costo zero.

Non solo. I genitori che si chiedono cosa fare quando nasce un figlio debbono anche ricordare che un ultimo step burocratico di cui è necessario occuparsi in tempi brevi è rappresentato dalla scelta del pediatra di famiglia.

Al fine di assegnare al neonato un professionista che lo seguirà nei primi anni di vita, occorre rivolgersi agli sportelli dell’Azienda Sanitaria della propria località. Servirà in particolare la carta d’identità del genitore richiedente e il codice fiscale del bambino. Il genitore sarà così informato circa i pediatri “disponibili” in elenco e potrà anche esprimere una preferenza. Il genitore riceverà di seguito le informazioni utili a contattare il pediatra e avere un primo appuntamento.

Assegno unico e universale figli a carico, congedo di maternità e paternità e congedo parentale

Dallo scorso anno i genitori possono contare sul supporto economico rappresentato dall’assegno unico e universale figli a carico, un contributo mensile fisso che razionalizza e accorpa una serie di misure a sostegno della natalità e genitorialità. Ebbene, per ottenerlo e per rispondere, anche in questo caso, alla domanda relativa a cosa fare quando nasce un figlio, ricordiamo che per i nuovi nati l’assegno decorre dal settimo mese di gravidanza. La richiesta apposita deve essere presentata dopo la nascita, ovvero dopo che è stato assegnato il codice fiscale al minore.

Essenziale sottolineare che con la prima mensilità di assegno saranno anche pagati gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza. Per ulteriori informazioni in proposito rimandiamo comunque alla nostra guida aggiornata sull’assegno unico 2023.

Infine, se i genitori lavorano avranno anche diritto alle agevolazioni denominate congedo di paternità, congedo di maternità e congedo parentale, oggetto anch’essi di nostre guide aggiornate ad hoc, a cui rimandiamo per tutti i dettagli.

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