Yuan sempre più in calo dopo aumento banda di trading al 2%

Nicola D’Antuono

18 Marzo 2014 - 11:05

Non si ferma la discesa dello yuan, che oggi è sceso sui minimi degli ultimi 8 mesi dopo l’aumento della banda di oscillazione giornaliera al 2%

Yuan sempre più in calo dopo aumento banda di trading al 2%

Non si ferma la fase di deprezzamento dello yuan, che continua a perdere valore nei confronti del dollaro americano dopo l’ampliamento della banda di oscillazione giornaliera a +/-2% da +/-1%. Il tasso di cambio dollaro/yuan è salito fino a 6,1921, ai massimi degli ultimi 8 mesi. La valuta cinese sta perdendo lo 0,23% nella seduta odierna, mentre da inizio anno la flessione è pari al 2,3%.

Secondo il Mofcom, il ministero del Commercio con l’estero, la Cina non ha intenzione di svalutare la propria moneta per avvantaggiarsi nel commercio internazionale facendo leva sull’export, soprattutto dopo il crollo delle esportazioni cinesi del 18,1% di febbraio.

Il Mofcom ricorda che lo yuan ha guadagnato il 36% da luglio 2005 - ovvero quando il cambio iniziò a fluttuare con una banda di oscillazione dello 0,3% - a fine 2013. La Cina non sta pilotando la svalutazione dello yuan per ottenere un vantaggio sull’export, bensì per scoraggiare la speculazione unidirezionale sul renminbi.

Secondo gli esperti il calo dello yuan potrebbe proseguire ancora per un paio di mesi, ma vengono allontanate ipotesi più catastrofiche dovute a una pericolosa fuga di capitali esteri. Tra l’altro la Cina possiede un’enorme riserva internazionale, pari a oltre 3.600 miliardi di dollari: da qui potrebbe attingere le risorse necessarie per far fronte a evenienze più estreme e mantenere la credibilità dello yuan in vista della sua piena convertibilità nei prossimi anni.

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