Congedo straordinario retribuito: può chiederlo il marito di una nipote?

Lorenzo Rubini

3 Novembre 2022 - 17:30

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Il congedo straordinario può essere richiesto dal primo familiare avente diritto in base all’ordine di priorità familiare tenendo conto anche del requisito della convivenza.

Congedo straordinario retribuito: può chiederlo il marito di una nipote?

Il congedo straordinario può essere richiesto per assistere un familiare con grave handicap ai sensi della Legge 104 per un massimo di 24 mesi. Permette di ricevere copertura contributiva per l’intero periodo e una indennità pari all’ultimo stipendio base percepito prima del congedo stesso. Ma per richiederlo oltre ad essere richiesta la coabitazione con il disabile bisogna rispettare un ordine di priorità familiare vincolante e non scalabile se non per mancanza, o patologia invalidante dell’avente diritto.

Rispondiamo alla domanda di una lettrice di Money.it che ci chiede:

Buongiorno, ho una zia invalida al 100% comma 3 con accompagnamento.
Mia zia non ha genitori, né coniuge, né figli.
Ha un fratello che sarebbe mio padre che ha una pensione di inabilità e un’invalidità al 75% per patologie depressive e problemi al cuore, quindi non riesce a prendersi cura di mia zia.
Io e mio fratello siamo gli unici nipoti, residenti fuori per lavoro.
L’unico che potrebbe occuparsene è mio marito, il quale potrebbe convivere con lei.
La mia domanda è: con questa situazione, mio marito potrebbe richiedere il congedo straordinario biennale per mia zia?
Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.

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Congedo straordinario, chi può chiederlo?

L’ordine di priorità familiare prende in considerazione solo i familiari conviventi con il disabile (tranne nel caso dei genitori che possono anche non essere conviventi con i figli che devono assistere). Se, quindi, suo padre convive con la sorella l’avente diritto al congedo è lui, nonostante le condizioni di salute. Infatti, come chiarito da diverse circolari INPS, per scalare al familiare successivo il diritto, devono essere presenti delle [precise patologie invalidanti e non basta essere stati riconosciuti invalidi>article108865].

Se suo padre, invece, non convive con la sorella, invece, non è titolare del diritto che spetta, invece, al primo familiare convivente. A poter fruire del congedo, subito dopo eventuali fratelli e sorelle conviventi sono proprio i parenti e affini entro il terzo grado. Tra cui rientrano sia i nipoti che i rispettivi consorti (che sono, appunto affini di terzo grado).

Se suo marito, quindi, prende la residenza in casa di sua zia può richiedere il congedo straordinario retribuito per assisterla. Se vivete in due Comuni differenti invece che intraprendere un cambio di residenza potete anche provvedere alla richiesta della dimora temporanea iscrivendo suo marito nel registro della popolazione temporanea del Comune in cui sua zia risiede.

Mi raccomando, però, di provvedere prima alla questione della coabitazione prima di richiedere il congedo straordinario che, in caso contrario potrebbe non essere accolto proprio per la mancanza del requisito della coabitazione.

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