Come funziona l’ISA, che rallenta la macchina da solo. L’UE lo vorrebbe obbligatorio dal 2022

Redazione Motori

20 Febbraio 2019 - 10:26

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Il Parlamento europeo vota sull’ISA, il sistema che rallenta automaticamente l’auto quando si supera il limite di velocità. Vediamo come funziona.

L’ISA, acrononimo di “Intelligent Speed Assistance”, è il sistema in grado di riconoscere il limite di velocità su un determinato tratto di strada e rallentare l’auto nel caso lo si superi. E’ già installato su alcune vetture, ora il Parlamento Europeo vorrebbe renderlo obbligatorio a partire dal 2022.

Il motivo è semplice: secondo le stime delle autorità europee, la velocità eccessiva è la prima causa di incidentalità. L’introduzione dell’ISA potrebbe ridurre le morti per incidenti sulle strade europee del 20%. Per questa ragione la proposta sarà votata dalla Commissione al Mercato interno il prossimo 21 febbraio, prima di passare alla discussione del Parlamento Europeo.

L’ISA è già installato su alcune vetture in commercio - come Ford Focus, S-Max, Galaxy e Volvo XC90 - interviene sul motore quando si supera il limite di velocità. Quest’ultimo viene stabilito o attraverso il riconoscimento dei cartelli stradali o attraverso la posizione rilevata da un modulo GPS abbinato mappe cartografiche elettroniche. Ma secondo l’associazione europea dei costruttori ACEA si tratta di una tecnologia non ancora affidabile al 100%.

Come funziona l’ISA (Intelligent Speed Assistance)

L’Intelligent Speed ​​Assistance (ISA) è sostanzialmente un limitatore di velocità intelligente, che agisce sulla meccanica della vettura frenandola nel caso in cui vengano superati i limiti massimi. Ma non basta: lavorando in combinazione con gli altri sistemi dell’auto, il sistema può registrare dati utili in caso di incidente, come la velocità, l’attivazione di sistemi di sicurezza prima e dopo una collisione.

L’ISA rileva la velocità massima ammessa su ogni tratto stradale in due modi: utilizzando le telecamere della vettura per leggere la segnaletica stradale e utilizzando la cartografia digitalizzata, in combinazione con il GPS che stabilisce la posizione esatta dell’auto. Una tecnologia che - secondo l’associazione europea dei costruttori ACEA - è ancora lungi dall’essere affidabile.

Secondo le indicazioni delle autorità europee, l’ISA non potrà essere disattivato dal guidatore, che però potrà “forzarlo” in condizioni particolari come un sorpasso o una situazione di pericolo. In futuro potrebbe essere integrato con il sistema che rileva la stanchezza del conducente e con strumenti per rilevare il tasso alcolico.

I dubbi dell’ACEA - European Automobile Manufacturers’ Association

Secondo l’ACEA, infatti, l’ISA è indubbiamente promettente, ma al momento ci sono diversi problemi da affrontare, legati soprattutto alle infrastrutture stradali. In molti casi, i segnali stradali non sono armonizzati tra i vari paesi europei, inoltre, le mappe digitali non sono complete dei dettagli sui limiti di velocità di tutte le strade. E sovente i dati non vengono aggiornati con la frequenza necessaria. Infine, sistemi con l’ISA basati su telecamere possono avere problemi quando i segnali stradali sono coperti.

Secondo l’ACEA, la via migliore sarebbe quella di un’introduzione graduale dell’ISA, che permetterebbe di perfezionare il sistema e migliorare le infrastrutture. Nel frattempo potrebbero essere resi obbligatori i sistemi SLI, che avvertono guidatore che sta superando il limite di velocità senza - però - agire sull’auto.

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