Da oggi si possono presentare le domande di assegnazione provvisoria e utilizzazione scuola per l’a.s. 2025-2026. Requisiti, motivazioni e procedura.
Al via le domande per l’assegnazione provvisoria del personale scuola per l’anno scolastico 2025-2026. Da oggi, lunedì 14 luglio, docenti, personale amministrativo, tecnico e ausiliario potranno inviare la domanda di assegnazione provinciale o interprovinciale. C’è tempo fino al 25 luglio, come pure per le domande di utilizzazione, secondo modalità e criteri previsti dal nuovo Ccni (2025-2028) firmato il 10 luglio. Si cerca così di soddisfare le esigenze di mobilità del personale in modo compatibile con le necessità organizzative. Un’occasione da non perdere per tutti i lavoratori scolastici che hanno bisogno di un trasferimento per motivi personali, purché in possesso dei requisiti. Di seguito tutte le informazioni.
Chi può chiedere l’assegnazione provvisoria 2025-2026
La procedura di assegnazione provvisoria si rivolge al personale Ata ed educativo e ai docenti di ruolo, con alcune deroghe anche per gli insegnanti altrimenti vincolati. In particolare, l’assegnazione provvisoria può essere richiesta:
- dai docenti di ruolo assunti nell’anno scolastico 2022-2023 o precedente (possono presentare sia domanda provinciale che interprovinciale);
- dai neoassunti (anno scolastico 2023-2024 o 2024-2025) soltanto provinciale, interprovinciale soltanto in presenza di deroghe, esubero, soprannumero o sopravvenuta legge n. 104/1992;
- dai docenti assunti da Gps sostegno (Graduatorie provinciali supplenze) in prima fascia nell’anno scolastico 2023-2024 o 2024-2025 che hanno superato l’anno di prova e rientrano nei casi di deroga;
- dai vincitori del concorso Pnrr1 che ottengono l’abilitazione entro il 10 agosto 2025 per la domanda provinciale (interprovinciale se sussistono le deroghe);
- dagli assunti dal 1° settembre 2024 tramite la Mini Call se rientrano nelle ipotesi di deroga;
- il personale Ata a tempo indeterminato, a prescindere dalla mobilità precedente;
- il personale dell’Area dei funzionari ed Elevata qualificazione, anche se neoassunto;
- il personale Ata ex Lsu ed ex co.co.co. con contratto a tempo parziale su spezzone orario.
Le deroghe
Le deroghe consentono la presentazione della domanda anche al personale normalmente escluso dalla mobilità e sono regolamentate dal Ccni. Quest’ultimo include necessità gravi di ragione familiare o personale, tra cui:
- avere figli minori di 16 anni (anche adottivi/affidatari);
- usufruire dei benefici della legge n. 104/1992;
- assistere soggetti con disabilità grave, secondo quanto stabilito dal D.lgs. n. 151/2001;
- convivere con coniugi, figli, fratelli o affini entro il terzo grado con patologie invalidanti;
- avere genitori che compiono 65 anni nell’anno di presentazione della domanda.
Motivi per presentare la domanda
La deroga deve peraltro essere pertinente con il motivo della richiesta di assegnazione provvisoria, che deve essere tra i seguenti (anche per i docenti di ruolo):
- ricongiungimento ai figli minori o affidati con provvedimento giudiziario;
- ricongiungimento al coniuge, unito civilmente o in generale a un convivente, anche se parente o affine, purché convivente anagraficamente;
- gravi esigenze di salute del docente, documentate da certificazione sanitaria;
- ricongiungimento ai genitori.
La domanda di utilizzazione
Oltre all’assegnazione provvisoria, il personale scolastico può presentare anche la domanda di utilizzazione, che non influisce sul punteggio di continuità. L’utilizzazione può essere richiesta dai docenti:
- soprannumerari, trasferiti d’ufficio o a domanda condizionata;
- in esubero provinciale;
- appartenenti a classe di concorso in esubero provinciale;
- che non rientrano nelle ipotesi precedenti ma sono specializzati sul sostegno e titolari su materia e richiedono sostegno nel grado di titolarità;
- docenti che non rientrano nelle ipotesi precedenti titolari su insegnamento curriculare che chiedono di essere utilizzati nelle strutture ospedaliere, carcerarie, Cpia (Centri provinciali per l’istruzione per adulti) e percorsi di secondo livello previsti dal Dpr n. 263/12.
Chi ha i requisiti richiesti può presentare la domanda sia per l’assegnazione provvisoria che per l’utilizzazione, ma quest’ultima prevale in caso di accoglimento.
Come fare domanda
Gli insegnanti con contratto a tempo indeterminato possono presentare la domanda dalla sezione Istanze Online del ministero dell’Istruzione. Chi ha un contratto a termine, il personale educativo, Ata e gli insegnanti di religione cattolica devono invece usare il modulo pubblicato sul sito del Miur, seguendo le modalità del Codice dell’amministrazione digitale (di norma da inoltrare via pec o in forma cartacea).
Oltre alle informazioni richieste, sarà possibile indicare gli istituti preferiti (cosiddette preferenze puntuali) o l’area (Comune, distretto o Provincia nella preferenza sintetica). È previsto un massimo di 20 preferenze per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, che scendono a 15 per la scuola secondaria di primo e secondo grado.
© RIPRODUZIONE RISERVATA