Wall Street è scivolata rovinosamente dopo le decisioni della FED in materia di politica monetaria. L’annuncio fatto da Bernanke mercoledì sera è di quelli che lasciano il segno, in quanto è stato indicato grosso modo il calendario della exit strategy dal programma di quantitative easing che si protrae ormai da oltre quattro anni. Wall Street finora è salita molto anche grazie alle continue immissioni di liquidità della FED, ma ora che si profila addirittura l’azzeramento degli stimoli monetari entro metà 2014 gli investitori sono molto preoccupati e nel frattempo vendono azioni e bond a mani basse.
Ieri a Wall Street l’indice Dow Jones ha chiuso la seduta di borsa con un ribasso del 2,34% a 14.758,32 punti. L’indice è così sceso sotto la soglia psicologica di 15mila punti, registrando il peggior calo giornaliero dell’anno. I guadagni di maggio e della prima parte di giugno sono stati completamente spazzati via. Pesante calo anche per l’indice S&P500, che ha chiuso con una flessione del 2,5% a 1.588,19 punti. L’indice è tornaato sui livelli di inizio maggio scorso. In precedenza erano crollate praticamente tutte le borse europee, con cali superiori al 3%.
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