BTP Italia, MEF conferma tasso annuo definitivo all’1,85%. Stavolta nessuna raffica di acquisti dai BTP People

Laura Naka Antonelli

30/05/2025

Nessuna corsa agli acquisti per questo terzo BTP Italia dell’era del governo Meloni.

BTP Italia, MEF conferma tasso annuo definitivo all’1,85%. Stavolta nessuna raffica di acquisti dai BTP People

Il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) ha annunciato con un comunicato ad hoc di avere confermato il tasso cedolare (reale) annuo definitivo della ventesima emissione del BTP Italia all’1,85%, a pochi minuti dall’inizio della seconda fase del periodo di collocamento del BTP Italia, dedicata agli investitori istituzionali, che parte oggi, venerdì 30 maggio 2025, alle ore 10.

Il codice ISIN del titolo, per gli investitori istituzionali, è IT0005648255.

Parte la seconda fase del collocamento del BTP Italia, dedicata agli investitori istituzionali

Il Tesoro ha annunciato con la nota che, “con successivo comunicato, che sarà diramato a conclusione della Seconda Fase di collocamento che si tiene nella giornata odierna dalle ore 10 alle ore 12, verrà resa nota la quantità complessiva emessa durante la Prima e la Seconda Fase nonché le informazioni circa la domanda nelle due fasi”.

Con godimento 4 giugno 2025 e scadenza 4 giugno 2032, il nuovo e terzo BTP Italia emesso dal governo Meloni ha fatto il suo debutto martedì 27 maggio, con il codice ISIN IT0005648248.

Così come nel caso dei precedenti BTP Italia, questo titolo di Stato si caratterizza dagli altri per essere indicizzato al tasso di inflazione italiana (Indice FOI, senza tabacchi.

Le cedole del BTP Italia vengono corrisposte ogni 6 mesi insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione dello stesso semestre.

Per coloro che hanno sottoscritto il titolo nella prima fase di collocamento e lo deterranno fino a scadenza (4 giugno 2032), è previsto un premio fedeltà pari all’1% del capitale investito.

Da segnalare che anche per questo BTP Italia, così come per gli altri Titoli di Stato, la tassazione è agevolata al 12,5%. Il titolo è inoltre esente dalle imposte di successione, e, come previsto dalla legge di bilancio 2024, concorre all’esclusione dal calcolo ISEE fino a 50.000 euro investiti in titoli di Stato.

BTP Italia, 6,5 miliardi di euro raccolti nella prima fase dedicata agli investitori retail

Il BTP Italia, per quanto rivolto anche agli investitori istituzionali, è un Titolo che, così come si legge nella sua carta di identità è “indicizzato al tasso di inflazione italiana pensato soprattutto per il risparmiatore individuale ”.

Si tratta dunque di un Titolo che, per quanto non dedicato esclusivamente alla platea dei piccoli risparmiatori - diversamente dagli altri BTP creati ad hoc dal governo Meloni, ovvero dai BTP Valore (la cui ultima edizione di febbraio ha preso la forma del BTP Più - risponde comunque anch’esso all’esigenza del governo Meloni di convogliare nuove fette di debito pubblico italiano nelle mani dei BTP People.

Bisogna attendere ancora un po’ per conoscere i risultati ufficiali, che saranno diramati dal MEF, relativi sia alla prima fase di collocamento del BTP Italia, che alla seconda fase di collocamento, ora in corso.

Emerge comunque dalle prime indicazioni che gli ordini complessivi arrivati dai BTP People sono stati pari a 6,5 miliardi di euro circa.

Meloni non batte se stessa, nessuna febbre BTP People per questi BTP Italia 2025. Meglio nel 2022 e 2023

Non si può dire che gli investitori retail abbiano lanciato una vera e propria corsa agli acquisti per il BTP Italia, almeno facendo il paragone con le precedenti due emissioni di questo Titolo di Stato, che risalgono al marzo del 2023 e al novembre del 2022.

Nel corso della prima fase del collocamento del BTP Italia emesso dal 14 al 17 novembre 2022, poco dopo l’insediamento del governo Meloni, vennero sottoscritti 255.753 contratti per un valore di 7.281,189 milioni di euro, con ordini dunque di quasi 7,3 miliardi di euro da parte dei piccoli risparmiatori (rispetto ai 6,5 miliardi di questa ultima edizione).

In totale, nel corso di quella che fu la 18esima emissione del BTP Italia, considerando poi anche gli ordini arrivati l’ultimo giorno dagli investitori istituzionali, il controvalore complessivo dei contratti conclusi alla pari sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) fu di quasi 12 miliardi di euro, a 11.994,517 milioni di euro.

Nella 19esima emissione del BTP Italia che andò in scena dal 6 al 9 marzo 2023, sempre durante la prima fase del collocamento rivolta ai risparmiatori individuali e affini (cosiddetti retail) (dal 6 all’8 marzo), prima della seconda fase del 9 marzo rivolta agli investitori istituzionali, il MEF incassò 8.563,209 milioni di euro, dunque più di 8,5 miliardi di euro, soltanto dai BTP People, a fronte di 327.323 contratti.

La somma, unita ai 178 contratti sottoscritti dal pubblico degli investitori istituzionali in data 9 marzo, per un ammontare pari a 1.353,653 milioni di euro, consentì al governo Meloni di raccogliere in tutto con l’emissione del BTP Italia di marzo del 2023 quasi 10 miliardi di euro, per la precisione 9.916,862 milioni di euro.

Iscriviti a Money.it