Cos’è il PEPP della BCE e come funziona?

Flavia Provenzani

14 Dicembre 2023 - 10:29

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Cos’è il PEPP della BCE, come funziona e a cosa serve? Una guida sul significato del Pandemic Emergency Purchase Programme.

Cos’è il PEPP della BCE e come funziona?

Cos’è il PEPP della BCE, come funziona, a cosa serve e qual è il suo significato?

Il Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP) (in inglese, Pandemic Emergency Purchase Programme) è un programma temporaneo di acquisto di asset di titoli del settore pubblico e privato da parte della BCE, introdotto nel marzo 2020 in occasione di una riunione straordinaria.

Il PEPP affianca il più tradizionale Quantitative Easing e ha l’obiettivo di sostenere l’economia dell’Eurozona travolta dal coronavirus.

A giugno 2020 il Consiglio direttivo ha deciso di aumentare di 600 miliardi di euro la dotazione iniziale del PEPP di 750 miliardi di euro, e di altri 500 miliardi di euro il 10 dicembre, per un nuovo totale di 1.850 miliardi di euro.

Oggi si torna a parlare di PEPP in vista della sua fine. Gli acquisti netti di asset sono stati interrotti alla fine di marzo 2022, mentre il capitale in scadenza dei titoli acquistati sarà reinvestito almeno fino alla fine del 2024.

Tuttavia, la presidente Lagarde ha recentemente affermato che la BCE discuterà presto la chiusura dei reinvestimenti in via anticipata. Per questo, la riunione di dicembre potrebbe sorprendere con nuovi annunci sulla riduzione di bilancio (e su un rafforzamento del Quantitative Tightening).

Vediamo ora nel dettaglio cos’è il PEPP e come funziona il Pandemic Emergency Purchase Programme.

Cos’è il PEPP della BCE?

Il PEPP, acronimo per Pandemic Emergency Purchase Programme, è un programma di acquisto di asset in risposta all’emergenza pandemica.

È uno strumento eccezionale di politica monetaria, temporaneo, che prevede l’acquisto
di asset sia del settore privato che pubblico

Come funziona il PEPP?

Il programma è stato presentato al mondo dalla Banca Centrale Europea nel corso di una riunione straordinaria convocata a sorpresa il 18 marzo 2020. In quell’occasione la BCE ha nominato per la prima volta il PEPP portando l’intero Vecchio Continente a chiedersi cos’è e come funziona questa novità.

Originariamente il valore complessivo era di 750 miliardi di euro e la sua scadenza era fissata a fine 2020. Oggi viaggia su un valore totale di 1.850 miliardi di euro.

Come specificato dalla stessa BCE, tutte le categorie di asset ammissibili nel programma di acquisto di asset (APP) sono ammissibili anche nell’ambito del PEPP. Inoltre, è stata concessa una deroga ai requisiti di idoneità per i titoli emessi dal governo greco.

Inoltre, l’ammissibilità delle commercial paper non finanziarie nell’ambito del Corporate Sector Purchase Programme (CSPP) è stata ampliata per includere titoli con una scadenza residua di almeno 28 giorni. Questi titoli possono essere acquistati sia nell’ambito del CSPP che del PEPP. In precedenza, all’interno del CSPP potevano essere acquistati solo commercial paper con una durata residua di almeno sei mesi. La durata residua dei titoli del settore pubblico acquistabili nell’ambito del PEPP varia da 70 giorni fino a un massimo di 30 anni e 364 giorni.

Per gli acquisti di titoli del settore pubblico del PEPP, l’allocazione di riferimento tra le giurisdizioni è il capital key dell’Eurosystem, ovvero la quota parte di sottoscrizione del capitale della BCE da parte delle banche centrali nazionali.

Il 16 dicembre 2021 il Consiglio direttivo ha deciso di interrompere gli acquisti netti di asset nell’ambito del PEPP alla fine di marzo 2022. Il capitale in scadenza dei titoli acquistati nell’ambito del PEPP sarà reinvestito almeno fino alla fine del 2024, salvo cambiamenti.

In ogni caso, il futuro roll-off del portafoglio PEPP sarà gestito in modo da evitare interferenze con l’orientamento monetario della banca centrale.

Gli obiettivi del PEPP

Nella riunione straordinaria di marzo 2020 l’istituto di Christine Lagarde ha comunicato la sua intenzione di introdurre il citato PEPP con l’obiettivo di frenare il tracollo economico dell’Eurozona, travolta come il resto del globo dalla pandemia.

Con il nuovo programma di acquisto titoli, la Banca Centrale Europea ha cercato di garantire ancora una volta la trasmissione della sua politica monetaria a tutte le componenti del sistema finanziario e a ogni singolo membro della zona euro.

“Il Consiglio direttivo farà tutto ciò che sarà necessario nell’ambito del proprio mandato. Il Consiglio Direttivo è assolutamente pronto a incrementare l’entità dei programmi di acquisto di attività e ad adeguarne la composizione, nella misura necessaria e finché le circostanze lo richiederanno. Esplorerà tutte le opzioni e tutti gli scenari per sostenere l’economia per l’intera durata di questo shock.”

Ecco dunque cos’è il PEPP della BCE, come funziona e soprattutto perché è così importante. Molto probabilmente, tra qualche ora l’istituto centrale comunicherà al mercato diverse novità riguardanti il programma.

Il PEPP è stato davvero utile?

Durante la pandemia, il debito sovrano dell’area euro ha superato i massimi del 95% del PIL osservato durante la crisi del debito sovrano iniziata nel 2009. Il rapporto medio debito/Pil in Italia, Spagna e Portogallo - Paesi altamente indebitati - ha raggiunto poco più del 130% nel 2020: il 25% dell’aumento del PIL rispetto al 2019. La profonda recessione causata dalla pandemia, insieme ai provvedimenti di sostegno da parte dei Governi, hanno contribuito all’aumento del debito.

A differenza della crisi del debito, gli spread sovrani sono aumentati solo brevemente quando è scoppiata la pandemia. Poi sono diminuiti. L’intervento senza precedenti della Banca Centrale Europea attraverso il programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP) ha facilitato questo risultato. Tuttavia, con la conclusione del programma da parte della BCE – gli acquisti netti di asset sono stati interrotti alla fine di marzo 2022gli spread si sono nuovamente ampliati e le preoccupazioni sulla sostenibilità del debito sono riemerse.

Si rendono così evidenti gli effetti sulla dinamica del debito ottenuta tramite gli acquisti di asset della BCE e la loro conclusione.

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