Azioni Eni in evidenza dopo Opec+ e ultima scoperta: cosa ci dice il grafico

Luca Fiore

2 Settembre 2021 - 11:47

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All’indomani del meeting dell’Opec+, Eni ha annunciato una nuova importante scoperta nell’offshore della Costa d’Avorio. Se l’attuale fase rialzista dovesse proseguire, per le azioni Eni si aprirebbero scenari decisamente interessanti.

I dati intraday e in tempo reale del Grafico ENI sono tratti dalle quotazioni di prodotti OTC.

Dopo il responso dell’ultimo meeting dell’Opec+, che ha confermato di voler aumentare progressivamente la produzione, le azioni Eni sono spinte dalla notizia di un’importante scoperta ad olio nel blocco CI-101 nell’offshore della Costa d’Avorio.

Il pozzo esplorativo che ha portato alla scoperta è stato perforato sul prospect Baleine. Il pozzo è stato perforato a circa 60 chilometri dalla costa, in circa 1200 metri di profondità con la nave di perforazione Saipem 10000 ed ha raggiunto una profondità totale di 3.445 metri in 30 giorni.

“Parallelamente alla fase di delineazione, Eni ed il partner Petroci Holding avvieranno anche studi ed analisi per accelerare una fase iniziale di produzione, tramite uno sviluppo fast-track della scoperta di Baleine”, riporta la nota del Cane a sei Zampe.

Il potenziale della scoperta, continua il comunicato, è preliminarmente stimato tra 1,5 e 2 miliardi di barili di olio in posto e tra 1,8 e 2,4 trilioni di piedi cubi (TCF) di gas associato.

Dopo oltre 20 anni di esplorazione da parte dell’industria nelle acque profonde del Paese senza scoperte di natura commerciale dopo l’ultima scoperta di idrocarburi nel 2001, il pozzo Baleine-1x ha testato con successo nel blocco CI-101 un nuovo play concept nel bacino sedimentario ivoriano”.

Azioni Eni: cosa ci dice il grafico

A due ore abbondanti dall’avvio delle contrattazioni, le azioni Eni salgono dello 0,76% a 10,58 euro.

Il grafico del titolo mostra che dopo i minimi fatti segnare in quota 6,26 e 5,7 euro a metà marzo ed a fine ottobre 2020, il titolo del Cane a sei zampe ha avviato una fase rialzista che ha permesso di recuperare parte del terreno perso nel 2020.

Azioni Eni, grafico giornaliero. Fonte: Teletrader

Il rally di novembre 2020 ha spinto le azioni Eni, dopo il superamento della media mobile a 200 periodi, sopra la soglia dei 10 euro. Tra quest’ultimo livello e la soglia dei 10,55 euro è partita una fase laterale che potrebbe essere ai titoli di coda.

Se, come sembra, il titolo dovesse riuscisse a superare questo livello, focus prima sui top del 16 giugno fissati a 10,83 euro e poi sulla chiusura del gap del 5 marzo 2020 a 10,94 euro. Nel caso questo scenario si dovesse realizzare, il titolo punterebbe dritto in direzione degli 11,5 euro.

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Al ribasso, supporti sono individuabili in corrispondenza delle medie mobili a 50 e 100 giorni, entrambe in quota 10,2 euro, che, se bucate, spingerebbero le quotazioni verso i 10 euro.

Opec+: le decisioni nel meeting di settembre

Nel meeting di ieri, 1° settembre 2021, l’Opec+, il gruppo di cui fanno parte i maggiori esportatori e produttori di petrolio, ha confermato la strategia delineata a luglio.

Come da attese, ieri l’Opec+ ha deciso di aumentare progressivamente la produzione di petrolio di 400 mila barili al giorno a partire dal mese di ottobre.

Il rialzo, di pari entità anche novembre ed a dicembre, scontenta l’amministrazione statunitense, che spingeva per un intervento più deciso.

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