Banco BPM, lo scenario migliore per le azioni e quello peggiore con e senza UniCredit. Giorno X per l’OPS di Orcel

Laura Naka Antonelli

15 Maggio 2025 - 14:38

Azioni Banco BPM sotto i riflettori: scenario migliore e peggiore con e senza UniCredit. Focus sui titoli a Piazza Affari nel giorno X per Orcel.

Banco BPM, lo scenario migliore per le azioni e quello peggiore con e senza UniCredit. Giorno X per l’OPS di Orcel

Giornata negativa oggi per le azioni di Banco BPM e UniCredit, che arretrano di quasi il 2% sul Ftse Mib di Piazza Affari, in attesa che da Roma arrivino novità sul dossier del risiko che vede coinvolte le due banche italiane.

Fermento a Roma per UniCredit, al MEF l’incontro che forgerà il destino dell’OPS su Banco BPM

Proprio oggi, secondo quanto emerso dalle indiscrezioni stampa emerse nelle ultime ore, è il giorno in cui è previsto l’incontro al ministero dell’Economia e delle Finanze tra i vertici di UniCredit e Stefano Di Stefano, direttore delle partecipazioni societarie e tutela degli attivi strategici del MEF, anche consigliere, come fa notare un articolo de Il Corriere della Sera, del Monte dei Paschi di Siena. Incontro che dovrebbe avere una natura tecnica, e a cui dovrebbero partecipare per conto di Piazza Gae Aulenti Giacomo Marino, responsabile M&A e corporate development e Rita Izzo, capo affari legali e societari.

All’ordine del giorno quelle prescrizioni severe che il governo Meloni, ha imposto a UniCredit, nell’ambito dell’esercizio del golden power che ha deciso di applicare all’OPS promossa su Banco BPM.

I diktat del governo italiano includono anche l’obbligo, a carico della banca italiana guidata dal CEO Andrea Orcel, di congelare gli investimenti in BTP di Anima, la SGR (che finirebbe sotto il controllo di UniCredit, nel caso in cui il matrimonio con Banco BPM andasse a buon fine).

OPS su Banco BPM, Orcel non ha fretta. L’offerta va avanti, le adesioni

Dal canto suo, il Ronaldo dei banchieri Andrea Orcel ha dimostrato, nel presentare la trimestrale appena sfornata, di non avere fretta.

Prima di fare la sua eventuale prossima mossa - che potrebbe sostanziarsi anche nel ritiro dell’offerta -, Orcel vuole vederci chiaro.

D’altronde, la tabella di marcia gli consente di gettare la spugna fino al prossimo 30 giugno.

Nel frattempo si apprende che, in data 14 maggio, le adesioni degli azionisti di Banco BPM all’offerta pubblica di scambio sono arrivate a quota 220.366, pari allo 0,014544% delle azioni oggetto dell’offerta - che è partita ufficialmente lo scorso 28 aprile -, incluse le 8.897 richieste di adesione che sono state inoltrate nella giornata di ieri.

Di tempo tuttavia, hanno fatto notare gli analisti di Equita, in realtà non ce n’è poi molto, almeno se si considera l’obiettivo di UniCredit di vedere allentare le prescrizioni che il governo Meloni ha imposto nell’ambito del golden power.

La SIM ha fatto riferimento in una nota a tempestiche che sono “serrate, considerando la scadenza del periodo di offerta il 23 giugno, aggiungendo al contempo che nessun nodo è stato sciolto ancora in merito alla “posizione di Crédit Agricole”, primo azionista di BAMI, sia riguardo all’OPS di Orcel, sia, anche, riguardo alla presenza di “eventuali spazi di dialogo.

In questa situazione, contrassegnata ancora da elevati livelli di incertezza, le azioni di Banco BPM rimangono sotto pressione, in una seduta caratterizzata da segni meno che accompagnano anche i titoli di UniCredit e di altre banche italiane, sempre sotto la lente del mercato, soprattutto dopo le indicazioni arrivate con la pubblicazione delle trimestrali del settore.

Azioni Banco BPM, le nuove previsioni di Barclays dopo quell’utile migliore di sempre

Guardando nello specifico a Banco BPM, in evidenza le previsioni che sono state annunciate dagli analisti di Barclays a seguito della pubblicazione dei conti relativi al primo trimestre del 2025, che hanno messo in evidenza l’utile migliore di sempre.

Barclays ha snocciolato nuove previsioni sugli utili e sulle principali voci di bilancio della banca guidata dal CEO Giuseppe Castagna così come anche il nuovo outlook sul trend delle azioni BAMI.

La solidità emersa dalla trimestrale ha convinto gli analisti del colosso finanziario UK a confermare il rating “Overweight” sul titolo e ad alzare contestualmente il target price sulle azioni del 4%, a 11 euro, rispetto ai 10,60 euro precedentemente previsti, intravedendo così, rispetto al valore del giorno antecedente alla pubblicazione dei conti, ovvero ai 9,76 euro a cui il titolo viaggiava il 7 maggio, un potenziale di upside pari a +12,7%.

