Il prezzo dell’oro sui mercati è vicino ai massimi storici. Conviene vendere oggi i tuoi gioielli, monete e lingotti d’oro?
La quotazione dell’oro è ai massimi storici: ha superato quota 3.500 dollari l’oncia e sfiorato i 98 euro al grammo per la prima volta nella storia lo scorso aprile. Al momento della scrittura i prezzi viaggiano rispettivamente a 3.335 dollari/oncia e 93,85 euro al grammo.
E secondo Goldman Sachs, nota banca di investimento statunitense, la quotazione arriverà a 3.700 dollari l’oncia a fine 2025.
I motivi dietro il rialzo del prezzo dell’oro spaziano dall’ondata di acquisti da parte di banche centrali e fondi sovrani - con la Banca Centrale Cinese in prima linea - all’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca. La corsa dell’oro dopo il 20 gennaio 2025 - accelerata dopo l’annuncio dei dazi del 2 aprile scorso - evidenzia la crescente preoccupazione di alcuni Paesi per un’eccessiva esposizione al dollaro USA, mentre i timori di futura inflazione, la fuga dal dollaro e dai Treasury e il rischio geopolitico delle riserve in divisa stanno ulteriormente aumentando l’attrattiva del metallo giallo.
Come anticipato, si tratta di massimi senza precedenti, il prezzo dell’oro sta battendo un record dopo l’altro. Tanto da spingere molti privati a chiedersi se sia il momento giusto per vendere il proprio oro, il cosiddetto “oro fisico” come gioielli, monete e lingotti d’oro, approfittando di un prezzo che non è mai stato de facto così alto, o se sia meglio aspettare, in previsione di una quotazione ancora più alta nel prossimo futuro.
Non esiste un’unica risposta, ma tre fattori in particolare concorrono a spiegare perché la quotazione dell’oro continua a salire segnando nuovi massimi storici e perché il prezzo potrebbe aumentare ancora.
Vendere oro, è il momento giusto per guadagnare con l’oro usato?
Sul mercato la quotazione dell’oro continua a salire. Chi è in possesso di oggetti d’oro - ricevuti in eredità o conservati per anni in attesa del momento migliore per monetizzare - potrebbe quindi valutare di vendere i propri gioielli, ma anche monete e lingotti.
Si tratta di una scelta del tutto personale che dovrebbe basarsi non solo sulle prospettive future per il prezzo dell’oro, ma anche sulla necessità - o meno - di entrare in possesso di un po’ di liquidità aggiuntiva, magari in vista delle vacanze estive o dell’acquisto di un’auto nuova o, semplicemente, per necessità di coprire le spese ordinarie.
Notoriamente l’oro è visto come un bene rifugio. Con l’acuirsi delle tensioni geopolitiche è ragionevole pensare che la quotazione possa salire ulteriormente, ma non è certo. Vendere tra un mese potrebbe essere più conveniente rispetto ad oggi, ma anche più sconveniente. Nessuno ha una palla di vetro per predire i movimenti dei mercati finanziari.
Per questo motivo è utile basarsi sulle poche certezze che abbiamo: chi decide di vendere il proprio oro usato oggi può godere di una quotazione molto vicina a quella massima mai applicata. Il che significa che può guadagnare una quantità di soldi che mai è stata offerta presso i compro oro o società specializzate nella compravendita del metallo prezioso. Questo, tuttavia, non esclude la possibilità che vendere tra qualche mese, o anno, possa essere più conveniente.
Un’altra - triste - certezza è che la tensione geopolitica non è destinata ad allentarsi presto, lasciando spazio per pensare che chi deciderà di aspettare a vendere l’oro possa fare una mossa saggia.
Perché il prezzo dell’oro sta salendo?
L’oro è sempre stato considerato un investimento a prova di crisi.
Le tensioni in Medio Oriente, la guerra in Ucraina ancora in corso, la guerra commerciale, i timori rinnovati per l’inflazione hanno spinto al rialzo la materia prima.
Le banche centrali più potenti al mondo stanno acquistando oro come mai prima d’ora, aumentando le loro riserve ogni mese da quasi due anni, come confermano i dati del World Gold Council. La Cina è il Paese che ha acquistato più oro nel periodo oggetto d’osservazione, ma anche India, Brasile e Kazakistan ne sono stati dei forti acquirenti.
Il motivo per cui questi Paesi stanno comprando oro è quello di diversificare le proprie riserve estere e svincolarsi dalla dipendenza verso le riserve in dollari statunitensi. Inoltre, la Cina attraversa da tempo una profonda crisi economica. Le persone non hanno più fiducia nel mercato immobiliare, un tempo era alla base degli investimenti dei cittadini, e si rifugia nell’oro.
Secondo le maggiori banche di investimento, la domanda d’oro proseguirà a rafforzarsi, fino a salire a 3.500 dollari l’oncia - e oltre - entro la fine dell’anno.
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