Capitali europee economiche? Ecco le 20 città low cost nel 2025

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11 Settembre 2025 - 13:31

Quali sono le 20 città europee più economiche? Scopriamo la classifica delle capitali low cost in Europa, con un dominio assoluto dei Paesi dell’est.

Capitali europee economiche? Ecco le 20 città low cost nel 2025

Quali sono le capitali europee low cost? Se desideri conoscere le destinazioni in Europa considerate più economiche, la classifica delle 20 mete dove vivere con meno soldi, ma senza rinunciare a benessere e qualità di vita, offre spunti interessanti.

Innanzitutto ci si chiede: c’è anche l’Italia nella lista delle destinazioni europee più economiche? Prima si svelare l’elenco e rispondere al quesito, è bene sottolineare che i dati seguenti sono il frutto di analisi incrociate, statistiche e feedback degli utenti stessi, che recensiscono le loro esperienze online. Un grande «raccoglitore» di dati è il portale Numbeo, che, proprio attraverso le valutazioni di cittadini e turisti che vivono ogni singola città, stila una classifica chiara e dettagliata di ben 174 mete continentali secondo il costo della vita.

Per la nostra classifica abbiamo pescato da queste analisi per scovare le 20 capitali europee più economiche del momento. Dall’elenco sono escluse Russia, Bielorussia e Ucraina per i noti e tristi motivi che ci ricorda ogni giorno l’attualità.

Le capitali più economiche in Europa, la classifica

Viaggiare o vivere in Europa è un sogno che vuoi avverare? Prima di stilare l’itinerario giusto è interessante conoscere i sono quei Paesi più indicati per chi cerca novità ma senza spendere cifre folli.

Secondo i dati Numbeo aggiornati a settembre 2025, ecco la classifica riepilogativa delle 20 capitali più economiche, con qualche elemento in più per capire quanto costa realmente la vita locale.

CittàStatoPasto completo in ristorante economico (a persona)Birra locale (0,5 L)Affitto mensile per appartamento in centro (1 camera da letto)Biglietto solo andata per trasporto pubblico locale
Pristina Kosovo 5€ 2€ circa 300€ 0,50€
Chisinau Moldavia 7,70€ 1,55€ circa 580€ 0,30€
Skopje Macedonia del Nord 6,50€ 2,45€ circa 370€ 0,65€
Podgorica Montenegro 9,50€ 2,35€ circa 560€ 0,90€
Sarajevo Bosnia ed Erzegovina 7,60€ 2,55€ circa 395€ 0,95€
Sofia Bulgaria 10,20€ 2,55€ circa 620€ 0,80€
Bucarest Romania 11,80€ 2,95€ circa 545€ 1€
Belgrado Serbia 11,50€ 3€ circa 720€ 0€
Budapest Ungheria 10,15€ 2,55€ circa 650€ 1,25€
Tirana Albania 10,30€ 2,55€ circa 710 euro 0,40€
Varsavia Polonia 9,40€ 4,20€ circa 980 euro 1€
Zagabria Croazia 12€ 3€ circa 750€ 0,50€
Vilnius Lituania 12€ 5€ circa 745€ 1€
Riga Lettonia 15€ 5€ circa 510€ 1,50€
Bratislava Slovacchia 10€ 2,50€ circa 835€ 1,20€
Lisbona Portogallo 14€ 3€ circa 1.400€ 2€
Lubiana Slovenia 15€ 3,10€ circa 870€ 1,30€
Atene Grecia 15€ 5€ circa 585€ 1,20€
Praga Repubblica Ceca 9,20€ 2,45€ circa 1.015€ 1,25€
Madrid Spagna 15€ 3,85€ circa 1.335€ 1,50€

Roma è appena fuori da questa classifica (21esima capitale per costo della vita), con una situazione economica non molto lontana da quella di Madrid - dal punto di vista degli utenti.

Balcani ed est Europa: dominio «low cost»

Quando si pensa alle capitali europee, la mente corre subito a città costose come Parigi, Londra o Copenaghen. Eppure, a poche ore di volo dall’Italia, si trovano capitali che permettono di vivere (o viaggiare) con un budget decisamente ridotto.

Prendiamo i Balcani: Pristina, in Kosovo, si conferma una delle capitali più economiche del continente. Qui un pasto completo costa quanto un cappuccino a Milano, e l’affitto di un appartamento in centro è più basso di una stanza singola in affitto a Roma. Poco più a nord, Skopje e Sarajevo mantengono prezzi sorprendentemente bassi, al punto da attirare sempre più studenti Erasmus e nomadi digitali che cercano un’esperienza autentica senza dissanguarsi.

Chisinau, in Moldavia, è un’altra capitale che sorprende: con meno di 600 euro al mese si affitta un appartamento centrale e i trasporti pubblici restano simbolici. Certo, gli stipendi locali sono bassi, ma per chi arriva dall’Europa occidentale il rapporto qualità-prezzo resta imbattibile.

Muovendosi verso est, Sofia e Bucarest raccontano una storia diversa: città in rapida trasformazione, con un costo della vita ancora accessibile ma in crescita costante. La capitale rumena, ad esempio, riesce a mantenere affitti intorno ai 550 euro, una cifra che a Lisbona non basterebbe neppure per una stanza condivisa.

Il confronto diventa ancora più interessante se ci si sposta verso l’Europa centrale. Budapest e Bratislava, pur non essendo più “segreti ben custoditi”, restano molto più convenienti rispetto alle mete più economiche dell’ovest - come Madrid o Lisbona. In Ungheria un pasto abbondante si paga poco più di dieci euro, e anche gli affitti, pur in crescita, non raggiungono i livelli delle capitali occidentali.

Diverso il discorso per le capitali dell’Europa più vicine a noi. Lisbona e Madrid si trovano in una posizione “limite”: non sono care come Parigi, ma hanno ormai superato la soglia psicologica dei 1.200-1.300 euro di affitto per un appartamento centrale. Il boom turistico e l’arrivo di lavoratori da remoto hanno alzato i prezzi, creando un divario con i redditi medi locali. Non a caso, la stampa internazionale ha parlato più volte di rischio “Lisbon bubble”.

Il quadro che emerge è chiaro: l’Europa economica si concentra ancora a est e nei Balcani, dove con poche centinaia di euro si coprono affitto, pasti e trasporti. Spostandosi verso ovest, il costo della vita cresce in modo esponenziale, fino a triplicare. Per i viaggiatori e i giovani professionisti, la scelta di una capitale “alternativa” non è solo un modo per risparmiare: è anche l’occasione di scoprire città meno battute, autentiche e in piena trasformazione.

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