Bonus trasporti e detrazione, come avere il doppio sconto

Patrizia Del Pidio

8 Marzo 2024 - 08:03

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Se il bonus trasporti non copre l’intero costo dell’abbonamento, si potrà avere anche la detrazione approfittando di uno sconto doppio. Attenzione alle regole.

Bonus trasporti e detrazione, come avere il doppio sconto

Sommare bonus trasporti e detrazioni è possibile? Per tutto il 2023 è rimasto in vigore il bonus trasporti che riconosceva un contributo mensile di 60 euro a studenti, pendolari e lavoratori che rientravano in specifici limiti Isee.

Anche se in corso di anno, più volte, le risorse messe a disposizione per il beneficio sono terminate, il bonus è stato rifinanziato fino alla fine del 2023, Molte famiglie, quindi, sono riuscite a beneficiarne per tutto l’anno. In questo caso spetta anche la detrazione al 19% sulla spesa sostenuta per l’abbonamento ai trasporti pubblici (su una spesa massima di 250 euro per contribuente)?

Come chiarito dal decreto attuativo del 29 luglio 2022 i due benefici si possono sommare ma bisogna rispetta delle precise regole per poter beneficiare dello sconto doppio.

Bonus trasporti e detrazione sono cumulabili?

Il bonus trasporti è stato previsto anche nel 2023, ma il decreto interministeriale del 29 luglio 2022 con cui il Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali ha fornito tutte le istruzioni operative resta la fonte primaria per comprendere sia come il bonus funziona, sia come è possibile sommarlo alla detrazione al 19% spettante sugli oneri sostenuti per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico.
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A confermare che il bonus trasporti fino a 60 euro è cumulabile con la detrazione Irpef dell’abbonamento ai trasporti è l’articolo 2 del decreto attuativo. Nel punto 3 si legge infatti che "resta ferma la detrazione prevista dall’articolo 15 comma 1 lettera i-decies del TUIR".

Bonus trasporti: a chi spetta anche la detrazione Irpef?

Chiarito che il bonus trasporti è cumulabile con la detrazione dell’abbonamento, occorre però specificare che lo sconto Irpef spetta solo a chi presenta la dichiarazione dei redditi e solo per la quota di spesa sostenuta che eccede il bonus trasporti.

Non tutti i contribuenti sono però obbligati a inviare la dichiarazione dei redditi: in questo caso non potranno beneficiare del doppio sconto, non potendo ricevere alcun rimborso fiscale, fermo restando che possono richiedere il bonus trasporti.

Allo stesso modo, i contribuenti con partita Iva che hanno aderito al regime forfettario (legge n. 190/2014) non sono soggetti a Irpef, ma a una imposta sostitutiva. In questa ipotesi non possono usufruire delle deduzioni e detrazioni Irpef, a meno che non possiedano altri redditi soggetti a Irpef. Anche in questo caso spetterà esclusivamente il bonus trasporti, nel rispetto dei requisiti richiesti dal decreto.

Bonus trasporti e detrazione Irpef: come avere il doppio sconto

L’importo del bonus trasporti è fissato nel 100% della spesa da sostenere ed è riconosciuto entro il limite massimo di 60 euro per ciascun beneficiario richiedibile ogni mese. Facciamo un esempio.

  • Se la spesa sostenuta entro il 31 dicembre 2023 per l’acquisto di un abbonamento annuale o mensile per il trasporto pubblico ammonta a 720 euro, il voucher coprirà l’intero costo.
  • Se la spesa ammonta a 900 euro, il costo finale a carico del contribuente è di 180 euro.

La detrazione è pari al 19% della spesa sostenuta nel limite di 250 euro per contribuente, come specificato dal TUIR. In altre parole, il rimborso massimo che si può ottenere è pari a 47,5 euro.

Si tratta di un limite di spesa detraibile complessivo e cumulativo anche per la detrazione relativa ai familiari a carico. Nell’esempio che abbiamo fornito sopra, quindi, il contribuente potrà portare in detrazione 180 euro, ovvero la spesa che ha realmente sostenuto a suo carico che non è stata ammortizzata dal bonus trasporti ricevendo un rimborso di 34,2 euro.

Vediamo ora un esempio di come avere il doppio sconto:
Nel caso il contribuente abbia usato una sola mensilità del bonus trasporti per acquistare un abbonamento annuale di 250 euro, ad esempio, al contribuente spetta un rimborso di 60 euro di bonus trasporti e di 36,10 euro (il 19% dei 190 euro rimasti a suo carico) di sconto Irpef in dichiarazione, con un risparmio complessivo di 96,10 euro.

Cosa accade al contribuente che, pur avendo fruito del bonus trasporti per tutto l’anno, ha sostenuto spese per gli abbonamenti mensili di due figli più il proprio?
Il contribuente può aver chiesto il bonus trasporti sia per se stesso che per i due figli fiscalmente a carico. Ricordiamo, però, che per ogni soggetto il bonus eroga 60 euro al mese. Se riprendiamo il primo esempio di un bonus trasporti annuo a persona di 720 euro e di abbonamenti mensili per un totale di 900 euro a persona, il contribuente ha dovuto sostenere l’onere di 180 euro per se e per ognuno dei due figli non coperto dal bonus trasporti. La spesa totale sostenuta è pari 540 euro, ma il soggetto potrà portare in detrazione soltanto 250 euro (questo è il massimo si spesa prevista per questa tipologia di detrazione indipendentemente da quanti sono gli abbonamenti acquistati) ricevendo un rimborso di 47,5 euro in dichiarazione dei redditi.

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