Certificati Equity Protection: cosa sono, caratteristiche e funzionamento

Ufficio Studi Money.it

24 Maggio 2019 - 10:00

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Guida completa al funzionamento dei certificati Equity Protection, strumenti d’investimento che possono essere sfruttati in ottica rialzista e ribassista dagli investitori con una bassa propensione al rischio. Ecco tutto quello che c’è da sapere

Certificati Equity Protection: cosa sono, caratteristiche e funzionamento

Gli Equity Protection Certificates sono strumenti finanziari appartenenti alla categoria ACEPI dei prodotti a capitale protetto tramite il quale l’investitore può prendere una posizione al rialzo o al ribasso su una determinata attività sottostante.

Questi strumenti possono essere negoziati sul mercato SeDeX di Borsa Italiana dalle 9:05 alle 17:30 e sul segmento Cert-X di EuroTLX dalle 9:00 alle 18:00. La protezione del capitale a scadenza, totale o parziale, rende gli Equity Protection Certificate particolarmente adatti agli investitori con una bassa o media propensione al rischio.

Equity Protection Certificate: caratteristiche e funzionamento

I certificati Equity Protection permettono all’investitore di partecipare nel rialzo o nel ribasso di una certa attività finanziaria sottostante, nella misura dettata in sede di emissione.

Se le previsioni dell’operatore non dovessero rivelarsi corrette, il certificate rimborserà una quota pari o inferiore al suo prezzo di emissione. L’entità del rimborso è determinato dal livello di protezione, espresso in termini percentuali.

La consistente protezione che offrono questi prodotti è subordinata alla presenza di un “Cap”, ossia di un limite entro il quale è possibile partecipare ai rialzi o ai ribassi del sottostante.

Gli scenari a scadenza

A scadenza, e ipotizzando di avere un certificato Equity Protection Long, gli scenari possono essere di tre tipi.

  • 1° scenario: il valore finale del sottostante è superiore al livello di rilevazione iniziale. L’investitore riceverà un importo commisurato alla performance del sottostante moltiplicata per il fattore di partecipazione. In questo caso, i guadagni potranno essere limitati dal Cap.
  • 2° scenario: il valore finale del sottostante è superiore al livello di protezione ma inferiore a quello di rilevazione iniziale. In tale eventualità, l’investitore riceverà un importo di liquidazione commisurato alle performance negative del sottostante, registrando una perdita.
  • 3° scenario: il valore finale del sottostante è inferiore al livello di protezione. In tal caso l’investitore riceverà l’importo di liquidazione uguale a quello stabilito dal livello di protezione in sede di emissione.
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