Bonus 900 euro per cani e gatti tra gli emendamenti alla legge di Bilancio: come funziona e quanto spetta

Giorgia Bonamoneta

13/12/2022

Tra le proposte per la legge di bilancio 2023 è previsto anche un bonus da 900 € per le famiglie con animali. Ecco come funziona e a chi spetterebbe se venisse approvato.

Bonus 900 euro per cani e gatti tra gli emendamenti alla legge di Bilancio: come funziona e quanto spetta

Fra i molti emendamenti proposti per la legge di Bilancio 2023 non manca anche un bonus di 900 euro per gli animali domestici. La proposta, con la firma di Michela Vittoria Brambilla (gruppo Misto) prevede un bonus di 150 euro per ogni animale da affezione come cani e gatto, per un numero massimo di 3.

La legge di Bilancio 2023 deve essere approvata entro il 31 dicembre 2022, ma prima dell’approvazione saranno discussi i molti emendamenti depositati a firma dei vari gruppi parlamentari. Tra le richieste spicca anche quella per un bonus per cani e gatti che vivono in famiglia e che sono iscritti e riconosciuti all’anagrafe.

L’emendamento propone un bonus per un valore massimo di 450 euro l’anno a famiglia, che verrebbe raddoppiato in caso di un Isee inferiore a 7.000 euro annui. Secondo Brambilla lo scopo è quello di agevolare le famiglie che convivono con gli animali per tutelare questi, promuovere il benessere e salvaguardare la biodiversità. Non c’è soltanto il bonus da 900 euro tra le proposte che riguardano gli animali domestici; per esempio è stato presentato un emendamento per la riduzione dell’Iva sugli alimenti per gli animali e le cure veterinarie, ma anche il rifinanziamento per la lotta randagismo e altre risorse per limitare gli allevamenti in gabbia e tutelare gli animali selvatici.

Bonus 900 euro, come funziona: numero di animali e valore in base all’Isee

Sono stati presentati oltre 3.000 emendamento alla legge di Bilancio 2023, tra questi anche l’emendamento per gli animali domestici. Il bonus da 900 euro (in forma massima) ha la firma della deputata del gruppo Misto Michela Vittoria Brambilla. Il testo della proposta prevede un assegno, un bonus economico, di 150 euro annuali per ogni animale da affezione che vive in famiglia, a condizione di aver iscritto gli animali all’anagrafe specifica.

La proposta prevede aumenti del bonus in caso di specifici requisiti, per esempio l’importo massimo del bonus potrebbe essere di 450 euro all’anno, cioè 150 euro per ogni animale domestico per un massimo di 3 in ogni famiglia.
La proposta prevede degli scaglioni Isee in base al quale ottenere il bonus e in che quantità. Il valore del bonus è così pensato:

  • minimo 150 euro, massimo 450 euro annui per 3 animali domestici con Isee inferiore a 15 mila euro;
  • importo raddoppiato, fino a 900 euro con Isee inferiore a 7 mila euro.

Il bonus animali potrebbe non vedere mai la luce: ecco perché

Il bonus per gli animali potrebbe non vedere mai la luce, perché considerato meno importante rispetto ad altri più urgenti. In questa fase di analisi degli emendamenti proposti alla manovra di bilancio si tiene conto dell’impatto che le proposte possono avere sull’Italia e del loro costo.

Anche se le spese per gli animali da affezione pesano sulle famiglie italiane, potrebbero essere preferite altre proposte rispetto al pacchetto dell’Inter gruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente.

Tutte le proposte per gli animali: riduzione dell’Iva e lotta al randagismo

La proposta per il bonus economico per le famiglie con massimo 3 animali non è l’unica del pacchetto. Michela Vittoria Brambilla, insieme ai deputati dell’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela ambientale, ha infatti proposto dell’altro.

Le proposte sono:

  • riduzione dell’Iva sugli alimenti per gli animali e le cure veterinarie;
  • rifinanziamento del fondo per la lotta randagismo;
  • risorse per la transizione degli allevamenti senza gabbie;
  • tutela degli animali selvatici.

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