Come recuperare 1.000 euro dal 730 per ogni figlio

Patrizia Del Pidio

9 Maggio 2023 - 14:57

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Le detrazioni riconosciute per i figli a carico sono moltissime e permettono di avere un risparmio sul 730 che arriva anche a 1.000 euro per ogni figlio.

Come recuperare 1.000 euro dal 730 per ogni figlio

La stagione della dichiarazione dei redditi è ormai nel suo vivo, con il modello 730 precompilato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate dal 2 maggio che si potrà modificare e inviare a partire dall’11 maggio. Proprio per questo motivo le famiglie sono occupate a pensare a detrazioni e deduzioni, necessarie per cercare di ridurre l’Irpef da pagare.

Sono proprio le spese sostenute nel corso del 2022 per se stessi e per gli eventuali familiari a carico che permettono al contribuente di ridurre le imposte dovute e quelle che incidono maggiormente, nella maggior parte dei casi, sono le detrazioni relative ai figli poiché danno diritto a sconti importanti sull’Irpef.

Per quel che riguarda le spese di istruzione, infatti, dall’asilo nido all’Università le spese sostenute per il percorso scolastico dei figli possono essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi. Ma a queste possono essere aggiunte le spese mediche, quelle sportive, quelle per l’abbonamento dell’autobus ma anche quelle per l’affitto per eventuali studenti fuori sede.

Le detrazioni delle quali si può godere per i figli, infatti, sono numerose e permettono di risparmiare, sull’Irpef, fino a 1.000 euro per ogni figlio. Vediamo come e quali sono le voci che incidono maggiormente.

Detrazioni sì, ma solo per i figli a carico

Le detrazioni spettano per tutti i figli, anche quelli che non convivono con i genitori, a patto che risultino fiscalmente a carico. Per essere considerati a carico dei genitori i figli devono avere un reddito che non supera:

  • i 4.000 euro se hanno un’età non superiore ai 24 anni;
  • i 2840,51 euro se hanno un’età superiore ai 24 anni.

Spese mediche detraibili per i figli

Per i figli a carico possono essere portate in detrazione le spese mediche e sanitarie. La detrazione riconosciuta è pari al 19% della spesa sostenuta (oltre la franchigia di 129,11 euro) e vi rientrano gli scontrini per l’acquisto di farmaci e dispositivi medici, visite specialistiche, analisi cliniche o di laboratorio, ecc…

Per capire l’ammontare della detrazione spettante si dovranno sommare tutte le spese mediche sostenute, sottrarre la franchigia e poi calcolare il 19% della somma spesa.

Detrazione spese di istruzione

Nelle spese di istruzione rientra tutto il ciclo scolastico dei figli, dall’asilo nido all’Università. La detrazione spettante varia in base al grado di scuola ma in sostanza il Fisco ritiene che le famiglie vadano sostenute nelle spese per l’istruzione dei figli e proprio per questo riconosce agevolazione per ogni ciclo di studi.

Per l’asilo nido la detrazione è pari al 19% su un importo massimo annuo (per figlio) di 632 euro speso per il pagamento di rette di frequenza.

Per la scuola dell’infanzia, scuola prima e scuola secondaria la detrazione riconosciuta è pari al 19% per una spesa massima di 800 euro per ogni figlio. In tali spesa rientrano eventuali spese di mensa scolastica, gite, pre e post scuola e rette di frequenza in caso di scuole paritarie o private.

Per gli studenti che studiano fuori sede è consentita anche una detrazione sull’affitto del 19% su un importo massimo di 2.633 euro.
Per quel che riguarda l’Università la detrazione riconosciuta varia in base alla facoltà e alla zona d’Italia in cui si vive.

Altre spese detraibili per i figli

Sempre per la prole è possibile portare in detrazione le spese per l’attività sportiva per ragazzi con età compresa tra 5 e 18 anni. La detrazione è pari al 19% per un importo massimo di 210 euro per ogni figlio. La detrazione, però, spetta per intero solo per reddito complessivo fino a 120.000 euro.

Per i figli a carico spetta anche la detrazione dell’abbonamento dei trasporti pubblici locali: in questo caso, però la detrazione spettante è del 19% per una spesa massima di 250 euro totali, indipendentemente dal numero dei figli o di coloro che sono titolari di abbonamento.

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