Banco Santander: investimenti in digitalizzazione e tagli nel piano strategico

Francesca Caiazzo

3 Aprile 2019 - 14:45

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Nel piano strategico di Banco Santander previsti 20 miliardi di investimenti in tencologia e digitale e tagli per 1,2 miliardi.

Banco Santander: investimenti in digitalizzazione e tagli nel piano strategico

Investimenti in tecnologia e digitale ma anche taglio dei costi. È quanto prevede il nuovo piano strategico presentato da Banco Santander a Londra questa mattina.

Le misure contenute nel documento sono state ben accolte dal mercato e al momento della scrittura il titolo dell’istituto spagnolo scambia a 4,375 euro con un guadagno del 2,27%.

Investimenti in digitale

Nel nuovo piano strategico, Banco Santander nei prossimi quattro anni prevede di destinare 20 miliardi di euro in investimenti tecnologici e digitali.

La decisione rientra nell’ambito di una precisa visione dell’istituto spagnolo che punta a migliorare l’esperienza del cliente, attraverso misure volte a sviluppare una maggiore digitalizzazione dei servizi.

Tra i progetti della banca presieduta da Ana Botìn, il lancio di un servizio internazionale di pagamenti digitali con trasferimenti internazionali e una piattaforma di commercio globale per le PMI. L’obiettivo è quello di arrivare ad avere 50 milioni di clienti digitali e 26 milioni di utenti collegati.

L’ambizione di Banco Santander?

“Essere i leader digitali del settore finanziario nel prossimo decennio”

ha spiegato Botìn.

Il taglio dei costi

L’investimento in tecnologia e digitalizzazione finalizzato a potenziare redditività, crescita ed efficienza sarà accompagnato da un graduale taglio dei costi di circa 1,2 miliardi di euro. La riduzione delle spese operative riguarderà soprattutto l’Europa per circa 1 miliardo.

La banca non ha specificato se nel piano siano previste chiusure di uffici o riduzione del personale in Spagna, dove comunque intende mantenere la leadership per i servizi alle PMI. Qui, comunque, il gruppo bancario si attende il maggior incremento dei profitti, con una redditività sul patrimonio netto tangibile che dovrebbe attestarsi tra il 14% e il 16% rispetto all’attuale 11%.

Molto più modeste le attese di crescita in Brasile dove ci si attende di superare l’attuale 20%, anche se nel complesso ci si aspetta una continuità di crescita in America Latina.

La nuova struttura

Tra gli obiettivi dichiarati c’è quello di un Cet1 ratio ’fully loaded’ all’11-12% e di incrementare la percentuale degli utili destinati ai dividendi tra il 40% e il 50% rispetto a una media attuale del 30% - 40%.

La banca spagnola, infine, ha anche annunciato una nuova struttura di vertice. Dopo la mancata firma di Andrea Orcel, la carica di amministratore delegato continuerà ad essere rivestita da José Antonio Álvarez.

Dal prossimo 1 maggio inoltre, Rodrigo Echenique non avrà più funzioni dirigenziali e continuerà a operare come direttore non esecutivo.

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