Allerta tsunami nelle Filippine a causa di una forte scossa. L’onda può raggiungere le coste fino a 300 km dall’epicentro del sisma.
È stato lanciato l’allarme tsunami nelle Filippine, dopo che nella notte si è verificato un terremoto di magnitudo 7.2.
Secondo il Centro d’allerta tsunami del Pacifico (Ptwc) esiste la forte possibilità che la scossa possa provocare degli smottamenti sottomarini tali da generare un’onda anomala.
Tsunami nelle Filippine: cittadini al riparo
Nella notte le Filippine sono state teatro di una forte scossa, circa 7.2 magnitudo nelle scala Richter. Intorno alle ore 11,39 locali (corrispondenti alle ore 4,39 italiane) è avvenuto, quindi, un terremoto che ha avuto ipocentro a circa 50 km di profondità ed epicentro 100 km a sudest di Pondaguitan, una cittadina situata sull’isola filippina meridionale di Mindanao.
Nonostante la scossa fosse estremamente forte, nono sono state registrate vittime e feriti. Anche gli edifici sono rimasti intatti.
Il Centro d’allerta tsunami del Pacifico (Ptwc) fa sapere che esiste una concreta possibilità di un’onda anomala. Infatti, la scossa potrebbe generare degli smottamenti sottomarini provocando così uno tsunami che investirebbe le coste delle filippine fino a 300 km dall’epicentro del sisma.
Si tratta di un allarme legittimo, non solo per le evidenze dei dati ma anche per i recenti avvenimenti che hanno colpito l’Indonesia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA