Zona Euro: l’unione bancaria si farà? La supervisione è illegale

Federica Agostini

18 Ottobre 2012 - 10:56

Zona Euro: l’unione bancaria si farà? La supervisione è illegale

Nuovo problema per la Zona Euro: il piano per la creazione di un organo di supervisore del settore bancario dell’Eurozona è illegale. E’ quanto riportato da una nota legale di opinione per i ministri delle Finanze dell’Eurozona ed è una notizia che rischia di ritardare ulteriormente quel colpo di vita, rappresentato dall’unione bancaria, che invece sarebbe necessario per fare un passo in avanti verso la risoluzione della crisi.

L’illegalità del supervisore

Una nota dai consulenti legali del Consiglio Europeo, secondo quanto riportato dal Financial Times, sostiene che il piano vada "al di là" dei poteri concessi dalla legge per poter cambiare la governance della Banca Centrale Europea.

La nota legale conclude poi che sarebbe impossibile dare al Consiglio della Banca Centrale Europea il potere di supervisore del settore bancario dell’Eurozona -così come delineato dalla bozza della Commissione Europea-, senza apportare modifiche al Trattato.

Inoltre, i paesi non membri della zona Euro che decidessero di sottoporsi alla supervisione della BCE non potrebbero, legalmente, prendere parte al voto nelle decisioni.

Possibili compromessi e soluzioni

Alcune parti della nota, tuttavia, disegnano un possibile compromesso legale: istituire un consiglio che "prepari" le bozze e le decisioni per la supervisione bancaria che andranno comunque approvate dal Consiglio BCE.
In questo modo ai paesi non membri della moneta unica sarà data la piena capacità di voto nelle bozze di decisioni e tale struttura potrebbe essere implementata se la BCE delegasse volontariamente alcuni compiti.

Michel Barnier, Commissario UE responsabile della proposta sull’unione bancaria, riferendosi ai limiti legali di cui sopra ha detto: "la soluzione di questi punti spetta principalmente alla Banca Centrale Europea".

Unione bancaria: il progetto rallenta

I leader dell’Eurozona fanno sapere che le difficoltà legali complicheranno ulteriormente i passaggi e le decisioni in merito all’unione bancaria, un tema su cui ci sono molti punti di disaccordo.

I leader Europei cercano una soluzione per accordarsi sul piano di supervisione bancaria e i molti punti di divergenza, sono in parte legati alla forte opposizione della Germania. A questo punto anche l’opinione sulla possibile fine dei discorsi si spacca: c’è chi sostiene che il tavolo delle decisioni dell’Eurozona giunga ad una soluzione entro la fine dell’anno, altri invece credono che i discorsi diplomatici tireranno ancora per le lunghe.

La BCE ce la può fare?

Infine, c’è un altro problema che emerge da queste considerazioni ed è un particolare di natura pratica: la BCE avrà l’abilità e la capacità di essere la voce definitiva nel processo di decisioni di supervisione bancaria, nel rispetto del complesso sistema di istituzioni dell’Eurozona che mette insieme 17 differenti legislazioni nazionali?

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