Bonus asilo nido, i nuovi importi nel 2024. Fino a quanto si può recuperare?

Simone Micocci

27 Ottobre 2023 - 11:52

condividi

Bonus nido 2024, cosa cambia dopo la maggiorazione prevista dalla manovra? Facciamo chiarezza.

Bonus asilo nido, i nuovi importi nel 2024. Fino a quanto si può recuperare?

Novità per il Bonus nido in legge di Bilancio 2024: a partire dal secondo figlio, ma solo per chi soddisfa determinati requisiti, viene aumentato l’importo del rimborso massimo che si può ottenere in base all’Isee.

Merito dell’incremento di risorse previsto dalla manovra, con l’obiettivo di poter dire che “l’asilo nido diventa gratuito per il secondo figlio” (come riportato in conferenza stampa da Giorgia Meloni).

In realtà l’incremento del bonus non sta a significare che l’asilo nido diventa gratuito ma solo che per alcune famiglie ci sarà la possibilità di recuperare più soldi di quanto speso tra retta mensile e mensa. Ovviamente, laddove la retta dovesse essere inferiore all’importo massimo rimborsabile allora sì che l’asilo nido diventa gratuito, ma come vedremo di seguito nella maggior parte dei casi non sarà così poiché i dati sui costi dell’asilo nido ci dicono che solitamente, e specialmente nelle grandi città, la retta supera la soglia massima rimborsabile.

Ma vediamo come cambiano gli importi del bonus nido a partire dal prossimo anno e quali sono le condizioni per accedere alla maggiorazione spettante a partire dai secondi figli.

Bonus nido 2024, gli importi per il primo figlio

La legge di Bilancio 2024, come anticipato, interviene solamente sugli importi dei secondi figli o successivi (e come vedremo di seguito neppure tutti). Ciò significa che anche il prossimo anno gli importi di base rimborsabili sono i seguenti:

  • Isee minorenni fino a 25.000 euro: 3.000 euro l’anno, 272,73 euro per 11 mensilità;
  • Isee minorenni tra i 25.001 e i 40.000 euro: 2.500 euro l’anno, 227,27 per 11 mensilità;
  • Isee minorenni sopra i 40.001 euro (o domande presentate senza Isee): 1.500 euro l’anno, 136,37 euro per 11 mensilità.

L’importo rimborsabile non può quindi superare quello della retta, ma nulla toglie invece che sia la retta a essere più alta del limite rimborsabile. In tal caso, della differenza dovrà appunto farsi carico la famiglia. Va ricordato poi che nell’importo rimborsabile non rientra solamente la retta mensile ma anche l’eventuale quota di spesa sostenuta per la fornitura dei pasti, sempre in riferimento alla mensilità selezionata, nonché i 2 euro dell’imposta di bollo. Non vi rientrano invece le spese di iscrizione.

Bonus nido 2024, gli importi per il secondo figlio e successivi

Salvo in particolari casi, nel 2024 anche per i figli successivi al primo continueranno a essere validi i suddetti limiti per il rimborso dell’asilo nido.

Ebbene sì, perché leggendo il testo della manovra - almeno l’ultima bozza disponibile che ricordiamo potrebbe comunque essere soggetta a modifiche - ne risulta che per avere diritto all’incremento bisogna soddisfare dei requisiti particolari che di fatto ne limitano di molto la platea dei beneficiari.

In primis perché la maggiorazione sarà limitata ai nati a decorrere dal 2024: ciò significa che per tutti i secondi, terzi e successivi figli nati nel 2023 o negli anni precedenti, continuano a valere le soglie massime di rimborso previste per il primo figlio. Solo quei pochi genitori che manderanno i figli al nido nei primi mesi di vita, quindi, avranno diritto alla maggiorazione già nel 2024; per tutti gli altri ci sarà da attendere il 2025 (sempre che verrà confermata). E non solo, perché oltre a questo - importante - requisito, ce n’è un altro: nel nucleo familiare deve essere già presente almeno un figlio di età inferiore ai 10 anni.

Bonus nido 2024, gli importi per i figli successivi al primo nati nel 2024

Fatte le dovute precisazioni, possiamo vedere quali sono gli importi per i secondi figli e successivi purché nati a decorrere dal 2024. In caso di frequenza al nido già il prossimo anno, per questi si potranno recuperare fino alle seguenti somme grazie a un incremento di 2.100 euro rispetto a quanto stabilito dal provvedimento originario (articolo 1, comma 355, della legge 11 dicembre 2016, n. 232) riservato a coloro che hanno un Isee fino a 40 mila euro:

  • Isee minorenni fino a 25.000 euro: 3.600 euro l’anno, 327,27 euro per 11 mensilità;
  • Isee minorenni tra i 25.001 e i 40.000 euro: 3.100 euro l’anno, 281,81 per 11 mensilità;
  • Isee minorenni sopra i 40.001 euro (o domande presentate senza Isee): 1.500 euro l’anno, 136,37 euro per 11 mensilità.

Perché l’asilo nido non è ancora gratuito per i secondi figli e successivi

Di fatto, il nido diventa “gratuito” solo per quei secondi figli o successivi nati a decorrere dal 2024 la cui retta non supera i 327 euro: chi è genitore sa che specialmente nelle grandi città trovare strutture con rata entro questa soglia non è così semplice come si possa pensare.

Ciò significa che la maggiorazione del bonus nido, sia per l’importo che per le limitazioni ai soli figli nati successivamente al 2024, è molto lontano dal far raggiungere l’obiettivo che Giorgia Meloni aveva annunciato in conferenza stampa.

Commenta:

Iscriviti a Money.it