Cos’è il doomscrolling e perché danneggia la nostra salute mentale secondo la psicologia

P. F.

29 Luglio 2025 - 11:38

Il fenomeno del doomscrolling può danneggiare la salute mentale degli individui: l’italiano medio gli dedica ogni giorno 84 minuti. Ecco di cosa si tratta.

Cos’è il doomscrolling e perché danneggia la nostra salute mentale secondo la psicologia

L’avvento degli smartphone ha senza dubbio semplificato molti aspetti della nostra quotidianità, grazie a una vasta gamma di app e funzioni sempre più intelligenti. Tuttavia, viviamo in un’epoca dominata dall’iperconnessione, che ha trasformato radicalmente il nostro modo di vivere, comunicare e percepire la realtà esterna.

Sempre più persone, spesso senza rendersene conto, passa ore a scorrere notizie negative senza riuscire a staccarsi dal flusso continuo di informazioni ansiogene. Questa tendenza, nota come doomscrolling, non è solo un’abitudine nociva, ma un vero e proprio fenomeno psicologico che può influire sul benessere emotivo, sulla produttività e sulla qualità della vita di un individuo.

Cos’è il doomscrolling?

Il termine doomscrolling (o doomsurfing) indica l’abitudine compulsiva di scorrere continuamente notizie negative sui propri dispositivi digitali alla ricerca di aggiornamenti su crisi, catastrofi e drammi nel mondo. La parola - coniata nel 2020 durante la pandemia di coronavirus e riconosciuta dall’Accademia della Crusca nel 2021 - deriva dall’unione delle parole inglesi “doom” (sventura) e “scrolling” (scorrere).

Questo fenomeno nasce da un intreccio di fattori psicologici, sociali e tecnologici. Alla base ci sono spesso sintomi come ansia, bisogno di controllo e FOMO - abbreviazione inglese di “Fear Of Missing Out”, ovvero “paura di perdersi qualcosa” - che spingono le persone a cercare costantemente aggiornamenti online. A livello cerebrale, influisce molto il negativity bias, ovvero la tendenza a dare più attenzione alle notizie negative, un fattore che rende questi contenuti più attrattivi agli occhi delle persone.

A peggiorare ulteriormente la situazione ci sono gli algoritmi delle piattaforme digitali che, per aumentare il tempo online, propongono sempre più contenuti simili a quelli già consultati, creando così un circolo vizioso dove più si scrolla, più si incappa in notizie ansiogene, con un conseguente aumento di stress, paura e dipendenza dallo smartphone.

L’indagine di OnePlus sul doomscrolling in Italia

Secondo un’indagine commissionata dall’azienda di elettronica cinese OnePlus, l’italiano medio dedica quotidianamente circa 84 minuti del suo tempo allo doomscrolling, mentre per la Generazione Z il dato sale a 139 minuti al giorno. Questa tendenza è estremamente nociva per gli individui, poiché non solo prosciuga tempo ed energia, ma incide negativamente su produttività, creatività e benessere psichico.

Lo studio ha infatti rilevato che il 31% afferma di percepire un calo di produttività, il 27% un mancato stimolo creativo, l’11% avverte un senso di stanchezza e di “vuoto” e un ulteriore 12% lamenta emozioni negative come ansia o rabbia. Il doomscrolling fa ormai parte della vita di tutti i giorni. Il 41% degli italiani lo fa mentre è in bagno, il 40% a letto e il 32% quando si trova con amici o familiari. Tra i casi più preoccupanti, il 9% ha dichiarato di aver scrollato durante un matrimonio e il 7% ha preferito questa attività a un momento di intimità con il proprio partner.

A tenere gli italiani incollati allo schermo ci sono le notizie negative di attualità (26%), seguite dai reality show e i drammi delle celebrità (20%), i consigli finanziari invadenti (19%) e i contenuti tossici legati al benessere, come diete estreme o programmi fitness irrealistici (18%). Chiudono la lista le fake news, che attirano l’attenzione del 16% delle persone.

Il gioco di OnePlus per combattere il doomscrolling

Tra le proposte innovative per sensibilizzare l’utente a un uso più consapevole dello schermo c’è l’iniziativa di OnePlus, che sviluppato un videogioco retrò in prima persona chiamato “Brain Rot Blaster”.

Ideato per ironizzare sulla tossicità delle notizie e sui luoghi comuni del web, “Brain Rot Blaster” presenta dei personaggi caricaturali del doomscrolling come il “Neg News Reader” e il “Crypto Bro”, che il giocatore dovrà sconfiggere con il nuovo smartphone OnePlus Nord 5. Il gioco, fruibile una sola volta prima di autodistruggersi, punta a stimolare consapevolezza sull’impatto del tempo speso online e a suggerire un utilizzo cosciente del proprio smartphone.

Come combattere il doomscrolling

Anche se il doomscrolling è un fenomeno recente e non ci sono ancora studi clinici approfonditi a riguardo, è sempre più evidente il suo effetto negativo sulla salute mentale. Questa abitudine può provocare emozioni intense come ansia, paura, incertezza e un senso generale di angoscia che, con il tempo, possono sfociare in patologie depressive più serie.

Secondo gli esperti, è necessario prestare attenzione e consapevolezza alle nostre abitudini online per interrompere il ciclo. Ecco alcuni consigli pratici:

  • imposta limiti di tempo: usa timer, app per il benessere digitale o funzioni apposite sullo smartphone per controllare quanto tempo trascorri online;
  • sposta fisicamente il telefono: tienilo in un’altra stanza o comunque lontano dalla portata nei momenti in cui vuoi evitarne l’uso;
  • cura i tuoi feed: smetti di seguire fonti che ti generano ansia e scegli pochi canali informativi affidabili e oggettivi;
  • evita di catastrofizzare: prova a distinguere tra cosa è possibile e cosa è davvero probabile e cerca di focalizzarti su scenari realistici senza lasciarti trascinare dalle ipotesi più disastrose;
  • controlla il telefono con consapevolezza: quando senti l’impulso di scrollare, prima fermati, fai un respiro profondo e chiediti se è davvero necessario;
  • cerca notizie positive: nel mondo non avvengono solo cose brutte e online si possono trovare innumerevoli contenuti su atti di solidarietà, bontà e ottimismo;
  • prenditi una pausa dai social: se ti accorgi che non riesci a smettere, potrebbe essere salutare allontanarti del tutto per un po’ di tempo;
  • chiedi aiuto se necessario: se il doomscrolling peggiora notevolmente la tua salute mentale, la richiesta di un supporto psicologico può aiutarti a capire le cause profonde e trovare strategie efficaci per uscirne.

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# Salute

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