L’Associazione Avvocati Matrimonialisti mette in guardia su WhatsApp: contribuisce ai divorzi. Ecco perché
In Italia è in aumento il numero dei divorzi. Nonostante il report pubblicato dall’ISTAT mostri una leggera flessione dei dati, nel nostro Paese, ogni anno 173 matrimoni su 100 (53mila in totale) finisco.
Una delle cause principali è ovviamente l’infedeltà. A sorpresa però si scopre che, nonostante "le corna" siano diffuse dall’inizio dei tempi, negli ultimi anni il numero dei tradimenti è salito anche grazie al progresso della tecnologia.
L’Associazione Avvocati Matrimonialisti arriva addirittura ad "incolpare" WhatsApp. La popolare applicazione di messaggistica istantanea viene infatti citata nel 40% dei casi di divorzio, proprio come prova dell’infedeltà del coniuge. Gian Ettore Gassani, presidente dell’AAM, sostiene che l’app sia uno dei vari strumenti che l’infedele utilizza per instaurare e proseguire relazioni extraconiugali.
“I social media hanno incentivato i tradimenti in Italia rendendoli più semplici; prima attraverso i messaggi, poi tramite Facebook e ora con WhatsApp”
Gassani spiega che proprio a WhatsApp si deve il "ritorno dei latin lover". E’ proprio attraverso il servizio che i partner fedifraghi riescono a comunicare con gli/le amanti e a mantenere attive varie relazioni.
“Gli amanti possono scambiarsi fotografie compromettenti di loro stessi. Abbiamo visto adulteri utilizzare il servizio per portare avanti tre o quattro relazioni. Queste sono situazioni destinate ad esplodere”.
Prima o poi però il tradito scopre tutto, magari proprio spiando il cellulare del coniuge, e il gioco è fatto.
A questo punto, il presidente dell’Associazione Avvocati Matrimonialisti lancia un appello proprio agli adulteri:
“Il mio messaggio agli adulteri è ‘siate prudenti’, perché così come ha reso il tradimento più semplice, WhatsApp lo rende anche facilmente individuabile. I partner spesso si insospettiscono quando sentono il suono che indica l’arrivo di un nuovo messaggio”.
Insomma, se dovete tradire, usate un po’ più di inventiva e lasciate stare WhatsApp. Si sa che "Verba volant, scripta manent".
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