Ogni cittadino potrebbe avere bisogno di nascondere i soldi che ha depositati in banca e ci sono modi perfettamente legali per farlo. Vediamone alcuni.
I motivi che spingono un cittadino a nascondere i propri soldi sono diversi e articolati e non sempre sono legati alla paura di un furto. La paura di veder finire i propri soldi, guadagnati con fatica e in tanto tempo, nelle mani sbagliate non riguarda solo chi è ricco, ma anche chi ha un piccolo tesoretto da tutelare.
Alcuni cittadini scelgono di tutelare i propri risparmi in vista di eventuali contenziosi legali, procedimenti di separazione o debiti in sospeso, anche nei confronti del Fisco, cercando soluzioni di protezione del patrimonio nel pieno rispetto della legge. In questo caso il cittadino sente il bisogno di nascondere i propri beni materiali (i soldi, appunto) per poter vivere più tranquillamente e senza il timore che le somme possano essere pretese da terzi.
Quando si parla, però, di nascondere i soldi, non si intende metterli sotto il materasso o sotto la mattonella del bagno. I soldi possono essere nascosti anche in banca, in modo del tutto legale e che permette di mantenere i propri risparmi in sicurezza nel caso succeda qualcosa di non preventivato. L’occultamento, infatti, è volto a mantenere la propria privacy economica per non essere esposto a richieste di pagamento lecite e illecite.
Contanti a casa
Uno dei modi per nascondere i propri soldi è tenerli a casa, in questo modo, non essendo tracciabili, nessuno potrà sapere della loro esistenza. I creditori non potranno aggredirli e il Fisco non potrà pignorarli.
Conservare denaro contante in casa può essere rischioso: se l’immobile viene derubato dai ladri il rischio di perdere tutto il tesoretto nascosto è molto alto. Alcuni strumenti bancari permettono di gestire i propri fondi con maggiore riservatezza, ma sempre nel rispetto delle normative fiscali e antiriciclaggio.
Non si tratta di soluzioni necessariamente più sicure del materasso, ma sicuramente non si prestano ai controlli che oggi la trasparenza bancaria prevede e prevengono il rischio di vedere le somme finire nelle tasche dei ladri di appartamento. Vediamo quali sono e come fare.
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Trucco degli assegni circolari
Nascondere i soldi in banca è possibile depositando somme in modo temporaneo attraverso assegni circolari, uno strumento previsto dalla normativa bancaria, purché utilizzato correttamente e nel rispetto delle regole fiscali. In questo caso ci si deve far rilasciare assegni circolari dalla banca. Per farlo si attinge a quanto depositato sul conto corrente, si sceglie l’importo che si intende rendere “trasparente” e si richiede il rilascio di assegni circolari intestati a se stessi, a un parente o a un amico fidato.
Così facendo il denaro esce dal conto corrente e accantonato in un apposito fondo della stessa banca fino al momento in cui gli assegni saranno riscossi. Nessuno potrà sapere che questo denaro esiste, neanche il Fisco. Un eventuale pignoramento del conto corrente, quindi, non andrebbe a intaccare le somme degli assegni circolari. Gli assegni circolari possono essere tenuti, senza riscuoterli, fino a tre anni.
Soldi in banca estera
Con l’anagrafe dei conti correnti l’amministrazione tributaria conosce quanto ogni cittadino ha depositato in banca (o all’ufficio postale). Le banche sono tenute a fornire periodicamente i dati dei clienti: conti correnti, libretti di risparmio, contratti di cassette di sicurezza, movimenti, bonifici, versamenti, solo per citare qualche esempio. A conoscere la capacità economica di un soggetto non è solo il Fisco perché anche eventuali creditori possono chiedere l’accesso a queste informazioni per poter procedere a richiedere un decreto ingiuntivo per il recupero dei crediti.
Un modo per tenere al sicuro i soldi è quello di scegliere una banca estera. Anche PayPal, ad esempio, rientra nelle banche estere. Le banche estere non sono sottoposte alla nostra stessa normativa e, anche se i dati in loro possesso non sono segreti, possono essere acquisiti con maggiore difficoltà rispetto a una banca in Italia. Le procedure di verifica da parte dei creditori su conti esteri possono essere più complesse, ma non escludono l’obbligo di trasparenza e collaborazione con le autorità competenti. Alcuni cittadini scelgono istituti bancari esteri per diversificare i propri investimenti, ma è bene ricordare che tali conti devono essere dichiarati al Fisco italiano tramite il quadro RW della dichiarazione dei redditi.
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Nascondere i soldi in una cassetta di sicurezza
Un altro modo per nascondere i soldi è quello di tenerli in una cassetta di sicurezza presso una banca. La banca (e quindi anche il Fisco) sa dell’esistenza della cassetta, ma non è assolutamente a conoscenza di quello che vi è custodito.
Le somme custodite in una cassetta di sicurezza non sono immediatamente accessibili a terzi, ma possono essere oggetto di verifica o sequestro in presenza di un provvedimento dell’autorità giudiziaria o tributaria. Il Fisco, essendo a conoscenza del contratto per avere la cassetta, potrebbe effettuare una verifica in loco per accedervi, ma non si tratta di un’operazione che viene effettuata solo in presenza di fondato sospetto di evasione fiscale o di illeciti tributari.
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