Occhio alla precisazione: “Il prossimo catalizzatore sarà legato all’offerta di scambio di UniCredit: in caso di ritiro (dell’offerta) le azioni BBPM potrebbero soffrire nel breve termine, ma nel medio termine intravediamo un margine al rialzo stand-alone importante ”.

In sintesi, gli analisti guidati da Paola Sabbione ritengono che Banco BPM abbia tutti i numeri per continuare a marciare al rialzo a Piazza Affari, anche nel caso in cui UniCredit decidesse di mollarla.

Lo scenario migliore per le azioni Banco BPM, rally fino a 16,50 euro

Barclays ha annunciato anche il best case scenario a 12 mesi per le azioni di Banco BPM, ovvero lo scenario migliore, puntualizzando che i titoli potrebbero scattare anche fino a 16,50 euro: “Un tale (scenario) potrebbe concretizzarsi nel caso in cui si smorzassero i timori legati al deterioramento della qualità degli asset italiani ”, scatenati dalla paura che l’effetto potenzialmente recessivo dei dazi di Trump possa tradursi in un aumento dei crediti deteriorati e, in generale, delle esposizioni verso asset non performanti. Che dunque, in poche parole, le banche italiane finiscano con l’accusare perdite sui crediti, in una situazione probabile di erosione dei fondamentali dell’economia.

L’upside scenario, hanno spiegato gli analisti, “potrebbe manifestarsi anche se le opzioni di unoperazione di M&A con UniCredit si materializzassero, consentendo alla banca di tagliare ulteriormente i costi e di migliorare la propria leva commerciale”.

Il best case scenario di Barclays per le azioni di Banco BPM, che punta a un valore dei titoli pari a 16,50 euro, è decisamente confortante, se si considera che il titolo oggi viaggia a un valore attorno a 10 euro. Praticamente, gli esperti calcolano un margine potenziale di guadagno superiore a +60%.

Il worst case scenario, azioni giù fino a 7,10 euro. Le previsioni su utili 2025-2026-2027

Ma per Barclays i titoli BAMI rischiano anche scivolare, nello scenario peggiore, fino a 7,10 euro. Un tale worst case scenario, hanno scritto gli esperti, potrebbe verificarsi “ se le aspettative sui tassi di interesse (decisi dalla BCE) scendessero ulteriormente, se le svalutazioni si confermassero più elevate, e/o se le preoccupazioni sul rischio del debito sovrano dell’Italia aumentassero”.

Barclays ha annunciato con il rapporto dedicato a BAMI anche le nuove previsioni stilate sugli utili per l’intero 2025, 2026, 2027 e su altre specifiche voci di bilancio, tra cui il trend delle commissioni.

L’outlook sull’utile netto di Piazza Meda per il 2025 è stato alzato del 16% a 1,922 miliardi, mentre quello per il 2026 e per il 2027 è stato migliorato rispettivamente del 7% e del 5%, a 1,862 miliardi e a 2,044 miliardi di euro.

Migliorate anche le previsioni per i ricavi per il triennio 2025-2026-2027, rispettivamente del 7% per il 2025 a 5,931 miliardi e dell’8% sia per il 2026 che per il 2027, a 6,094 miliardi e a 6,333 miliardi di euro.

Nello specifico, le stime sulle commissioni sono state aumentate del 16% a 2,377 miliardi per il 2025, mentre quelle per le commissioni del 2026 e del 2027 sono state riviste al rialzo del 19% in entrambi i casi, rispettivamente a 2,664 miliardi e a 2,798 miliardi di euro.

Invariate invece le previsioni per il margine netto di interesse, voce di bilancio legata alle decisioni sui tassi prese dalla BCE, a 3,158 miliardi di euro per il 2026, a 2,942 miliardi per il 2026 e a 3,057 miliardi per il 2027.

L’ottimismo degli analisti di Barclays per Banco BPM si spiega, come si legge nel rapporto, con la fiducia riposta nel trend delle commissioni, grazie al contributo di Anima Holding, il gioiello del risparmio gestito, che la banca ha conquistato con l’OPA recentemente conclusa: contribuito che dovrebbe vedersi a partire dal secondo trimestre del 2025.

Barclays ha manifestato la sua fiducia anche nelle potenzialità dei ricavi legati alla divisione di trading, alzando anche in questo caso l’outlook, a seguito dei risultati del primo trimestre e dei commenti arrivati dai vertici. Menzionati anche i 90 milioni di dividendi che BAMI otterrà dalla quota detenuta in MPS.

Bisogna vedere tuttavia se anche Andrea Orcel, CEO di UniCredit, crede nelle potenzialità di Banco BPM che sono state illustrate dagli analisti di Barclays.

Stando alle sue recenti dichiarazioni proferite nel giorno in cui UniCredit ha fatto il suo grande annuncio sugli utili, l’impressione è che la risposta a questo interrogativo sia negativa.

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