YAHOO, GOOGLE - La lista dei candidati per l’acquisizione di Yahoo si allunga. Dopo Microsoft, anche Google sembra ormai entrato di fatto in partita. Secondo il Wall Street Journal il gigante di Internet potrebbe essere in contatto con due fondi di investimento per partecipare al finanziamento di un’offerta di acquisto del core business di Yahoo Inc. I negoziati sarebbero ancora a livello "preliminare" e dunque senza alcuna garanzia di successo. Il WSJ sottolinea che Google, e i potenziali partners, non hanno ancora preparato un’offerta formale e che dunque il tutto potrebbe risolversi in un nulla di fatto. Yahoo attualmente capitalizza poco più di 20 miliardi di dollari al Nasdaq.
Data la quota di mercato di Google nel segmento "ricerca" su Internet - oltre il 65% negli Stati Uniti, davanti a Yahoo, al 15,5% e Microsoft (Bing) al 14,7% nel mese di settembre - qualsiasi operazione di questo tipo attirerebbe necessariamente la massima attenzione delle autorità garanti della concorrenza. Tuttavia, il coinvolgimento di Google in una tavola rotonda per salvare Yahoo potrebbe essere simile all’ investimento(150 milioni di dollari) realizzato nel 1997 da Microsoft a Apple, allora sull’orlo del fallimento: una iniezione di capitale convertito in azioni vendute successivamente. L’obiettivo del gigante del software, in posizione dominante e nel mirino dei regolatori di tutto il mondo, potrebbe essere, principalmente, quello di mantenere una certa concorrenza nel settore.
Un’altra lettura possibile: Google è interessata a Yahoo perché lo è anche Microsoft. Il gruppo guidato da Steve Ballmer è dal 2009 partner di Yahoo, che gli ha delegato la sua ricerca (via Bing) e al quale ha affidato la commercializzazione della pubblicità su Bing. Oltre al fondatore di Yahoo, Jerry Yang, e al gruppo cinese di shopping online Alibaba, di cui il portle americano è azionsita al 40%, numerosi fondi di investimento sono citati come potenziali candidati per l’acquisto di Yahoo: tra questi Silver Lake Partners, Providence Equity Partners, Bain Capital, Hellman & Friedman, Blackstone e KKR.
© RIPRODUZIONE RISERVATA