Conguagli ex bonus Renzi nel 730 anche per i pensionati, ma solo in questo caso?

Patrizia Del Pidio

24 Febbraio 2023 - 12:00

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Il bonus Irpef, conosciuto anche come ex bonus Renzi, è riconosciuto solo ai lavoratori dipendenti e non ai pensionati. Ma in un caso questi ultimi possono richiederlo a conguaglio.

Conguagli ex bonus Renzi nel 730 anche per i pensionati, ma solo in questo caso?

Il bonus Irpef che ha sostituito il bonus Renzi nel 2022 è stato riconosciuto ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 15.000. Nel caso di particolari detrazioni superiori all’imposta dovuta, era riconosciuto anche per redditi compresi tra i 15.000 e i 28.000 euro. Ma il beneficio ai pensionati non è mai stato riconosciuto.

In un caso specifico, però, i neo pensionati possono richiedere il conguaglio del bonus Irpef 2022 nel 730 del 2023. Ed è proprio questa casistica che approfondiremo in questo articolo.

Pensionati esclusi dal Bonus Irpef

Il bonus Irpef ha un valore annuale di 1.200 euro per i redditi che non superano i 15.000 euro mentre si riduce per i redditi superiori, qualora vi rientrino.

Ma anche se per ilnuovo trattamento integrativo 2023si parla di un ampliamento della platea che potrebbe coinvolgere anche i pensionati, per il 2022 questi ultimi non avevano diritto a ricevere il bonus Irpef. Il trattamento integrativo, infatti, spetta solo a chi detiene redditi da lavoro dipendente o ad esso assimilato, ad esclusione delle pensioni.

I pensionati possono averne diritto solo in un caso specifico a conguaglio nel 730 del 2023. Cerchiamo di capire come e in quali casi spetta.

Il conguaglio del bonus Irpef per i neo pensionati

Va specificato che questa operazione di conguaglio può coinvolgere solo e soltanto chi ha avuto accesso alla pensione nel corso del 2022 avendo prestato per alcuni mesi dell’anno lavoro subordinato.

In questo caso se il neo pensionato aveva scelto, per i mesi di lavoro dipendente, di non ricevere il bonus in busta paga ma di volerlo a conguaglio nel 730, potrà recuperare quanto non ricevuto nei mesi di effettivo lavoro con la presentazione del 730 del 2023.

Ma è solo questo il caso in cui i pensionati possono aspirare ad avere a conguaglio il bonus Irpef 2022 nel prossimo 730.
Facciamo un esempio pratico. Un lavoratore prossimo alla pensione sceglie, a inizio anno con il modulo detrazioni, di richiedere l’applicazione del beneficio solo in sede di conguaglio.

Poi nel corso dell’anno presenta domanda di pensione, smette di lavorare e accede alla quiescenza. Il datore di lavoro non effettua il conguaglio del bonus Irpef nell’ultima busta paga.

In questo caso il neo pensionato potrà recuperare le eventuali somme spettanti, se il reddito da lavoro dipendente dell’anno precedente glielo permette, in dichiarazione dei redditi di quest’anno. Ma solo limitatamente ai mesi in cui ha prestato effettivamente attività di lavoro subordinato.

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