Aumento canone Rai fino a 300 euro? Cosa c’è di vero

Giorgia Bonamoneta

11 Maggio 2022 - 23:15

condividi

Il canone Rai potrebbe aumentare fino a 300 euro l’anno? Secondo alcune voci sì, ma non sono ancora verificate. Ecco cosa sappiamo.

Aumento canone Rai fino a 300 euro? Cosa c’è di vero

Il canone Rai potrebbe diventare ancora più salato. Questo è quanto emerge da alcune fonti ripubblicate da Il Giornale. La notizia è ancora tutta la verificare, ma sembra molto probabile un aumento del canone Rai in concomitanza con l’addio dello stesso in bolletta.

La decisione della rimozione del canone Rai dalla bolletta proviene direttamente dall’Europa e l’idea è che deve adeguarsi alla normativa ed eliminare i cosiddetti “oneri impropri” dalla bolletta della luce. Il governo deve prendere una soluzione su come riscattare comunque il canone Rai senza aumentare troppo il suo costo.

È quasi inevitabile che il prezzo del canone aumenti, questo perché eliminare il canone dalla bolletta vorrebbe dire perdere introiti sicuri. Un qualsiasi altro metodo di pagamento potrebbe aumentare le evasioni, proprio come accadeva prima. Un’ipotesi gettonata è quella del pagamento attraverso il 730.

In ogni caso è presto per commentare. Al momento a discuterne sono principalmente le associazioni dei consumatori. L’amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, ha fatto sapere, attraverso Il Giorno, che l’aumento del canone Rai non dipende da una decisione loro, ma del governo Draghi. Allo stesso tempo, in un altro momento, ha commentato la necessità di non far diminuire gli introiti. Una necessità che, secondo le associazioni, è parte del “problema”, perché - per citare le parole di Aduc (Associazione Utenti e Consumatori) - “sembra siano poco attenti ad utenti e contribuenti, interessati invece a trovare maggiori spazi per le proprie persone e, di conseguenza, maggiori spazi per il loro strumento di propaganda”.

Canone Rai via dalle bollette luce: possibili gli aumenti

Entro la fine dell’anno il governo Draghi dovrà decidere come far pagare ai cittadini il finanziamento della tv di Stato. La decisione è stata presa dall’Ue, che bocciò l’entrata in vigore nel 2016 del pagamento in bolletta. La materia trattata è “oneri estranei alla materia” e, di recente, il governo italiano è stato invitato a metterci mano.

L’aumento del canone Rai potrebbe corrispondere a circa 300 euro da pagare fuori bolletta, con un metodo non ancora deciso o pensato. Al momento infatti esistono solo delle ipotesi proposte dalle associazioni che monitorano i diritti dei consumatori.

L’aumento dell’importo del canone Rai potrebbe essere giustificato in diversi modi. Prima di tutto il costante lamento di pochi fondi da parte della Rai, poi la possibilità di mettere a pagamento i servizi internet e infine l’adeguamento al sistema e ai costi di altri Paesi. Nel resto d’Europa i costi del canone della tv di Stato sono (dal più basso al più alto):

  • Spagna: 40 euro a persona, 100 euro a famiglia;
  • Francia: 133 euro;
  • Regno Unito: 175 euro;
  • Germania: 215 euro;
  • Austria: da 250 a 320 euro in base al reddito.

Canone Rai: se non in bolletta, come verrà pagato?

Le stesse associazioni che si sono poste subito sul piede di guerra alla notizia, stanno già proponendo metodi alternativi. Ci sono dei metodi che rischiano di aumentare i non paganti, mentre altre tipologie di pagamento sono ben rotate in altri Paesi. Se dobbiamo seguirli nei prezzi più alti, forse dovremmo anche nel metodo.

Pensiamo per esempio ai Paesi nordici o al Belgio, dove il costo della televisione di Stato è trattenuto direttamente dalle tasse annuali. I metodi proposti dalle associazioni, per esempio, sono diversi:

  • abolizione della riscossione diretta, facendo rientrare i costi nella fiscalità generale (Svezia, Norvegia, Finlandia, Belgio, Olanda e Spagna);
  • privatizzazione della Rai;
  • pagamento tramite 730.

È presto per dire cosa sceglierà di fare il governo, anche se il tempo per prendere questa decisione si fa sempre più breve.

Argomenti

# Rai
# Rai tv

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO