Le tre economie più grandi d’Europa, Germania, Francia e Italia hanno riportato oggi la lettura sul PIL, risultato in contrazione negli ultimi 3 mesi del 2012 e suggerendo la possibilità di una recessione economica sempre più profonda per l’intera zona Euro.
Germania: il freno alle esportazioni
Come mostrato dai dati rilasciati oggi, l’economia tedesca ha subito una contrazione dello 0.6% negli ultimi tre mesi dell’anno; nella performance peggiore da quando nel 2009 ebbero inizio i trambusti dovuti alla crisi finanziaria. Gli economisti avevano previsto una lettura in contrazione, ma compresa tra lo 0.4 e lo 0.5 percento.
Il declino trimestrale si deve principalmente alla caduta nelle richieste di esportazioni, anche all’interno delle nazioni Europee, molte elle quali vivono un periodo di recessione economica. Scrive il Federal Statistical Office, ente del rilascio del dato tedesco: "nel trimestre finale del 2012, le esportazioni di beni hanno subito un calo più significativo delle importazioni.
Francia: target sul deficit sempre più lontano
Anche la contrazione della Francia, registrata allo 0.3% nell’ultimo trimestre del 2012, è risultata distante dalle aspettative degli analisti. Il Presidente François Hollande dovrà presto rivedere al ribasso le previsioni ottimistiche per la crescita nel 2013, stimata allo 0.8%.
Le revisioni del dato statistico in Francia mostrano come la produzione sia scesa dello 0.1% tanto nel primo, quanto nel secondo trimestre del 2012. Ciò, dunque, implica che la Francia ha vissuto un turno di recessione negli ultimi 12 mesi.
Secondo gli analisti ING, "La crescita del PIL nel quarto trimestre allontana il target sul deficit (3% del PIL) per il 2013."
Italia e Spagna
A farne le spese, i paesi più deboli dell’Eurozona, come la Spagna che per l’ultimo trimestre del 2012 ha riportato una contrazione dello 0.7%.
E non dimentichiamo l’Italia; proprio oggi l’Istat ha rilasciato il PIL sul terzo trimestre del 2012, segnando un ulteriore periodo di violenta contrazione allo 0.9%, ben più profondo dello 0.5% stimato dagli analisti.
Zona Euro: recessione sempre più profonda?
La pallida conclusione del 2012 implica che le economie più grandi del blocco dei 17 rimangono sostanzialmente stagnanti all’avvio di questo 2013.
Secondo il sondaggio degli economisti Reuters, l’economia dell’Eurozona potrebbe subire ulteriori contrazioni anche nel primo trimestre del 2013, sprofondando in una recessione fatta di crescita negativa per tutto l’anno.
I dati sul PIL dell’Eurozona sono attesi più tardi in giornata e, anche per questa lettura, gli analisti prevedono un trimestre di contrazione allo 0.4%, validando la tesi della "recessione in avanzamento".
Cresce, dunque, quella corrente di pensiero che vede le possibilità di ripresa sempre più lontane.
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