Angelo Vassallo: chi era, cosa gli è successo e chi lo ha ucciso

Giorgia Bonamoneta

06/11/2022

06/11/2022 - 17:01

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Dopo 12 anni di indagini emergono nuovi possibili indagati collegati al caso Angelo Vassallo. Chi era il sindaco pescatore e perché è stato ucciso?

Angelo Vassallo: chi era, cosa gli è successo e chi lo ha ucciso

Il caso di Angelo Vassallo è ancora aperto. Vassallo è stato un politico italiano, sindaco del Comune di Pollica. La sua morte è sospettata essere collegata a un attentato di matrice camorristica. Dopo un decennio di sussurri nei corridoi, a luglio 2022 sono state messe sotto indagine nove persone, due legate alla camorra, quattro imprenditori e tre carabinieri.

Angelo Vassallo era conosciuto anche come il “sindaco pescatore” e la sua figura oggi è elogiata e ricordata per aver trasformato un piccolo comune su temi quali quelli ambientali, l’utilizzo di energia solare e il recupero del centro storico. La sera del 5 settembre 2010 Vassallo è stato raggiunto da sette proiettili calibro 9. Fin dall’inizio i giornali locali e nazionali hanno parlato di omicidio commissionato dalla camorra al fine di punire un rappresentante delle istituzioni che si era opposto a pratiche illegali. Non a caso l’ultimo progetto di Vassallo era quello di ricostruire il porto, andato distrutto in seguito a una mareggiata, ma anche la tutela ambientale e quindi l’ostacolo al traffico dei rifiuti è un possibile movente dell’attentato camorristico ai suoi danni.

Le indagini negli ultimi 12 anni non si sono mai fermate e proprio quest’anno è stato dato un nome al possibile mandante. Si tratterebbe dell’imprenditore edile Raffaele Maurelli, conosciuto per essere attivo nel traffico di stupefacenti. Morelli è però morto di cancro poco dopo l’avviso di garanzia per il concorso in omicidio con l’aggravante mafiosa e non è stato interrogato per tempo dalla procura. Secondo gli agenti aveva deciso di parlare.

Chi era angelo vassallo: biografia e storia politica

Angelo Vassallo è ricordato come il “sindaco pescatore”. Il sindaco era sempre al porto, per passione e prima ancora per lavoro. Quando qualcuno chiedeva di lui non si veniva indirizzati all’ufficio comunale, ma al porto.

Angelo Vassallo, nato a Pollica il 22 settembre 1953, ha ricoperto la carica di sindaco per tre mandati, di cui l’ultimo tra 2005 e il 2010, anno nel quale è morto. L’incarico di sindaco non è stato il primo dell’attività politica nella sua carriera, infatti in passato come esponente del PD aveva già svolto l’incarico di consigliere provinciale a Salerno.

Com’è morto Angelo vassallo e chi lo ha ucciso?

Dopo quasi un decennio di indagini l’attentato camorristico non è stato ancora confermato, ma rimane l’ipotesi più valida. Nel caso dell’omicidio di Angelo Vassallo si nasconde una storia criminale locale fatta di depistaggi e di omertà. Ma perché Angelo Vassallo è stato ucciso?

Chi ricorda la sua storia, conclusa il 5 settembre 2010, può facilmente immaginare come le sue azioni da sindaco abbiano potuto pestato i piedi a qualcuno. Da una parte l’ecosostenibilità e dall’altra il rilancio del turismo attraverso il porto. Due azioni che disturbavano l’azione camorristica, lo spaccio di droga e il riciclaggio. Durante l’estate 2022 sono infatti stati confermati nove indagati, tra cui camorristi, carabinieri e imprenditori locali.

Ci sono persino delle intercettazioni telefoniche che sembrano mettere in dubbio l’intera squadra coinvolta nelle indagini della morte di Vassallo e non solo i nomi emersi. Negli ultimi mesi le indagini erano quasi a un punto di svolta, ma si sono complicate con la morte di Raffaele Maurelli, nome indicato da Salvatore Ridosso, figlio del boss e collaboratore di giustizia Romolo Ridosso, come mandante dell’omicidio Vassallo. L’imprenditore sembrava voler collaborare, confessare o fare nomi, ma la testimonianza non è stata raccolta in tempo perché l’uomo è morto in seguito a complicazioni dovute al cancro.

I moventi possibili sembrano comunque tutti riportare alle azioni del sindaco contro gli intessi camorristici. Da una parte il sindaco potrebbe avere ostacolato in maniera diretta la prosecuzione di attività illegali sul territorio e nel Comune di Pollica, dall’altra il suo omicidio potrebbe essere stato dettato da un tentativo di non fargli scoprire quanto stava accadendo. Quest’ultima ipotesi è avallata da una telefonata di Vassallo all’ex procuratore capo di Vallo della Lucania, Alfredo Greco, per formalizzare una denuncia contro un carabiniere, conoscente di Greco. Venne infatti fissato un appuntamento per il 6 settembre 2010, ma il sindaco venne ucciso la sera prima.

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