Bitcoin è percepito come un bene da detenere a lungo termine, mentre Ethereum, ancora in fase iniziale di adozione istituzionale, diventa il playground dei trader che cercano volatilità.
La criptovaluta più grande al mondo ha visto le sue oscillazioni annualizzate scendere da quasi il 200% di oltre dieci anni fa al 38% attuale, una volatilità paragonabile a colossi come Starbucks o Goldman Sachs, secondo Bytetree Asset Management.
Questo calo riflette un ingresso sempre più massiccio di investitori istituzionali orientati al buy-and-hold, segnando un passaggio definitivo da asset speculativo a strumento di lungo periodo.
Questa trasformazione ha spinto gli operatori in cerca di forti movimenti di prezzo verso Ethereum, la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato. L’ETF di BlackRock su Ethereum, lanciato ad aprile, già conta $5,5 miliardi in posizioni aperte, circa il 40% del totale su Deribit, la piattaforma di derivati per Ether. [...]
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