Come scoprire se sei nel mercato libero o tutelato

Alessandro Nuzzo

12 Ottobre 2023 - 11:51

condividi

Dal 2024 il mercato tutelato cesserà di esistere anche per le utenze domestiche. Vediamo come sapere se siamo già in quello libero oppure no.

Come scoprire se sei nel mercato libero o tutelato

Non sembrano esserci dubbi: dal 1° aprile 2024 il mercato tutelato dell’energia cesserà di esistere anche per le utenze domestiche che dovranno necessariamente passare al mercato libero (a meno che non si faccia parte dei clienti definiti vulnerabili). Per il mercato del gas questa novità dovrebbe avvenire ancor prima, a partire da gennaio 2024.

Il passaggio dal mercato tutelato a quello libero comporterà diverse novità. La principale è il modo in cui viene deciso il prezzo della materia prima. Se in quello tutelato la tariffa viene stabilita da ARERA ogni tre mesi, nel mercato libero è il singolo gestore a definire il prezzo seguendo le leggi della domanda e dell’offerta. In questo modo un cliente nel mercato libero è libero di scegliere il gestore con la tariffa migliore e, nella maggior parte dei casi questo rappresenta un risparmio economico rispetto ad un mercato tutelato.

Entro tale data insomma, tutti i contratti di fornitura dovranno passare ad un gestore attivo nel mercato libero. Se non lo si fa in tempo, si passerà al servizio tutele graduali istituito per accompagnare i clienti nel libero e, nell’attesa che lo facciano riceveranno delle tariffe definite PLACET che stanno nel mezzo tra quelle offerte nel mercato tutelato e quelle proposte nel mercato libero. Ma se non ci ricordiamo se in passato abbiamo già effettuato questo passaggio, come facciamo a scoprirlo? Ecco la risposta.

Come sapere se si è nel mercato libero o tutelato

Può succedere di non conoscere se si è nel mercato libero o tutelato. Siccome tra qualche mese il passaggio sarà obbligato, sarebbe meglio saperlo. Se negli ultimi anni non abbiamo effettuato alcun passaggio ad nuovo gestore è molto probabile che siamo presenti ancora nel mercato tutelato. Viceversa se c’è stato un cambiamento, probabile l’appartenenza già ad un mercato libero.

Per scoprirlo il modo è molto semplice. Basta prendere una bolletta e leggere la prima pagina in alto. Ogni fornitore è infatti obbligato ad inserire la dicitura «Mercato libero dell’energia» oppure «Servizio di Maggior Tutela». Nel primo caso significa che siamo già nel mercato libero e quindi nel 2024 non dobbiamo fare nulla, nel secondo caso invece sarebbe meglio iniziare a guardarsi attorno per effettuare il passaggio quanto prima ed evitare di entrare nel servizio tutele graduali.

Come passare al mercato libero

Passare al mercato libero di luce e gas è molto semplice. La prima cosa da fare è fare una ricerca sul mercato per capire quali gestori operano nel mercato libero e quali sono le tariffe che propongono. Una volta individuato il gestore che fa al caso nostro è arrivato il momento di contattarlo. Le modalità possono essere diverse: via telefonica, web o tramite eventuale sportello presente sul territorio. A quel punto bisognerà fornire i propri dati, restituire firmati i documenti riguardanti il contratto di fornitura ed attendere il passaggio.

Fatto ciò si è automaticamente nel mercato libero e nel 2024 non bisognerà fare null’altro.

Chi può restare nel mercato tutelato anche nel 2024

Ci sono poi delle speciali categorie di persone che anche nel 2024 possono restare nel mercato tutelato. Si tratta dei cosiddetti clienti vulnerabili che non sono obbligati al passaggio. Essi sono:

  • persone con età superiore a 75 anni;
  • titolari di bonus sociale per disagio economico;
  • soggetto con disabilità (ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104);
  • proprietario di una fornitura che alimenta un’apparecchiatura medico-terapeutica salvavita;
  • proprietario di una fornitura ubicata in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • proprietario di una fornitura ubicata nelle isole minori non interconnesse.

Chi rientra in queste categorie potrà continuare ad essere servito a condizioni contrattuali ed economiche definite e aggiornate dall’Autorità, ma sono anche libere di passare ad altro gestore.

Argomenti

# ARERA

Iscriviti a Money.it