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Come difendersi da irregolarità bancarie e finanziarie: guida completa per ottenere un rimborso

Claudia Cervi

16 Febbraio 2024 - 16:00

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L’associazione ADifesa difende i consumatori da irregolarità contrattuali su prestiti, mutui, carte di credito revolving. Guida per recuperare somme indebitamente trattenute da banche e finanziarie.

Come difendersi da irregolarità bancarie e finanziarie: guida completa per ottenere un rimborso

Come difendersi da irregolarità bancarie e finanziarie su prestiti, mutui, carte di credito (e ottenere un rimborso)? Gli ultimi anni, segnati da pandemia e conflitti, hanno messo a dura prova l’economia, generando un’insostenibile inflazione che ha avuto ripercussioni su consumatori e famiglie. In Italia, sono oltre 3 milioni le famiglie con un mutuo, alle quali si aggiungono le famiglie con prestiti personali, cessioni del quinto e altre forme di finanziamento.

Secondo Assoutenti, nel periodo 2022-2023 il debito medio è salito a €22.674 per nucleo familiare, con un aumento di +€4.165 a famiglia. Per reagire al carovita e alla rapida crescita dei tassi di interesse su mutui e prestiti, gli italiani hanno intaccato i risparmi o sono ricorsi a piccoli finanziamenti o prestiti personali anche per pagare le spese quotidiane. In molti, alla ricerca di soluzioni per affrontare problemi di liquidità, sono inciampati in pericolosi meccanismi di sovraindebitamento, aggravando le difficoltà finanziarie.

Con questa guida puoi capire se il tasso del prestito è regolare, cosa fare nel caso di irregolarità contrattuali e come ottenere un rimborso di interessi applicati ingiustamente su diversi prodotti bancari e finanziari con il supporto degli esperti dell’associazione ADifesa.

ADifesa, Associazione per l'educazione e la difesa dal sistema finanziario ADifesa, Associazione per l’educazione e la difesa dal sistema finanziario Fonte ADifesa

Le irregolarità bancarie e finanziarie più comuni

Il primo passo per evitare il sovraindebitamento e per capire se il costo del prestito è equo e corretto è di capire se sono presenti costi nascosti. Secondo gli esperti di ADifesa, 3 prestiti su 4 presentano costi nascosti che gonfiano il costo del denaro e per tale motivo possono essere illegali. Vediamo di seguito quali sono le irregolarità bancarie e finanziarie più comuni.

Cessione del quinto
La cessione del quinto resta la forma di prestito preferita dalle famiglie italiane, ma la mancanza di trasparenza nei contratti può celare irregolarità e spese non dichiarate. Il tasso di interesse pubblicizzato in fase di promozione spesso si discosta dal costo effettivo del prestito: per evitare la soglia di usura, infatti, le banche escludono alcune spese dal calcolo del TAEG. Un’ulteriore irregolarità si manifesta al momento dell’estinzione anticipata, dove la maxi rata include costi extra non dovuti, come polizze assicurative e spese di incasso delle rate.

Prestito
Quando si richiede un prestito personale non occorre valutare solo il tasso di interesse applicato. Le condizioni del finanziamento possono infatti variare in base all’affidabilità creditizia, al piano di ammortamento e alla durata del piano: prestiti più lunghi e un basso score creditizio comportano maggiori rischi per la banca, che compensa con tassi di interesse più alti.
Il riferimento cruciale per le banche italiane è il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM), aggiornato trimestralmente dalla Banca d’Italia. Questo indicatore fornisce alle banche il costo medio dei prestiti personali presso vari istituti finanziari, considerando anche la domanda e il numero di finanziamenti concessi. Se questo tasso supera la soglia di usura stabilita dalla legge italiana, il contratto di finanziamento è irregolare.

Secondo le analisi di ADifesa, ben 3 prestiti su 4 presentano irregolarità contrattuali o violazioni di legge, consentendo ai consumatori di richiedere mediamente un rimborso di €8.230,27 per ogni contratto.

Mutuo
Il mutuo rappresenta uno dei prodotti finanziari più diffusi in Italia, ma la trasparenza dei contratti non è sempre garantita, anche con banche di fiducia. Sospetti di irregolarità possono emergere se il contratto è poco chiaro sui costi, gli interessi sono eccessivi o quando i costi superano le previsioni pubblicizzate. Ogni irregolarità, come l’indeterminatezza dei tassi o l’usura bancaria, è perseguibile legalmente.

Di recente, la Corte di Cassazione, tramite l’ordinanza 34889 del 13 dicembre 2023, ha stabilito che per i mutui indicizzati dell’EURIBOR stipulati tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008, e per i quali la Commissione Europea ha confermato manipolazioni nelle quotazioni, è possibile richiedere e ottenere un risarcimento. Questa possibilità è valida anche nel caso in cui l’istituto bancario coinvolto non sia stato precedentemente sanzionato dall’Antitrust europea.
Sebbene la rata del mutuo venga calcolata prendendo in considerazione la somma di denaro chiesta in prestito, il valore dell’EURIBOR per il tasso variabile o il valore dell’EURIRS per il tasso fisso, il consumatore dovrà quasi sempre pagare alla banca alcune spese aggiuntive, come le spese di apertura e gestione pratica, il costo di incasso della rata e l’assicurazione obbligatoria per poter accedere al mutuo.

