YouTube la frontiera dei giovanissimi, un mercato da 180 milioni di dollari

Gennaro Ottaviano

23 Aprile 2019 - 19:38

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Aumenta per i giovanissimi dai 4 ai 14 anni la visione dei canali Kids presenti sulla piattaforma di YouTube. Un mercato dalle prospettive economiche rilevanti e in ampia espansione

YouTube la frontiera dei giovanissimi, un mercato da 180 milioni di dollari

La tv è una delle realtà che da sempre attira i bambini e i ragazzi. I programmi che vengono visualizzati sia sul satellite che in digitale terrestre nel 2019 hanno subito un forte stop. I giovanissimi abbandonano ormai il piccolo schermo, per dedicarsi alla visione di programmi preferiti su uno dei portali social incentrati sul video: YouTube.
La crescita esponenziale con un fatturato in aumento pari a 180 milioni di dollari rispetto ai 127 dell’anno precedente, porta ad osservare con attenzione questa nuova realtà commerciale. Ma cosa ha influito su questo cambiamento? Quali sono le nuove prospettive di guadagno nell’ambito della comunicazione?

Non più solo tv

Dalle elaborazioni sui dati Auditel dello Studio Frasi si rivela che tra il 2012 e il 2018, per gli spettatori che guardano in percentuale la tv come i giovanissimi compresi tra i 4 e i 14 anni, la visione del piccolo schermo non è più una priorità. I valori sono in netto calo con un’audience nella fascia tra le 7 e le 23, che si riduce del -17,5%. Se poi si considera che solo nell’ultimo anno l’inflessione è stata del 10%, si può subito evidenziare un netto cambiamento negli interessi della nuova generazione. Anche i minuti che vengono spesi davanti alla tv sono in netta discesa. Basta considerare che nel 2016 erano pari a 134, nel 2017 a 123 e oggi è di solo 111 minuti. Se si considera che in Italia la fascia di spettatori tra i 4 e i 14 anni comprende più di 6,5 milioni di individui con un pacchetto clienti rilevante, si possono considerare le prospettive economiche connesse.

I nuovi youtubers e gli interessi dei giovanissimi

È una vera e propria rivoluzione che porta la nuova generazione verso lidi completamente nuovi e digitalizzati. L’interesse si pone su eventi più ristretti con una durata limitata, ma dai contenuti accattivanti e che sanno rapire le menti dei più piccoli. Così se da un lato la crisi dell’audience colpisce tutti i canali televisivi, le cose invece cambiano per quanto riguarda l’accesso alla piattaforma di YouTube e ai nuovi sistemi social per ragazzi con numeri impressionanti. Basta considerare che il canale «Kids» in assoluto più visto su YouTube è quello di Ryan’s Toy Review con 19 milioni di iscritti e un fatturato di oltre 22 milioni di dollari. I giovani, ormai, vedono anche per più minuti i programmi sul Web. Basta considerare la praticità di strumenti come i tablet e gli smartphone, oltre alla possibilità di portarli sempre con sé, in macchina o mentre si fa la spesa al supermercato. In base a una statistica elaborata da Wavemaker, la classifica dei programmi per i giovanissimi è molto ampia con cinque canali preferiti per ragazzi e altrettanti per ragazze. Vi sono serie, canali fai da te e monelleria. Tra questi si possono citare Favij con 5,1 milioni di iscritti, Me contro Te con 3,4 milioni, Cliomakeup con 1,2 milioni e Cicciogamers con 2,8 followers.

Le nuove prospettive di investimento nella comunicazione

Il boom dei programmi per i piccoli e i giovanissimi sta aprendo nuove prospettive per ciò che concerne gli spazi della comunicazione. La rivista Forbes parla di nuove star con incassi milionari e stratosferici e di età molto ristretta. I nuovi youtubers hanno tra i 7 e i 14 anni.
La realtà che è alle spalle del successo dei nuovi canali di YouTube, è il fatto di combinare delle prospettive che possono essere molto allettanti per coloro che vogliono aprire nuove spazi per la comunicazione sia per quanto riguarda l’audience che per la creazione di comparti sempre più specifici. Alle spalle di una tale diffusione vi sono degli strumenti di marketing molto elaborati, con l’appoggio di brand che hanno saputo vedere nel futuro. Prospettive che possono essere una realtà concreta anche per la comunicazione italiana.

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