Che succede se voto solo il simbolo alle Europee?

Luna Luciano

9 Giugno 2024 - 13:23

Urne aperte anche il 9 giugno per il rinnovo del Parlamento europeo, ma come funziona la legge elettorale? E cosa accade se si vota solo il simbolo alle Europee? Scopriamolo in questa breve guida.

Che succede se voto solo il simbolo alle Europee?

Seggi aperti anche oggi, 9 giugno, per le elezioni amministrative ed europee, per votare il rinnovamento del Parlamento, l’unica istituzione comunitaria direttamente eletta dai cittadini dei 27 Paesi dell’Unione.

Al cambio di questa legislatura, si osserverà un aumento dei parlamentari, che passeranno dagli attuali 705 a 720. È questo l’effetto della riforma che ha adeguato il numero dei parlamentari ai cambiamenti demografici degli ultimi anni.

Guardando alla nostra penisola, all’Italia spetteranno ben 76 seggi, ripartiti in 5 circoscrizioni, ossia 20 al Nordovest, 15 al Nordest, 15 al Centro, 18 al Sud e 8 nelle Isole.

Essendo un voto importante, sono molti i dubbi che potrebbero assalire gli elettori alle urne, bisogna sapere quindi che la legge elettorale prevede un sistema proporzionale con le preferenze e uno sbarramento al 4%.

Uno dei dubbi degli elettori è proprio quello delle modalità di voto, vale a dire se è necessario esprimere una scelta dei candidati oltre a quella del simbolo della lista preferita. Dubbio lecito e dirimente al momento del voto. Vediamo quindi cosa prevedono le regole specifiche per non rendere vano il proprio voto e cosa accade se si vota solo il simbolo senza preferenza di candidati.

Europee, come funziona la legge elettorale?

Prima di rispondere a una domanda così importante è bene capire cosa prevedono le norme specifiche di voto in merito alle elezioni europee. Le norme comunitarie stabiliscono, ad esmepio, che tutti i Paesi debbano adottare il sistema proporzionale. Ciò vuol dire che la percentuale dei voti ottenuta da un determinato partito viene tradotta proporzionalmente in termini di seggi, se un partito ottiene il 20% dei voti, otterrà il 20% dei 76 seggi spettanti all’Italia. Ogni Paese poi potrà stabilire la soglia minima di sbarramento per poter essere eletti, che in Italia è al 4%.

Alle urne, verrà consegnato ai cittadini un’unica scheda con i simboli delle liste contenuti in piccoli riquadri. Per votare è necessario barrare il contrassegno del partito o il riquadro. In aggiunta, è possibile esprimere fino a 3 preferenze corrispondenti ai nomi delle persone che i singoli partiti hanno deciso di candidare a seconda della circoscrizione.

Nel caso in cui si vogliano esprimere due o tre preferenze, è essenziale rispettare l’alternanza di genere, ciò vuol dire che non si possono votare due candidati dello stesso sesso, bisognerà indicare nome e cognome o solo il cognome di un candidato e di una candidata, pena l’annullamento della seconda preferenza. Nel caso di 3 preferenze, è importante che almeno un candidato sia di sesso diverso.

Europee, che succede se voto solo il simbolo?

Può capitare però che si voglia dare solo il voto alle liste, senza indicare i candidati e a quel punto è lecito domandarsi se il voto rimanga valido. I cittadini più timorosi o dubbiosi possono tirare un sospiro di sollievo: il voto è perfettamente valido, e la preferenza andrà automaticamente al capolista per l’area territoriale in cui si vota.

Tuttavia, è assolutamente lecito non specificare nessun candidato e votare solo la lista scelta. Invece, bisogna ricordare che non è ammesso il voto disgiunto, ovvero esprimere la preferenza per un partito e segnalare il nome di un candidato che appartiene a un altro partito.

L’elettore può quindi barrare il solo simbolo del partito che è intenzionato a votare, Così facendo aiuterà la lista in questione ad ottenere più seggi e - nel caso dei partiti in bilico - a superare la soglia di sbarramento (4%).

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