Addio Windows 10, ecco cosa devi fare se hai un vecchio Pc

Luna Luciano

21 Settembre 2025 - 14:10

Dal 2025 Windows 10 non sarà più supportato: scopri come passare a Windows 11 o riutilizzare il tuo vecchio PC senza buttarlo via.

Addio Windows 10, ecco cosa devi fare se hai un vecchio Pc

Da ottobre 2025 Microsoft non fornirà più supporto a Windows 10, ciò non vuol dire che smetterà di funzionare, ma che il pc sarà più esposto a rischi come attacchi hacker e virus. Senza aggiornamenti di sicurezza, i computer che continueranno a utilizzare Windows 10 diventeranno vulnerabili a malware, ransomware e bug che non saranno più corretti da Microsoft.

Questo cambiamento riguarda milioni di dispositivi in tutto il mondo e costringe utenti e imprese a prendere decisioni: aggiornare, sostituire o riutilizzare i propri computer. La fine del supporto a Windows 10 rappresenta una tappa importante per il settore tecnologico, non solo per le implicazioni sulla sicurezza, ma anche per l’impatto ambientale. Infatti, molti PC attualmente in uso non saranno compatibili con Windows 11 .

Gli utenti quindi si trovano davanti a una scelta: investire in un nuovo dispositivo, aggiornare quello esistente (se compatibile), oppure cercare soluzioni alternative per dare nuova vita ai propri PC. Scopriamo insieme quali sono i motivi dell’addio a Windows 10, i vantaggi di Windows 11 e le possibilità concrete per chi possiede un computer più datato.

Addio Windows 10, ecco perché e i vantaggi di Windows 11

Il 14 ottobre 2025 è la data ufficiale in cui Microsoft interromperà gli aggiornamenti di Windows 10. Questo riguarda tutte le edizioni più diffuse, come Home, Pro, Enterprise, Education e IoT Enterprise. I computer continueranno a funzionare, ma senza aggiornamenti di sicurezza saranno inevitabilmente più esposti a minacce informatiche. Anche Microsoft Defender Antivirus sarà mantenuto fino al 2028, ma da solo non può garantire protezione completa.

Per chi ha bisogno di più tempo, Microsoft offre un programma di estensione chiamato Esu (Extended Security Updates), che permette di ricevere patch critiche ancora per un anno (fino al 2026 per i privati e fino al 2028 per le aziende). Tuttavia, il costo non è trascurabile e gli aggiornamenti coprono solo la sicurezza, senza miglioramenti o assistenza tecnica.

Passare a Windows 11 significa invece poter continuare a lavorare e navigare con un sistema operativo sicuro e moderno. Grazie a requisiti hardware più elevati, Windows 11 offre prestazioni più fluide, una migliore gestione dei desktop virtuali e funzioni avanzate per i gamer, come Auto HDR e DirectStorage. Inoltre, garantisce compatibilità con i software più recenti e con applicazioni sempre più integrate nel cloud.

Le app attuali che funzionano su Windows 10 saranno in gran parte compatibili anche su Windows 11, ma le aziende dovranno testare attentamente i propri applicativi interni. Per i privati, invece, l’esperienza quotidiana sarà generalmente migliorata, con un’interfaccia moderna e strumenti pensati per un utilizzo intuitivo.

Addio Windows 10: ecco cosa fare se si ha un vecchio PC

Il primo passo è verificare se il proprio computer soddisfa i requisiti minimi di Windows 11:

  • processore recente (almeno Intel 8a generazione o AMD Ryzen 2000);
  • 4 GB di RAM;
  • 64 GB di spazio su disco;
  • chip TPM 2.0 con supporto a Secure Boot.

Microsoft mette a disposizione uno strumento gratuito per controllare la compatibilità in pochi secondi. Se il PC è compatibile, aggiornare a Windows 11 è la scelta più logica: si ottiene un sistema sicuro, con nuove funzionalità e con aggiornamenti garantiti per molti anni. Ma cosa succede se il computer non è aggiornabile? In questo caso non è obbligatorio comprarne uno nuovo.

Esistono alternative valide che permettono di continuare a usare il dispositivo. Una delle più diffuse è installare una distribuzione Linux light, come Linux Lite, Linux Mint o Zorin OS. Questi sistemi operativi, gratuiti e facili da installare, sono adatti ai PC più datati e consentono di navigare, lavorare con documenti, guardare video e persino eseguire alcune applicazioni Windows grazie a strumenti come Wine.

Per chi lavora con la suite Microsoft, è possibile sfruttare Office 365 online, accessibile dal browser anche su Linux. In questo modo si può continuare a scrivere documenti, creare presentazioni o gestire fogli di calcolo senza rinunciare alla familiarità degli strumenti Microsoft. Scegliere Linux al posto della rottamazione non solo fa risparmiare denaro, ma riduce anche l’impatto ambientale legato all’aumento dei rifiuti elettronici. Un modo intelligente per dare nuova vita ai vecchi PC

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