Codice Rosso, ok della Camera: le nuove norme contro la violenza domestica e di genere in 6 punti

Ilena D’Errico

7 Settembre 2023 - 22:25

La Camera ha approvato definitivamente la proposta di legge sul nuovo Codice Rosso, ecco quali sono le novità principali sulla violenza di genere e domestica in 6 punti.

Codice Rosso, ok della Camera: le nuove norme contro la violenza domestica e di genere in 6 punti

Oggi la notizia di un nuovo femminicidio, avvenuto ieri nel Trapanese, ha sconvolto nuovamente gli animi. Nel frattempo, la Camera ha approvato in via definitiva il nuovo Codice Rosso, l’insieme di norme pensate appositamente per la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.

In particolare, il testo sulla nuova regolamentazione - già approvato dal Senato - ha ottenuto 200 voti a favore e nessuno sfavorevole e 61 astenuti. Non che sia stata messa in dubbio l’esigenza di una legge di questo tipo, ma anzi la proposta di legge è stata giudicata da alcuni esponenti come ancora insufficiente allo scopo.

Mara Carfagna, ministra delle Pari opportunità nel governo Berlusconi IV, ha giudicato il nuovo Codice Rosso “non all’altezza della situazione”, facendo riferimento al numero sempre più elevato di reati contro le donne e di tipo domestico. Dello stesso parere anche Valeria Valente, senatrice del Pd, che richiede un Cdm specifico.

Il governo concorda però sull’importanza del provvedimento che si muove nella giusta direzione, soprattutto riguardo alle tempistiche, come ricordato dalla prima firmataria del disegno di legge Giulia Bongiorno (senatrice della Lega e presidente della Commissione Giustizia).

Trasferimento dei poteri alla Corte d’Appello

Tra le prime novità introdotte sul Codice Rosso c’è la possibilità di avocare – trasferire – le indagini preliminari al procuratore generale della Corte d’Appello nel caso in cui il pubblico ministero non abbia ascoltato la vittima di genere o violenza domestica entro 3 giorni dall’iscrizione del reato. Si attua così un controllo gerarchico sull’operato del pm riguardo le indagini preliminari.

La tutela dei soggetti più deboli

Il Codice Rosso è evidentemente una normativa non generale, ma rivolta in modo specifico ai soggetti ritenuti più deboli perché vittime di reati in modo frequente e atroce. Si fa quindi riferimento alle vittime di violenza di genere e di violenza domestica, anche riguardo ai maltrattamenti e agli atti persecutori.

L’accelerazione dei procedimenti

Le nuove norme prevedono anche un’accelerazione dei procedimenti penali per i reati di stalking, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. Si impone quindi alla polizia giudiziaria di notificare immediatamente al pm il reato, il quale deve a sua volta sentire la persona offesa entro 3 giorni. Gli atti di indagini delegati dal pm devono essere svolti dalla polizia giudiziaria in tempi immediati.

Applicazione delle misure cautelari e braccialetto elettronico

Per garantire la punibilità dei reati di genere e di violenza domestica, il Codice Rosso aveva esteso tempo massimo entro cui denunciare da 6 mesi a 12 mesi. Si estende, inoltre, l’applicazione delle misure cautelari anche per i reati di maltrattamento nei confronti del coniuge e del convivente. Il giudice, in merito al divieto di avvicinamento, può anche predisporre l’uso del braccialetto elettronico.

Pene più alte

Aumentano anche le pene per i reati di genere e di violenza sessuale che, insieme ai provvedimenti del Codice Rosso del 2019, risultano punibili nel modo in cui segue.

  • Maltrattamenti contro familiari e conviventi: da 3 a 7 anni;
  • stalking: da 1 anno a 6 anni e 6 mesi;
  • violenza sessuale: da 6 a 12 anni;
  • violenza sessuale di gruppo: da 8 a 14 anni.

La prevenzione

La legge sul nuovo Codice Rosso prevede anche l’ottimizzazione della prevenzione, attraverso l’introduzione di obblighi formativi specifici per il personale delle forze dell’ordine, volto anche al perseguimento dei reati.

Le nuove norme del Codice Rosso

La proposta di legge intende ampliare la tutela delle vittime e rendere più celere l’intervento dell’autorità con le disposizioni elencate in materia di accelerazione dei procedimenti e inasprimento delle pene. Naturalmente, le nuove regole si affiancano a quelle introdotte dal Codice Rosso del 2019 con la severa punizione dei matrimoni combinati, delle lesioni al volto e del revenge porn, oltre alla precedente legge sullo stalking e sugli atti persecutori.

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