Il colosso automobilistico russo lancia il primo SUV dopo 30 anni di pausa

Ilena D’Errico

16 Luglio 2025 - 22:25

Il primo SUV russo dopo 30 anni di pausa dai crossover. Il colosso automobilistico russo punta in alto.

 Il colosso automobilistico russo lancia il primo SUV dopo 30 anni di pausa

Lada - AvtoVAZ ha annunciato il primo SUV dopo quasi 30 anni di pausa dai nuovi crossover, ma anche il primo nuovo prodotto dall’uscita dell’’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi a seguito della guerra in Ucraina. Oggi il marchio, conosciuto in Europa occidentale semplicemente come “Lada” è controllato completamente dallo Stato russo, anche se l’influenza degli ex soci della Losanga è evidente. Il nuovo sud di casa Lada, la Azimut, punta sfacciatamente allo stile e al mercato europeo, strizzando l’occhio anche alla Dacia, che a oggi sembrerebbe il maggiore concorrente. La nuova Lada Azimut segna comunque il grande ritorno del colosso automobilistico russo, con un progetto ambizioso nonostante l’incertezza del mercato. Il nuovo modello è atteso per il 2026 e non c’è alcuna garanzia sull’apertura europea alle importazioni russe. D’altra parte, Lada continua a vendere una grande quantità di veicoli l’anno nonostante la guerra e il SUV Azimut potrebbe risultare determinante nella sua ripresa.

Il nuovo SUV Lada, quanto è davvero russo?

Annunciando il nuovo Lada Azimut, il marchio ha anche chiarito che sono stati usati quasi 1.000 componenti originali (su una media di 20.000 componenti delle auto moderne). Il lavoro ingegneristico, però, c’è e si basa principalmente sul restyling in chiave più moderna e funzionale della piattaforma della Lada Vesta (visibile nel logo di questo articolo), in produzione dal 2015 e base di partenza per diversi veicoli del marchio. L’auto ha a sua volta subito una grande influenza dalla progettazione del gruppo Renault, motivo per cui si notano spiccate somiglianze con la Dacia Duster. Gli interni, in particolare, insieme ai comandi e alle linee dure della carrozzeria richiamano le linee recenti di Renault e Dacia, ma la reciproca influenza tra marchi non è cosa nuova, soprattutto considerando che il gruppo Renault ha ceduto la propria quota di società soltanto nel 2022.

Ciò che è certo è che si tratterà di un vero e proprio Suv, un modello pensato per la migliore esperienza di guida su tutte le strade e in tutte le condizioni, per quanto restino ancora dei dubbi sulle effettive prestazioni in loco. Le nuove sospensioni posteriori e l’altezza da terra di 208 millimetri consentono di sopportare senza problemi sbalzi e sterrati, ma la mancanza di trazione posteriore renderà difficile la circolazione in diversi tratti delle strade russe. Non è comunque da escludere che la sola trazione anteriore sia solo un passaggio iniziale per lanciare il SUV senza costi eccessivi, visto che il brand ha fatto riferimento a un “concept all-terrain” lasciando aperta la possibilità di una versione integrale.

Come sarà il nuovo Lada Azimut

Come modernità e confort, comunque, l’Azimut si pone a livelli qualitativi altissimi e decisamente all’avanguardia, con un gusto più sofisticato e tecnologico rispetto ai predecessori. Nella configurazione base, il SUV dispone di 6 altoparlanti, una camera posteriore, l’accesso keyless, l’illuminazione full led, un sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici e ben 2 schermi digitali: un monitor per gli strumenti principali e un touchscreen da 10 pollici per l’intrattenimento e l’assistenza al conducente. Navigatore e assistente vocale sono integrati.

Già nella versione base si tratta quindi di un’auto che punta a garantire un’esperienza complessivamente elevata, migliorabile e personalizzabile con numerosi optional:

  • tetto panoramico;
  • ricarica wireless;
  • climatizzatore bizona;
  • portellone elettrico;
  • vetri laterali riscaldabili;
  • visuale a 360 gradi;
  • freno di stazionamento elettrico;
  • selezione della modalità di guida a seconda della superficie.

Soluzioni insolite per il marchio Lada, che però non ha fornito grandi informazioni sulle caratteristiche tecniche del veicolo. Nel dettaglio, sappiamo che avrà due motori 1.6 e 1.8, rispettivamente di 120 e 132 cavalli, di produzione interna e abbinabili a una cambio meccanico a 6 rapporti o a una trasmissione CVT a variazione continua. Dovrebbe poi arrivare un propulsore turbo da 150 Cv. Ma a differenziare ancora di più questo veicolo da tutti i precedenti del marchio è il prezzo di posizionamento, tra 28.000 e 33.500 euro.

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# Russia
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