Azioni Ferrari, comprare o vendere dopo il downgrade? Ecco cosa sta succedendo

Claudia Cervi

5 Marzo 2024 - 09:49

Il titolo Ferrari è sopravvalutato secondo gli analisti di Citi con un prezzo 57 volte il rapporto P/E. Cosa succede ora al titolo? Le opinioni degli analisti.

Azioni Ferrari, comprare o vendere dopo il downgrade? Ecco cosa sta succedendo

Azioni Ferrari, comprare o vendere dopo il downgrade? Ecco cosa sta succedendo e perché Citi ha abbassato il rating da “neutral” a “sell”.
La banca d’affari riconosce il potenziale a lungo termine di Ferrari, ma ritiene che il prezzo attuale delle azioni sia sovrastimato rispetto al suo reale valore. Il prezzo obiettivo è stato aumentato a 329 euro, ma resta comunque del 12% inferiore al valore attuale delle azioni.

Citi ha considerato le metriche di valutazione, come il rapporto prezzo-utile stimato per l’anno 2024 (PE FY24E), che indica il prezzo attuale delle azioni rispetto ai profitti previsti per il prossimo anno. Con un PE così elevato (57 volte), Citi ha ritenuto che il prezzo delle azioni sia eccessivamente alto rispetto ai potenziali profitti futuri.

Questa decisione è stata influenzata da previsioni di utili più elevate e ipotesi di riduzione delle spese in conto capitale a lungo termine. Citi ha chiarito che, per mantenere un rating “neutral”, sarebbe necessario un rendimento totale atteso positivo, con un prezzo obiettivo di circa 400 euro, una cifra che l’azienda considera difficile da giustificare.

Nonostante il downgrade, Citi riconosce la possibilità di ulteriori performance positive per Ferrari, specialmente in un mercato che favorisce titoli di alta qualità.

In conclusione, sebbene Ferrari possieda attributi positivi, il recente rally del titolo, in crescita del 30% circa da dicembre, e gli elevati multipli di valutazione hanno portato Citi a adottare un approccio più cauto.

Ferrari: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit

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Parte male la settimana per Ferrari che arretra bruscamente dai record assoluti a 398 euro in direzione dei primi supporti a 360 circa. La flessione per il momento non preoccupa e permette di allentare l’eccesso di rialzo evidenziato dall’ipercomprato sui principali oscillatori di momentum. Discese fino a 345 euro potrebbero dunque rappresentare un’occasione per intervenire sulla debolezza. Sotto questo limite rischio di affondo fino a 325-330 euro.

Grafico giornaliero azioni Race (Ferrari) Grafico giornaliero azioni Race (Ferrari) Fonte Baha

Per operare long su Ferrari potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HD2PA29. Il certificato ha come sottostante Ferrari e presenta una barriera distante attualmente il 18,23%.

Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HD37Q23, avente una barriera distante il 14,48% come sottostante Ferrari.

Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.

I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.

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