Come chiedere un prestito in banca

Redazione - Caterina Gastaldi

15 Novembre 2022 - 18:50

condividi

Quali sono i documenti necessari per chiedere un prestito in banca? Quali passaggi seguire per avere un finanziamento? Ecco come fare.

Come chiedere un prestito in banca

La procedura da seguire per chiedere un prestito in banca solitamente non è complessa. È però fondamentale seguire alcuni passaggi importanti e prepararsi a dovere. È importante conoscere i requisiti necessari per ottenere il prestito, e quali sono i propri doveri e diritti, per esempio.

Anche capire quale prestito faccia al caso proprio fa parte delle cose da fare prima di andare in banca. Non tutti i prestiti e finanziamenti sono adatti a tutti i clienti. Per esempio, se si vuole acquistare una casa, bisognerà richiedere un certo tipo di mutuo. Chi invece va in banca a chiedere un prestito per motivi di studio, avrà a disposizione altre opzioni.

Prima di andare in banca quindi sarà importante informarsi a dovere, ma anche preparare tutta la documentazione necessaria. Tra i documenti da avere ci sono anche le informazioni relative alla propria situazione reddituale, di fondamentale importanza per accorciare i tempi.
Vediamo di seguito come fare per poter ottenere un prestito rapidamente, e senza problemi, quali regole seguire, e a cosa fare attenzione.

Cos’è il prestito bancario?

Nel momento in cui si chiede un prestito bancario non si fa altro che cercare un finanziamento per un progetto privato. Che si desideri acquistare una casa, comprare una macchina, o finanziare la nascita della propria impresa, spesso il primo passo è rivolgersi a un istituto di credito.

La persona interessata si impegna restituire il denaro ricevuto. Questo procedimento solitamente dura anni, e avviene attraverso il pagamento di rate periodiche. La somma da restituire sarà maggiore di quella richiesta, perché comprende un tasso di interesse.

Il prestito in banca si divide in due tipologie.

  • prestito personale: in questo caso, l’erogazione della somma non è subordinata all’acquisto di un particolare servizio o di un bene, ma può servire per delle esigenze di liquidità pura. Il richiedente potrà spendere come vuole la cifra ottenuta: gli istituti di credito, comunque, chiederanno un preventivo della spesa principale per la quale si è richiesto il finanziamento;
  • prestito finalizzato: in questo caso il finanziamento viene erogato da un istituto di credito convenzionato con determinati esercizi commerciali. La somma ottenuta servirà ad acquistare un determinato prodotto.

Quali sono i requisiti per ottenere un prestito

Chi vuole ottenere un prestito in banca deve essere in possesso di diversi requisiti di base obbligatori, i requisiti minimi sono i seguenti:

  • avere un’età compresa tra minimo 18 e massimo 70 anni. Questa è la regola generale, perché in alcuni casi possono essere concessi dei finanziamenti anche a chi ha un’età maggiore.
  • poter dimostrare di avere un reddito. Quando si effettua la richiesta è necessario presentare anche la documentazione utile per dimostrare quale sia la propria posizione economica.
  • essere residenti in Italia;
  • essere titolari di un conto corrente presso l’istituto che concede il prestito.

A questi se ne possono aggiungere altri specifici, a seconda delle richieste dell’istituto e del tipo di prestito, come per esempio un reddito minimo oltre una certa soglia.

Quale documentazione necessaria per ottenere un prestito

Le banche e gli istituti di credito richiedono una serie di documenti per poter concedere un prestito ai richiedenti. Per questo è opportuno prepararsi preventivamente, in modo da poter velocizzare le tempistiche.

La documentazione, nello specifico, da presentare per poter chiedere un prestito in banca è:

  • una fotocopia del proprio documento di identità, in corso di validità;
  • una fotocopia del proprio codice fiscale;
  • i documenti reddituali. Questi possono variare a seconda del tipo di prestito che è stato richiesto.