Anatocismo sul conto corrente aziendale
L’anatocismo bancario, noto anche come pagamento di interessi su interessi, rappresenta un metodo utilizzato per calcolare gli interessi su conti affidati e mutui. Questa pratica, che comporta la capitalizzazione degli interessi, può portare rapidamente all’usura bancaria. Se gli interessi generano a loro volta ulteriori interessi, il loro valore può crescere in modo esponenziale, superando facilmente la soglia di usura.
Secondo l’esperienza di ADifesa, in Italia, circa 3 conti affidati su 4 presentano irregolarità legate all’anatocismo. Questo fenomeno ha conseguenze significative, mettendo in luce la necessità di una maggiore consapevolezza e protezione dei consumatori nell’ambito bancario.

Carta di credito revolving
La carta di credito revolving è una forma comune di finanziamento del credito al consumo ma rappresenta anche una delle principali cause di difficoltà finanziarie per numerose famiglie italiane. Spesso utilizzata senza una comprensione approfondita delle implicazioni finanziarie, questa carta può generare un ciclo di debito, soprattutto a causa degli elevati interessi applicati.

A differenza della carta di credito a saldo o del bancomat, che non impongono interessi oltre al capitale utilizzato, le carte revolving possono infliggere tassi che si accumulano rapidamente, portando a situazioni di sovraindebitamento.
Comprendere le differenze tra gli strumenti di pagamento è cruciale ed è altrettanto importante difendersi da pratiche finanziarie scorrette. In casi di sovraindebitamento, è imperativo rivolgersi a professionisti o associazioni consumatori specializzati in diritto bancario per risolvere tali problematiche.
ADifesa è stata la prima associazione in Italia a dare il via a contenziosi sulle carte di credito revolving e a ottenere rimborsi per oltre €3 milioni, mettendo in difficoltà banche, società finanziarie e tribunali.

Perdite da investimenti finanziari
Le perdite da investimenti possono essere una realtà inevitabile, ma è essenziale essere consapevoli delle possibilità di rimborso. Il Testo Unico Finanziario (T.U.F.) e il regolamento Consob n. 16190/17 stabiliscono che gli intermediari finanziari devono agire con diligenza, correttezza e trasparenza. Questo implica il diritto del cliente di ricevere informazioni chiare e complete su ogni aspetto del proprio investimento. Un errore nella profilatura MiFID può portare a investimenti troppo rischiosi, ma la legge impone la restituzione dei fondi persi in tali circostanze. I livelli di rischio devono essere valutati considerando la situazione finanziaria del cliente, e se la banca induce a un rischio eccessivo, il diritto al rimborso sussiste. Il conflitto di interessi, se genera perdite, apre la possibilità di richiedere il rimborso. Prima dell’investimento, il consulente deve fornire informazioni complete su costi, commissioni, rischi, ecc. Un contratto che viola gli obblighi di trasparenza è illegittimo.

Come difendersi e ottenere un rimborso: consigli pratici

Nel 2017 è stata fondata l’Associazione Consumatori ADifesa da esperti nel campo bancario, legale e finanziario, con l’intento di aiutare i consumatori a difendersi dalle irregolarità bancarie e finanziarie in Italia. L’obiettivo primario dell’associazione è fornire informazioni ai cittadini sul recupero di somme addebitate ingiustamente da istituti di credito (banche e finanziarie).

Attraverso servizi di analisi mirati, ADifesa si impegna a individuare irregolarità contrattuali, puntando al rimborso degli interessi applicati in modo ingiusto su diverse tipologie di prodotti bancari. Tra i servizi di consulenza, sono inclusi l’analisi dei finanziamenti, delle cessioni del quinto (rinnovate o estinte anticipatamente), delle perdite da investimenti finanziari (azioni, obbligazioni, derivati, etc..), conti correnti aziendali, cancellazione dai registri dei cattivi pagatori (CRIF, CR, CTC, Experian, etc..), saldo e stralcio dei debiti, e consulenza personalizzata sui mutui.

A differenza degli studi legali che richiedono anticipi o parcelle indipendentemente dall’esito, ADifesa addebita all’utente solo il costo della consulenza sui mutui. Per gli altri servizi, l’associazione richiede solo una quota associativa di €10 . ADifesa avverte riguardo a richieste di pagamento per analisi pratiche, professionisti indipendenti, soggetti non locali e coloro che non dimostrano casi reali.

In conclusione, l’Associazione ADifesa emerge come un faro luminoso nel panorama della formazione finanziaria, offrendo un sostegno prezioso a coloro che desiderano acquisire una consapevolezza più approfondita del mondo economico. La missione di ADifesa non si limita a fornire informazioni, ma si estende nel fornire strumenti pratici per proteggere i propri interessi finanziari.

Ricordiamoci che la cultura finanziaria è un alleato potente nella nostra vita quotidiana. Conoscere i propri diritti, comprendere i contratti e navigare attraverso le offerte delle istituzioni finanziarie ci rende meno vulnerabili alle manipolazioni e alle trappole che potrebbero ostacolare il nostro percorso finanziario.
Affidarsi a un’organizzazione come ADifesa significa investire nel proprio futuro finanziario, creando un baluardo contro le potenziali minacce nascoste nel mondo finanziario. Sostenere la propria cultura finanziaria non solo protegge gli individui, ma contribuisce anche a promuovere una società più informata e consapevole.

In un mondo in cui la trasparenza e la conoscenza sono essenziali, ADifesa rappresenta un alleato affidabile nella battaglia per una gestione finanziaria responsabile. Intraprendere il percorso della consapevolezza finanziaria non è solo un atto di saggezza personale, ma anche un passo significativo verso la costruzione di un futuro economico sicuro e prospero.

Scopri come difenderti e ottenere un rimborso con l’Associazione Consumatori ADifesa:
contatti@adifesa.it
039 9155841

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