Come sta Vittorio Cecchi Gori? Salute e patrimonio dell’ex presidente della Fiorentina

Alessandro Cipolla

4 Marzo 2024 - 15:20

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Le condizioni di salute e il patrimonio di Vittorio Cecchi Gori, l’imprenditore ed ex presidente della Fiorentina di recente ricoverato in ospedale.

Come sta Vittorio Cecchi Gori? Salute e patrimonio dell’ex presidente della Fiorentina

Come sta Vittorio Cecchi Gori? Negli ultimi tempi molto si è parlato delle condizioni di salute dell’imprenditore, divenuto celebre negli anni scorsi per la sua attività nel mondo del cinema, per essere stato a lungo il presidente della Fiorentina e anche per le sue storie d’amore, da quella con Rita Rusic fino a Valeria Marini.

Lo scorso 14 febbraio Vittorio Cecchi Gori è stato ricoverato in terapia intensiva al Policlinico Gemelli dopo che, nei giorni precedenti, l’imprenditore non si è sentito molto bene con dei battiti cardiaci molto lenti che hanno portato poi a una crisi respiratoria.

Il quadro clinico è stato descritto subito come molto serio, ma fortunatamente le condizioni di salute di Cecchi Gori sono migliorate tanto che, dopo tre settimane di ricovero, ha potuto lasciare l’ospedale per fare ritorno a casa.

Sto bene, ringrazio il professor Antonelli per aver capito subito la criticità del problema, dandomi subito la terapia giusta - ha dichiarato Cecchi Gori al Corriere della Sera -. Quella domenica non riuscivo a stare in piedi, avevo la pressione bassissima. Ricordo solo qualche immagine del reparto d’ospedale”.

Poi una inevitabile battuta sul mondo del pallone: “Forse ho esagerato nelle ultime dichiarazioni nel dire che rifiuto il calcio, ma la delusione c’è. Oggi i soldi e il business hanno preso il posto della passione autentica, ma amo ancora la Fiorentina”.

Diamo uno sguardo allora alla biografia di Vittorio Cecchi Gori, soffermandoci poi sul patrimonio dell’imprenditore cinematografico che negli scorsi anni ha avuto diverse vicissitudini giudiziarie.

La biografia di Vittorio Cecchi Gori

Nome: Vittorio Cecchi Gori

Data di nascita: 27 aprile 1942

Luogo: Firenze

Famiglia: figlio di Mario Cecchi Gori, storico produttore cinematografico, ha due figli

Vita privata: è separato da Rita Rusic, in passato ha avuto storie d’amore con Valeria Marini e Maria Grazia Buccella

Lavoro: imprenditore, in passato presidente della Fiorentina

Curiosità: è stato senatore dal 1994 al 2001 per il Partito Popolare Europeo

Il patrimonio di Vittorio Cecchi Gori

Quando si parla del patrimonio di Vittorio Cecchi Gori non si può che partire da suo padre Mario, prima autista di Dino De Laurentiis e poi imprenditore cinematografico in proprio tanto da produrre capolavori come Il Sorpasso o I Mostri.

Dalla metà degli anni ’80 Vittorio Cecchi Gori inizia a lavorare con il padre, arrivando a vincere dei premi Oscar come produttore de Il Postino e La Vita è Bella, legando poi il suo nome a tantissime commedie che hanno fatto la storia del cinema italiano.

Cecchi Gori però è famoso anche per essere stato per 17 anni presidente della Fiorentina con cui ha vinto due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana.

All’inizio del nuovo millennio a causa di difficoltà economiche ha venduto diversi asset del suo gruppo, ma prima stando a quanto dichiarato in una intervista del 2022 a La Repubblica “agli indici odierni quel patrimonio è calcolabile intorno a un paio di miliardi di euro”.

Sono stato spolpato da gente senza scrupoli. Derubato perfino da alcuni avvocati che mi avrebbero dovuto difendere - ha aggiunto - Di errori ne ho commessi tanti. Il più grave è che negli anni della bufera io non mi sono reso conto della gravità della cosa. Non capivo che si stavano mangiando il gruppo Cecchi Gori. Ripeto, ho le mie colpe, ma sono ben poca cosa rispetto a quello che ho subito. Veri i fallimenti, vera la bancarotta, vere le distrazioni. Ma cominciamo col dire che era come se io rubassi a me stesso”.

Vittorio Cecchi Gori negli anni è stato protagonista di diversi procedimenti giudiziari, finendo nel 2020 ai domiciliari per scontare un cumulo di pena di 8 anni e mezzo evitando comunque il carcere visto il suo stato di salute.

Nel 2015 infine gli è stato revocato il vitalizio che percepiva in quanto ex senatore, un assegno che stando a quanto pubblicato dal Fatto Quotidiano ammontava a 3.408 euro al mese.

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