Riguardo al terzo punto: particolare importanza nella concessione del prestito è costituita dalla condizione lavorativa del cliente e dai documenti necessari per comprovarla. Potrebbe essere necessario presentare due buste paga, la Certificazione Unica, il 730 o Modello Unico se il richiedente è un lavoratore dipendente o le ultime due dichiarazioni dei redditi nel caso di liberi professionisti o lavoratori autonomi.

Come scegliere il prestito bancario giusto

Il secondo passo, dopo la raccolta dei documenti, è scegliere il prestito adatto alle proprie esigenze. Questa scelta è di fondamentale importanza, perché avrà conseguenze sull’entità della rata da pagare e sulla durata del periodo di rimborso.

Le variabili di cui tenere conto quando si chiede un prestito sono molte, e dipendono anche dall’istituto a cui ci si rivolge. Tuttavia, quelle di maggiore importanza sono le seguenti:

  • l’importo del finanziamento richiesto. Chiaramente più è alta la somma che si desidera, maggiore sarà quella da rimborsare, considerando anche gli interessi;
  • la durata del prestito, ovvero il tempo necessario per rimborsare il prestito;
  • il numero delle rate previste;
  • il tasso di interesse applicato.

Il ragionamento alla base di questa scelta dipenderà quindi sia dalle proprie necessità (ovvero perché si ha bisogno del prestito), dall’urgenza con cui lo si richiede, dalle possibilità economiche presenti e future, e dalla durata dell’impegno.

Quali sono i tassi di interesse di un prestito in banca?

Capitolo particolarmente importante per chi richiede un prestito in banca è legato al tasso di interesse che viene applicato. Questo elemento dovrà venire valutato attentamente, prendendosi tutto il tempo necessario per arrivare alla scelta migliore.

Ne esistono di due tipi:

  • Tan, ovvero «tasso annuale nominale»: sono gli interessi veri e propri, che vengono espressi in percentuale e sono su base annua. Sono quelli che la banca applica direttamente sul capitale finanziato. Ogni singola rata del prestito comprende una quota di capitale e una quota di interesse;
  • Taeg, che sta per «tasso annuale effettivo globale»: indica il costo effettivo del finanziamento. A differenza del Tan, il Taeg comprende anche eventuali oneri accessori che sono a carico del cliente.

Cosa succede se si paga in ritardo la rata del prestito

È importante ricordare che, nel momento in cui si sottoscrive un prestito bancario, ci si impegna a pagare tutte le rate. Nel caso in cui si dovesse saltare il pagamento di una rata o lo si dovesse fare in ritardo, la banca ha facoltà di decidere di concludere unilateralmente il contratto. Spesso, comunque, prima di concludere il prestito gli istituti di credito propongono alternative in grado di soddisfare entrambe le parti.

Il cliente, comunque vada, è quindi sempre tenuto al pagamento delle spese bancarie, comprese quelle di protesto e gli oneri sostenuti per recuperare le somme non versate in tempo. In alcuni casi può anche essere richiesta una penale.

Da non dimenticare, inoltre, che si corre il rischio di essere segnalati alla centrale rischi del Crif (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria). Nel caso in cui questo dovesse accadere, in futuro si avranno maggiori difficoltà a chiedere e ottenere prestiti.

Il cliente ha anche la possibilità di recedere anticipatamente dal prestito bancario: questo avviene quando il cliente intende rimborsare in anticipo la somma dovuta. In questo caso è dovuta una penale non superiore all’1% della somma finanziata.

Per estinguere anticipatamente il finanziamento è necessario:

  • comunicare le proprie intenzioni all’istituto di credito attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno;
  • chiedere copia del conto estintivo, che consiste nel calcolo dell’importo necessario per estinguere il finanziamento;
  • versare quanto dovuto per poter chiudere anticipatamente il contratto.

In questo caso, chiaramente, non si verrà segnalati alla centrale dei rischi.

Argomenti

# Mutuo
Money academy

Questo articolo fa parte delle Guide della sezione Money Academy.

Visita la sezione

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO