Burger King accusata per pubblicità ingannevole. I panini in foto sembrano più grandi

Giorgia Paccione

12 Maggio 2025 - 12:47

Burger King finisce in tribunale negli Stati Uniti: una class action accusa la catena di fast food di pubblicità ingannevole per aver mostrato panini più grandi nelle foto rispetto alla realtà.

Burger King accusata per pubblicità ingannevole. I panini in foto sembrano più grandi

Burger King, uno dei colossi mondiali del mercato fast food, è al centro di una causa legale negli Stati Uniti con l’accusa di pubblicità ingannevole.

Secondo una class action presentata da 19 clienti provenienti da 13 stati americani, la catena avrebbe sistematicamente esagerato le dimensioni dei suoi panini nelle immagini promozionali, in particolare quelle del celebre Whopper.

Le foto mostrano hamburger che “traboccano” da un panino il 35% più grande rispetto alla versione reale e apparentemente con più del doppio della carne effettivamente servita ai clienti.

Burger King sotto accusa: panini troppo grandi nelle pubblicità

La vicenda ha attirato l’attenzione dei media e degli addetti ai lavori, anche per l’ammissione della stessa Burger King: la società ha infatti riconosciuto che i fotografi incaricati hanno creato panini “più belli” rispetto a quelli effettivamente venduti nei ristoranti, sostenendo però che si tratta di una pratica comune nel food marketing.

La difesa di Burger King si basa infatti su un argomento noto nel mondo della pubblicità: rendere i prodotti più appetitosi possibile nelle immagini, senza però alterare la sostanza dell’offerta. La società ha sottolineato che i consumatori ragionevoli sono consapevoli che le foto sui menu hanno uno scopo promozionale e non rappresentano necessariamente il prodotto reale.

Tuttavia, il giudice distrettuale Roy Altman di Miami ha ritenuto plausibile che “alcuni consumatori” possano effettivamente essere stati ingannati dalla pubblicità di Burger King, sottolineando come le accuse vadano “oltre la mera esagerazione o propaganda” e abbiano quindi fondamento giuridico.

Il caso proseguirà in tribunale, con la possibilità di aprire la strada a nuove interpretazioni sulla responsabilità delle aziende nella comunicazione pubblicitaria.

Un fenomeno diffuso nel settore fast food

Il caso Burger King non è infatti isolato nel panorama dei fast food. Negli ultimi anni, altre grandi catene come McDonald’s, Taco Bell e Subway sono state oggetto di cause simili, con clienti che si sono sentiti ingannati da immagini promozionali di prodotti più grandi e ricchi di condimenti rispetto ai prodotti effettivamente serviti.

Sebbene il food marketing si muova da sempre sul confine tra creatività e realtà, questa volta sembra aver superato la soglia della semplice “licenza artistica”, sfociando in temi quali la trasparenza e l’etica delle pratiche pubblicitarie, che diventano sempre più centrali, specie in un settore dove l’impatto visivo può influenzare (e a volte ingannare) le scelte dei consumatori.

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