Dal 1° gennaio 2026 scatta il divieto assoluto di acquisto e utilizzo di fuochi d’artificio per i privati: in questo Paese sono stati vietati definitivamente.
Il Senato ha dato il via libera definitivo a una riforma dal percorso lungo e controverso: a partire dal 1° gennaio 2026 i Paesi Bassi vieteranno l’acquisto e l’utilizzo di fuochi d’artificio per uso privato. I cittadini non potranno né comprare né scoppiare botti nemmeno per celebrare l’inizio del nuovo anno. Una legge che per molti risulta severa, ma per tanti altri è giusta nei confronti dell’ambiente e degli animali.
Nonostante l’approvazione del Senato, affinché la legge entri in vigore il sottosegretario Thierry Aartsen dovrà prima redigere un Regolamento Generale Amministrativo, passo necessario per renderla operativa.
Nel frattempo, anche in Italia le città si preparano a salutare il 2025 e le amministrazioni comunali dei principali capoluoghi di regione approvano i primi divieti. Le multe per i trasgressori sono molto salate.
I Paesi Bassi dicono addio ai fuochi d’artificio dal 2026
Da diversi anni in Olanda è stata proposta una legge che vieta i fuochi d’artificio a uso privato: ciò significa che i cittadini non possono acquistare e utilizzare fuochi d’artificio nelle vie cittadini e non solo.
A sostenere questa linea piuttosto severa è stata anche la Polizia olandese, che ha ricordati alcuni tristi numeri relativi agli incidenti degli anni precedenti: secondo i dati ufficiali, lo scorso anno 1162 persone sono finite al pronto soccorso, molte con ferite gravi, mentre 2 cittadini hanno perso la vita. A queste cifre si aggiungono circa 200 arresti e danni materiali stimati in 16 milioni di euro.
Il problema principale sottolineato dagli agenti, quindi, è la sicurezza delle persone e la responsabilità di chi ogni anno scoppia i petardi senza consapevolezza sulle conseguenze. Inoltre, non sono da sottovalutare neanche l’inquinamento acustico, i possibili danni ambientali e i rischi per gli amici a quattro zampe.
Se la legge venisse approvata definitivamente, a partire dal 1° gennaio 2026 i Paesi Bassi diventerebbero il secondo Paese europeo a introdurre un bando completo sul mercato e sull’uso privato dei fuochi artificiali.
Anche in Irlanda i botti sono vietati
Se per i Paesi Bassi il divieto di acquisto e utilizzo di fuochi d’artificio sarà una novità, da diversi anni in Irlanda vige il divieto di festeggiare con i botti di fine anno. Nonostante questo, in diverse città sono previsti spettacoli, concerti ed eventi per accogliere il nuovo anno con un’atmosfera completamente diversa.
L’uso di fuochi d’artificio è vietato in Irlanda, soprattutto nelle aree urbane, per proteggere la sicurezza di persone e animali. Il divieto non vige universalmente nel Paese, ma esistono numerose normative locali da conoscere prima di spostarsi in questo luogo.
Solitamente i botti sono vietati in aree urbane, vicino a parchi, vicino ad abitazioni o dove possono causare disturbo, danno o molestia.
Capodanno 2026, quali sono i divieti attivi in Italia
Negli ultimi anni sempre più città italiane hanno introdotte regole più severe e multe più salate per chi scoppia fuochi d’artificio per Capodanno. In particolare, oltre alle ordinanze di sindaci e governatori, ci sono anche alcune delibere permanenti che vietano queste modalità di festeggiamento rumorose e dannose per l’ambiente e per gli animali.
A Roma, in particolare, è stata approvata delibera che va a modificare il Regolamento di Polizia Urbana e che trasforma il divieto di ‘sparare i botti’ in un divieto permanente dal 1° dicembre al 31 gennaio di ogni anno. Non saranno più necessarie ordinanze periodiche, in quanto vige la normativa generale.
Alcune aziende pirotecniche avevano presentato ricorso a questa decisione, chiedendo la sospensiva della normativa, ma il TAR ha deciso diversamente. Secondo i giudici, infatti, non sussisteva urgenza: il divieto riguarda un periodo circoscritto e prodotti limitati. E nel bilanciamento tra interessi economici e sicurezza della collettività, ha prevalso l’interesse pubblico.
Anche altre città italiane, come avviene ogni anno, potrebbero emanare ordinande di divieto di utilizzo dei botti di Capodanno e rispettive sanzioni per i trasgressori.
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